
Novatek e Yamal LNG hanno categoricamente negato ogni coinvolgimento nella costituzione e gestione di una presunta “flotta ombra” di navi per il trasporto di GNL (gas naturale liquefatto) dal progetto Arctic LNG 2. In una dichiarazione ufficiale, entrambe le società hanno respinto le accuse circolate nei media, affermando che nessuno dei loro dipendenti è impiegato nel progetto e che tutte le operazioni commerciali e gestionali sono sotto il controllo esclusivo della direzione di Arctic LNG 2.
“Le accuse mosse dai media, secondo cui la società sarebbe coinvolta nella creazione e gestione di una flotta ombra, nonché nel carico di prodotti del progetto Arctic LNG 2, sono false e non corrispondono ai fatti”, ha dichiarato Novatek, uno dei maggiori produttori di gas naturale in Russia.
Novatek ha sottolineato che la gestione del progetto Arctic LNG 2, inclusi gli aspetti operativi e commerciali, è indipendente dalle sue operazioni. Questo significa che nessun dipendente di Novatek è direttamente coinvolto nelle attività del progetto. La società ha ribadito la sua distanza dalle recenti notizie mediatiche che ipotizzavano un legame tra le sue operazioni e una flotta parallela di navi metaniere, costruita per trasportare GNL dal progetto Arctic LNG 2.
Anche Yamal LNG ha espresso una smentita simile. Il servizio stampa della società ha dichiarato che recenti pubblicazioni sui media, secondo cui le navi metaniere noleggiate da Yamal LNG sarebbero state impiegate per caricare prodotti da Arctic LNG 2, sono “informazioni errate”. Secondo l’azienda, tali affermazioni costituiscono o un errore grossolano o un tentativo deliberato di diffamazione.
Il concetto di una “flotta ombra” di navi per il trasporto di GNL è emerso in diverse pubblicazioni internazionali, con Bloomberg che ha riportato il trasferimento della proprietà di alcune navi a società poco conosciute con sede a Dubai. Secondo queste fonti, questa flotta sarebbe stata impiegata per facilitare il trasporto di gas naturale liquefatto in un contesto di sanzioni internazionali e restrizioni commerciali.
Anche il Financial Times ha riportato, citando la società di consulenza Windward, che più di 50 petroliere di GNL hanno cambiato proprietà a favore di società con sede negli Emirati Arabi Uniti a partire dal 2023, alimentando così speculazioni su un presunto traffico nascosto di GNL. Tuttavia, né Novatek né Yamal LNG hanno confermato la veridicità di queste affermazioni, mantenendo una linea di smentita totale.
Le dichiarazioni di Novatek e Yamal LNG chiariscono la loro posizione rispetto alle accuse di essere coinvolte in operazioni di trasporto tramite una “flotta ombra” per il progetto Arctic LNG 2. Entrambe le società negano fermamente ogni coinvolgimento, etichettando le notizie circolate come infondate o intenzionalmente fuorvianti. Tuttavia, il dibattito sulla presunta flotta e sulle dinamiche legate al trasporto di GNL nell’Artico rimane aperto, soprattutto alla luce delle continue sanzioni internazionali e della complessa geopolitica energetica globale.