
(AGENPARL) – mer 25 settembre 2024 *DALDOSS: “DAL RESOCONTO INPS EMERGE LA NECESSITÀ DI POLITICHE
PREVIDENZIALI PIÙ INCLUSIVE PER IL FUTURO”*
*L’assessore regionale alla previdenza sociale commenta i dati forniti dal
resoconto sociale Inps e detta la linea per le nuove politiche a tutela
soprattutto a tutela delle donne*
Il rendiconto sociale dell’INPS per il 2023 ci fornisce una base solida per
riflettere sulle sfide che la nostra regione affronta, specialmente in
ambito lavorativo e previdenziale. La crescita delle assunzioni, in
particolare quelle a tempo indeterminato, è un segnale positivo, ma non
possiamo ignorare l’aumento del lavoro precario e la persistenza delle
disparità di genere. In questo contesto, è fondamentale riconoscere il
ruolo cruciale delle donne che, spesso senza alcun riconoscimento
economico, si dedicano all’accudimento dei figli o all’assistenza dei
familiari non autosufficienti.
Queste attività, pur essenziali per il benessere della comunità, hanno un
impatto significativo sulle carriere lavorative femminili, contribuendo ad
ampliare le disuguaglianze pensionistiche.
La Regione già fornisce un contributo sia per la previdenza obbligatoria
che per quella complementare nei periodi dedicati alla cura dei figli fino
al terzo anno di vita. Questo contributo può essere esteso fino al quinto
anno di vita in caso di lavoro a tempo parziale, o per tutta la durata
dell’affidamento nei casi di adozione. Si tratta di una misura importante
per le donne che si trovano a dover interrompere la propria carriera
lavorativa per prendersi cura della famiglia. Inoltre, viene offerto un
contributo previdenziale durante i periodi di assistenza domiciliare a
familiari non autosufficienti, sia per la previdenza obbligatoria che
complementare. Anche in questo caso, la Regione riconosce l’importanza del
ruolo di cura, fornendo sostegno economico per evitare che questi periodi
di inattività lavorativa compromettano il futuro pensionistico
Queste misure riflettono l’impegno della Regione nel riconoscere e
sostenere il lavoro di cura non retribuito, che spesso grava in modo
sproporzionato sulle donne, garantendo loro una maggiore sicurezza
economica e pensionistica.
Nei prossimi mesi, il nostro impegno in Regione Trentino – Alto
Adige/Südtirol sarà focalizzato su politiche che non solo riconoscano il
valore del lavoro di cura, ma che offrano anche concrete soluzioni per
ridurre queste disparità, garantendo un futuro previdenziale più equo per
tutte e tutti.
Questo sforzo sarà centrale per garantire che tutti i cittadini del
Trentino-Alto Adige possano beneficiare di una crescita economica inclusiva
e sostenibile.
*Lo dichiara in una nota l’assessore regionale alla previdenza sociale
Carlo Daldoss*
*DALDOSS: „AUS DEM BERICHT DES NISF-INPS GEHT HERVOR, DASS DIE
VORSORGEPOLITIK IN ZUKUNFT INKLUSIVER SEIN MUSS“*
*Der Regionalassessor für Sozialvorsorge kommentiert die Daten des
Jahresberichts des NISF/INPS und gibt Leitlinien für eine neue
Vorsorgepolitik mit besonderem Augenmerk auf die Absicherung von Frauen
vor.*
Der Regionalassessor für Sozialvorsorge Carlo Daldoss erklärt in einem
Schreiben:
„Die Sozialbilanz des NISF/INPS für 2023 bietet eine solide Grundlage, um
über die Herausforderungen nachzudenken, vor denen unsere Region vor allem
in den Bereichen Arbeit und Vorsorge steht. Die steigende Zahl an
Einstellungen, vor allem mit unbefristetem Arbeitsverhältnis, ist ein
positives Zeichen, aber die gleichzeitig steigende Zahl der prekär
Beschäftigten und das Fortbestehen geschlechtsspezifischer Ungleichheiten
darf nicht vernachlässigt werden. In diesem Zusammenhang ist die Rolle der
Frauen von grundlegender Bedeutung, da diese sich häufig ohne irgendeine
Form der finanziellen Anerkennung der Betreuung von Kindern oder
pflegebedürftigen Familienangehörigen widmen.
Diese für die Gemeinschaft so wichtigen Tätigkeiten haben beträchtliche
Auswirkungen auf die berufliche Laufbahn der Frauen und tragen zur Zunahme
der Renten-Ungleichheit bei.
Die Region zahlt bereits einen Beitrag sowohl zu den
Pflichtbeitragszahlungen als auch zur Zusatzvorsorge zur Absicherung der
Erziehungszeiten bis zum 3. Lebensjahr des Kindes. Dieser Beitrag kann bei
Teilzeitarbeit bis zum fünften Lebensjahr oder für die gesamte Dauer der
Anvertrauung von Pflegekindern verlängert werden. Es handelt sich hierbei
um eine wichtige Maßnahme für Frauen, die ihre berufliche Laufbahn
unterbrechen müssen, um Kinder zu betreuen. Es wird außerdem ein
Vorsorgebeitrag für die Zeiträume gezahlt, in denen pflegebedürftige
Familienangehörige betreut werden, und zwar sowohl für die
Pflichtbeitragszahlungen als auch für die Zusatzvorsorge. Auch in diesem
Fall erkennt die Region die Bedeutung der Pflege an und bietet finanzielle
Unterstützung, damit diese Zeiträume der Erwerbslosigkeit nicht die
zukünftige Rente beeinträchtigen.
Diese Maßnahmen machen deutlich, dass sich die Region für die Anerkennung
und Unterstützung der oft unverhältnismäßig stark auf den Frauen lastenden
unbezahlten Pflegearbeit einsetzt, indem sie zu deren finanzieller und
rentenmäßiger Absicherung beiträgt.
In den kommenden Monaten wird sich die Autonome Region Trentino-Südtirol
auf politische Maßnahmen konzentrieren, die auf die Anerkennung des Wertes
der Pflegearbeit abzielen und konkrete Lösungen bieten, um die bestehende
Ungleichheit abzubauen und eine gerechtere Zukunft der sozialen Sicherheit
für alle zu garantieren.
Diese Bemühungen werden ausschlaggebend sein, um zu gewährleisten, dass
alle Bürger und Bürgerinnen in Trentino-Südtirol von einem inklusiven und
nachhaltigen Wirtschaftswachstum profitieren können“.
*Il direttore dell’Inps e l’assessore regionale Carlo Daldoss*
Saluti
Davide Cordua
ufficio stampa Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol
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