(AGENPARL) – lun 09 settembre 2024 Sanità. Chierchia (CISL FP), Assistente infermiere opportunità da non
sprecare. Aprire confronto con sindacato su competenze
Roma, 9 settembre 2024 – “La figura dell’Assistente Infermiere rappresenta
una potenziale svolta per il sistema sanitario italiano. Tuttavia, questa
opportunità rischia di essere sprecata se non gestita correttamente”.
Lo dichiara, in una nota stampa, Roberto Chierchia, Segretario nazionale
della CISL FP, riferendosi ai contenuti dello schema di accordo
recentemente inviato alla Conferenza delle Regioni.
“La Cisl Fp, già nel giugno 2023, insieme alle altre sigle confederali, ha
espresso un parere sul tema durante un tavolo di confronto con il Ministero
della Salute e la Conferenza delle Regioni. In quella sede avevamo
manifestato la nostra volontà di contribuire a strutturare una nuova figura
professionale, con l’obiettivo di non danneggiare le carriere degli
operatori socio-sanitari (OSS) o degli infermieri, ma che anzi ne
integrasse i percorsi di crescita. Vogliamo creare una figura che
arricchisca il sistema sanitario pubblico e privato, fornendo nuove
opportunità professionali. Una figura che, tra l’altro, è già presente in
molti sistemi sanitari internazionali, dove ha trovato un suo spazio
giuridico e operativo senza creare conflitti di competenze. Questa figura
potrebbe migliorare l’efficienza del nostro sistema, ma solo se affiancata
ad una valorizzazione economica e contrattuale adeguata per tutti i
professionisti sanitari, per gli OSS e, in futuro, per la stessa figura
dell’Assistente infermiere, con l’obiettivo di evitare sovrapposizioni o
conflitti di competenze che potrebbero portare a inutili contenziosi
legali”, spiega.
Chierchia sottolinea come questa valorizzazione sia fondamentale per
rendere le posizioni lavorative del comparto sanitario attrattive e
competitive a livello europeo: “Non possiamo permetterci di perdere
professionalità verso altri paesi, come già sta accadendo. La crescita e la
stabilizzazione delle competenze sono il pilastro per garantire
un’assistenza sanitaria di qualità ai cittadini. Affinché l’implementazione
di questa nuova figura possa avere successo, serve una contestuale
rivisitazione sia del profilo dell’infermiere, con il riconoscimento anche
della specializzazione infermieristica, con adeguata integrazione
contrattuale e salariale. Concordiamo inoltre con quanto più volte ribadito
dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che
chiede di aprire una riflessione anche sulle competenze delle professioni
sanitarie con l’obiettivo di ampliare l’utilizzo dei professionisti per
dare maggiori risposte e magari alleggerire la parte medica di alcune
incombenze che li distolgono dall’attività prettamente professionale per la
quale si sono formati. Anche per il profilo dell’OSS, poi, chiediamo
analoghe revisioni, adeguando le ore di didattica, formazione,
aggiornamento professionale e un’attenzione al perimetro di competenze
affidate: ad esempio l’attività di pulizia ed igiene, ad oggi circoscritta
all’assistenza del paziente, è stata tramutata in competenza generale di
cura e disinfezione dell’unità di vita, degli ambienti e degli oggetti,
estesa al domicilio e alle strutture di cura, costituendo un oggettivo
aggravio dei carichi di lavoro oltre a rendere meno centrale l’assistenza
diretta al paziente. Ad oggi le nostre proposte avanzate per migliorare il
testo dello schema di Accordo e prevenire distorsioni sono state solo
parzialmente accolte”.
“Un aspetto critico che manca completamente nello schema di Accordo –
aggiunge Chierchia – è un chiaro inquadramento contrattuale per la nuova
figura professionale. Questo è particolarmente preoccupante, dato che siamo
nel pieno delle trattative per il rinnovo dei CCNL 2022-2024 del comparto
sanità pubblica. Abbiamo chiesto che l’Assistente infermiere sia inquadrato
nell’Area degli Assistenti, con uno specifico incarico che ne definisca
chiaramente il ruolo. Inoltre, è fondamentale che le Regioni, durante la
fase di accreditamento delle aziende sanitarie private, verifichino che i
livelli retributivi siano in linea con quelli previsti dal CCNL della
sanità pubblica, a prescindere dal contratto applicato. Un tema
particolarmente urgente alla luce delle gravi problematiche nel settore
della sanità privata, dove continuiamo a osservare il rifiuto da parte dei
datori di lavoro di rinnovare i contratti collettivi sino ad oltre 12 anni,
come nel settore RSA dove abbiamo proclamato lo sciopero nazionale il
prossimo 23 settembre”.
“Un’altra delle proposte avanzate dalla CISL FP – prosegue – riguarda
l’esenzione dei costi di formazione per l’Assistente infermiere e
l’estensione della normativa sulla responsabilità professionale, affinché
questa nuova figura non sia esposta a fenomeni di sfruttamento o dumping
professionale. È indispensabile che fin dalla fase di definizione degli
accordi, vengano fissati criteri chiari e vincolanti che tutelino questa
figura”.
“Alla luce di tali considerazioni, riteniamo essenziale un confronto
partecipativo per evitare di creare una figura che non riesca a rispondere
né alle esigenze del sistema sanitario né a quelle dei giovani che
desiderano intraprendere una carriera in questo settore. Chiediamo pertanto
che sia aperto subito un dialogo continuo con le organizzazioni sindacali.
Solo attraverso una corretta strutturazione delle figure professionali e
una valorizzazione economica adeguata, possiamo garantire la sostenibilità
del sistema e il successo delle riforme previste, incluse quelle del PNRR”,
conclude il segretario nazionale della CISL FP, Roberto Chierchia.
…………………………………………………..
CISL FUNZIONE PUBBLICA NAZIONALE
Portavoce del Segretario Generale
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