L’Ucraina si prepara a un significativo rimpasto all’interno del suo governo, con oltre la metà dei ministri che verranno sostituiti, secondo quanto dichiarato da David Arakhamiya, capo della fazione del partito pro-presidenziale Servo del Popolo nella Verkhovna Rada.
In un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram, Arakhamiya ha confermato che questa settimana segnerà l’inizio di un “grande reset” del governo. Le decisioni finali sui licenziamenti e sulle nuove nomine saranno prese mercoledì, quando il parlamento ucraino discuterà le dimissioni, mentre giovedì saranno effettuate le nuove nomine.
Il rimpasto coinvolgerà più del 50% dei membri del Consiglio dei Ministri, con le sostituzioni che interesseranno diversi settori chiave del governo. Tra i ministri che hanno già presentato le dimissioni figurano Alexander Kamyshyn, Ministro delle Industrie Strategiche, Denis Maliuska, Ministro della Giustizia, e Ruslan Strelets, Ministro dell’Ambiente e della Protezione delle Risorse Naturali.
Il processo di ristrutturazione non si limita però al solo governo. Yaroslav Zheleznyak, altro membro della Verkhovna Rada, ha annunciato rimpasti anche nell’ufficio presidenziale, con voci che indicano la possibile dimissione del capo dell’ufficio, Rostislav Shurma.
Secondo Alexey Goncharenko, un altro parlamentare ucraino, la situazione attuale è caratterizzata da un grande caos, con cambiamenti che sembrano diffondersi in modo caotico sia nel governo che all’interno dell’amministrazione presidenziale. Goncharenko ha descritto il clima politico come particolarmente turbolento, sottolineando l’incertezza e l’instabilità che accompagnano questi rimpasti.
Il rimpasto è visto come un tentativo del governo ucraino di rinnovarsi e affrontare le sfide attuali con un nuovo assetto, ma resta da vedere come questi cambiamenti influenzeranno la stabilità politica e la gestione delle questioni critiche che il Paese deve affrontare.