Sabato 21 Settembre dalle ore 18.00, nella Sala Lignea del Palazzetto dei Nobili del capoluogo d’Abruzzo, si svolgerà la conferenza “Italia coloniale – Il colonialismo italiano tra storia e leggenda nera” organizzata dall’associazione Piazza Fontesecco e inserita nel programma degli eventi estivi del Comune dell’Aquila.
«Si tratterà – si legge nel comunicato stampa dell’Associazione – di una preziosa occasione d’incontro con il reporter di guerra e saggista Alberto Alpozzi, autore della trilogia“Bugie coloniali” pubblicata da Eclettica Edizioni e dedicata proprio a sfatare i luoghi comuni che tuttora gravano sulla storia degli italiani in Africa.»
«Una storiografia faziosa e militante – prosegue il comunicato – ha criminalizzato in blocco quella complessa esperienza, associandola nella memoria collettiva solamente a guerre, brutali stragi e storie di sfruttamento. Sono state invece sottaciute le luci che, accanto a quelle ombre, contraddistinsero la vicenda coloniale italiana: migliaia di chilometri di strade e ferrovie, modernizzazione agricola e bonifiche, rinnovamento urbanistico – si veda l’esempio di Asmara, dichiarata Patrimonio Mondiale dall’UNESCO – scolarizzazione, cura di malattie endemiche e contenimento di guerre intertribali.»
«È necessaria una nuova analisi – ha commentato Alberto Alpozzi – della storia della colonizzazione italiana. È fondamentale conoscere gli eventi per come avvennero e non per come ci sono stati riportati da una certa consorteria di falsi intellettuali. Troppo spesso si è parlato di invasioni armate quando già solo gli esempi dell’acquisto della baia di Assab nel 1869 in Eritrea e l’affitto di regioni della Somalia tra il 1889 e il 1892 ci raccontano una storia diversa: quella basata sui fatti e sui documenti.»
«Di fronte a una lettura ideologica fondata su omissioni, negazioni e mistificazioni – conclude l’associazione Piazza Fontesecco – occorre invece restituire la parola ai documenti e conseguentemente ai fatti, che sabato pomeriggio presenteremo nella loro completezza nel corso di una conferenza alla quale tutti gli interessati sono invitati ad assistere.»
Chiarisce Alpozzi: «L’indagine negli archivi fornisce nuovi elementi di analisi e spunti di riflessione, non più basati sulle opinioni, per completare un quadro storico ancora molto controverso.
Mi auguro questo incontro possa essere un dibattito utile a costruire un passato condiviso per abbattere le divisioni e creare una nazione unita e matura contro chi sino ad oggi ha messo in scena mistificazioni e rifugge qualunque confronto per timore di essere smentito.»