(AGENPARL) – gio 12 settembre 2024 Insegna fisica sperimentale al Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura
A MARINA COBAL IL “PREMIO LAURA BASSI
PER LE DONNE NELLA FISICA”
Dalla Società italiana di fisica per i suoi originali contributi alle scoperte
del bosone di Higgs e del quark top
Udine, 12 settembre 2024 – Marina Cobal, docente di fisica sperimentale dell’Università di Udine,
ha ricevuto il “Premio Laura Bassi per le donne nella fisica” dalla Società italiana di fisica. Il
riconoscimento, a cadenza annuale, è destinato a ricercatrici di fisica (mid e full career) che si
siano particolarmente distinte per la loro attività scientifica.
Cobal è stata premiata per i suoi originali contributi alle fondamentali scoperte del quark top, con il
collisore adronico Tevatron presso il laboratorio Fermilab di Chicago (Usa), e del bosone di Higgs,
con l’acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, nell’ambito,
rispettivamente, degli esperimenti Cdf e Atlas nei quali ha ricoperto ruoli scientifici di rilievo.
La premiazione si è svolta durante la cerimonia inaugurale del 110° congresso nazionale della
Società italiana di fisica a Bologna.
«È un grandissimo onore ricevere questo premio – spiega Marina Cobal –, dedicato alla prima
donna al mondo, in età moderna, ad aver ottenuto una cattedra universitaria e proprio in fisica. Per
questo, ringrazio sentitamente la Società italiana di fisica ma anche l’Istituto nazionale di fisica
nucleare e l’Università di Udine che mi hanno permesso di svolgere la mia attività di ricerca in
prestigiosi laboratori».
La professoressa Cobal insegna e fa ricerca al Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura
dell’Ateneo friulano. È stata prima parte della collaborazione internazionale Cdf al Fermilab di
Chicago e ha poi partecipato all’esperimento Atlas all’acceleratore del Cern di Ginevra. Inoltre è la
coordinatrice del team di Udine dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). È componente del
comitato plenario dello European committee for future accelerators (Ecfa) ed è uno dei 12
componenti, assieme alla direttrice del Cern, Fabiola Gianotti, del comitato ristretto “Steering
group” del Future circular collider (Fcc), il progetto destinato a succedere al Large Hadron Collider.
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