
Prendiamo atto del dibattito sul raddoppio della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese e della recente ipotesi di interramento di questa nuova linea. Noi crediamo che debba essere fatta un’operazione di verità e realtà: questo quadruplicamento è indispensabile e si farà, in quanto progetto nazionale ed europeo, inserito nel corridoio TEN-T Baltico-Adriatico, e perché, soprattutto per quanto riguarda il nostro territorio, la linea è satura ed insufficiente a sostenere il traffico ferroviario, che dovrà aumentare sempre di più in virtù degli obiettivi europei, che prevedono l’aumento del trasporto merci su ferro fino al 30% per il 2030, per arrivare al 50% nel 2050. Il 2030 per i tempi di realizzazione è dietro l’angolo, dunque per noi parlare oggi di interramento è come buttare la palla in tribuna per perdere tempo e non decidere. Dobbiamo fare una scelta valutando pro e contro, i costi, sapendo che comunque ci sarà chi sarà penalizzato e dovrà essere quindi risarcito giustamente.
Valutate le due ipotesi presentate da RFI, come PSI riteniamo che vada approfondita quella della nuova linea adiacente all’autostrada, perché non interviene pesantemente nelle città con demolizioni e modifiche sostanziali all’urbanizzazione e poi risulterebbe di più semplice realizzazione e gestione, sulle quali occorre fare valutazioni approfondite, nonché richiederebbe minori costi, permettendo di prolungare il quadruplicamento attraverso questo risparmio fino a Faenza.
L’ipotesa avanzata di interramento, al contrario, ci preoccupa, dal momento che prevederebbe una più complessa gestione e manutenzione; in più, non bisogna dimenticarsi che il nostro territorio è caratterizzato da un forte rischio idrogeologico, pertanto una galleria che attraversa una pianura alluvionale – solo l’anno scorso abbiamo avuto due alluvioni nel giro di due settimane – e numerosi corsi d’acqua, rendendo questa ipotesi ancor più complicata da realizzare.
Noi socialisti riteniamo fondamentale la realizzazione di questa opera, da un lato per migliorare e potenziare i servizi nel nostro territorio e di conseguenza sulla tratta adriatica, dall’altro per raggiungere gli obiettivi europei citati in precedenza, il cui primo step sarebbe da raggiungere già entro sei anni.
Segreteria regionale PSI Emilia-Romagna