Impazza la solita polemica politica per una conferenza storica.
Sabato 21 Settembre alle ore 18.00, nella Sala Lignea del Palazzetto dei Nobili a L’Aquila, Alberto Alpozzi, repoter e saggista, terrà la conferenza “Italia coloniale – Il colonialismo italiano tra storia e leggenda nera” organizzata dall’associazione Piazza Fontesecco con il patrocinio del Comune.
Per Maurizio Acerbo, presidente nazionale della Rifondazione Comunista, è «una serata revisionista su uno dei periodi più infami della storia italiana. Verrà presentato un volume dello scrittore Alberto Alpozzi, esponente del pensiero che esalta gli anni del colonialismo italiano».
Per l’Anpi dell’Aquila «il Colonialismo vergogna dell’Italia fascista. Il Comune tolga il patrocinio a un evento revisionista».
La riposta di Alpozzi ieri è stata immediata. Con due messaggi pubblici ha invitato Acerbo e il Presidente Anpi dell’Aquila a partecipare come ospiti dell’evento.
«Come già nel primo comunicato stampa, precedente a tutte le polemiche – ha commentato Alpozzi – mi auguravo che questo incontro potesse essere un dibattito utile a costruire un passato condiviso per abbattere le divisioni e creare una nazione unita e matura contro chi sino ad oggi ha messo in scena mistificazioni e rifugge qualunque confronto per timore di essere smentito, ribadisco la mia volontà ad ospitare Acerbo e il presidente dell’Anpi alla mia conferenza».
Le polemiche sono anche approdate in prima pagina oggi sul quotidiano “Il Centro”: «Convegno fascista, nuova bufera. Anpi e Prc insorgono».
«Le querelle politiche non mi appassionano – ha dichiarato ancora Alpozzi – io mi occupo di storia e documenti, non di opinioni. Mi interessa invece il confronto argomentato e costruttivo.
Per questo spero che i miei inviti vengano raccolti e i detrattori possano portare i loro argomenti e magari anche delle critiche specifiche ai contenuti dei miei libri indicandomi le pagine dove hanno trovato errori, mistificazioni o propaganda».
«Le conferenze – conclude Alpozzi – sono i momenti per eccellenza dove ritrovarsi e affrontare i dibattiti. Non certo i social a colpi di commenti come i ragazzini.
Spero domani a L’Aquila Acerbo e Anpi non perdano questa occasione di confronto dove potranno liberamente intervenire seduti accanto a me».