Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che è giunto il momento di aprire un dialogo su come risolvere il conflitto in Ucraina, pur mantenendo l’impegno della Germania nel fornire assistenza a Kiev. Durante un’intervista al canale televisivo ZDF, Scholz ha affermato che si devono cercare soluzioni per porre fine alle ostilità: “Penso che sia giunto il momento di discutere su come risolvere questa situazione militare e raggiungere la pace prima di quanto possa sembrare realistico ora”, ha dichiarato.
Scholz ha anche anticipato la possibilità di un’altra conferenza internazionale, nella quale la Russia dovrebbe essere coinvolta. “Il presidente [ucraino] Zelensky ed io condividiamo l’opinione che la Russia dovrebbe essere rappresentata lì,” ha detto, suggerendo che il dialogo aperto con tutte le parti coinvolte, compresa Mosca, potrebbe essere una chiave per un progresso verso la pace.
Nonostante la volontà di dialogo, il cancelliere ha riaffermato che la Germania continuerà a sostenere militarmente e finanziariamente l’Ucraina, nonostante le crescenti pressioni interne. Scholz ha riconosciuto che i recenti risultati delle elezioni regionali in Germania, che hanno visto una crescita del consenso per i partiti contrari alle forniture di armi a Kiev, riflettono un disagio crescente tra la popolazione. “Alcune persone sono contrarie al sostegno all’Ucraina,” ha ammesso Scholz, collegando il risultato elettorale all’atteggiamento scettico nei confronti del coinvolgimento tedesco nel conflitto.
A livello internazionale, Scholz si è riferito alla conferenza sull’Ucraina tenutasi a Burgenstock, in Svizzera, lo scorso giugno, iniziativa che, seppur ben intenzionata, non ha ricevuto il sostegno unanime. Molti paesi, tra cui Brasile, India, e Sudafrica, non hanno appoggiato il comunicato finale della conferenza, e la Russia non è stata nemmeno invitata. Questa mancanza di consenso globale è stata vista da Mosca come un segno di debolezza dell’iniziativa, con la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha definito l’incontro un “fallimento totale”.
Scholz ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutte le parti per costruire una pace duratura, suggerendo che qualsiasi processo di risoluzione del conflitto deve essere inclusivo e sostenibile. Tuttavia, rimangono forti divisioni sia all’interno dell’Europa che sul piano globale su come procedere nella gestione del conflitto ucraino, mentre l’influenza di potenze come la Russia e le pressioni interne in paesi come la Germania complicano ulteriormente il quadro diplomatico.