Oggi, gli Stati Uniti d’America hanno annunciato ufficialmente il completamento del ritiro delle proprie forze dal Niger, segnando una tappa significativa nelle relazioni tra i due Paesi. In una dichiarazione ufficiale, il Comando militare statunitense per l’Africa (AFRICOM) ha confermato che il ritiro delle truppe e degli equipaggiamenti si è svolto “senza complicazioni”, grazie a una collaborazione efficace tra gli eserciti statunitense e nigerino.
La nota ha inoltre sottolineato che il processo di ritiro è stato condotto in modo “sicuro, ordinato e responsabile”, rispettando la tempistica concordata tra le due parti. La dichiarazione riflette l’intenzione di Washington di mantenere un approccio cooperativo, anche in un contesto di ritiro militare.
Il generale Kenneth Ekman, comandante di AFRICOM, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti verso obiettivi di sicurezza comuni con il Niger, malgrado la partenza delle forze americane. “Abbiamo rispettato pienamente la loro sovranità”, ha dichiarato Ekman, sottolineando che la decisione di ritirarsi è stata presa in risposta a una richiesta esplicita del Niger. “Ci hanno chiesto di andarcene, e noi abbiamo obbedito ai loro desideri, e lo abbiamo fatto in pace e rispetto.”
Ekman ha inoltre precisato che il prossimo passo per gli Stati Uniti sarà quello di valutare le esigenze del Niger riguardo a un futuro rapporto in ambito di sicurezza. Tuttavia, il generale ha sottolineato che le autorità nigerine hanno posto come condizione il completamento del ritiro prima di discutere ulteriormente del futuro delle relazioni tra i due Paesi.
La giunta militare al potere in Niger aveva fissato al 15 settembre il termine per il ritiro delle forze statunitensi dal proprio territorio. Questo sviluppo riflette un cambiamento nelle dinamiche regionali, con il Niger che cerca di ridefinire il proprio ruolo e le proprie alleanze.
Vale la pena ricordare che i leader di Niger, Mali e Burkina Faso hanno firmato a luglio il Trattato dell’Alleanza del Sahel, sancendo una nuova direzione comune al di fuori della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS). Il trattato evidenzia l’intenzione dei tre Paesi di separarsi dal gruppo e tracciare una strada indipendente, in risposta alle pressioni regionali e internazionali.
Questi sviluppi segnano una fase critica per il Niger, che sta cercando di bilanciare la propria sovranità con le necessità di sicurezza in una regione instabile e afflitta da gruppi armati e insurrezioni jihadiste. Resta da vedere quale forma assumeranno le future relazioni tra il Niger e gli Stati Uniti, e come il Paese intende navigare in un contesto geopolitico sempre più complesso.