
(AGENPARL) – dom 01 settembre 2024 FEDERAZIONE ITALIANA TIRO CON L’ARCO
GIOCHI PARALIMPICI PARIGI 2024
Paolo Tonon sfiora il bronzo nel W1
Grande risultato con un finale condizionato da un problema tecnico
Paolo Tonon è l’unico azzurro protagonista della domenica paralimpica, a
Parigi. Parte dagli ottavi dove batte Antonios (Fin) 132-130, supera ai
quarti il bronzo di Tokyo Hekimoglu (Tur) 138-134. E poi sfiora la
medaglia, dopo un percorso di altissimo livello che lo porta a occupare un
posto fra i migliori quattro arcieri dei Giochi, nel W1. Il debutto in una
Paralimpiade è da incorniciare per Tonon, frenato dalla malasorte nel
momento decisivo della semifinale: nelle ultime tre frecce una scucitura al
polsino che tiene lo sgancio della freccia è fatale per l’arciere veneto,
che non riesce ad avere la meglio sullo statunitense Jason Tabansky, in
quel momento avanti di un solo punto. Subito dopo l’azzurro torna in campo
nella finale per il bronzo, tentando l’impresa con il polsino di riserva,
ma il cinese Zhang ha la meglio 138-126, mentre Tabansky festeggia il
titolo paralimpico superando l’altro cinese, Han, 134-131.
Per Tonon c’è la possibilità di puntare nuovamente al podio domani, lunedì
2 settembre, quando sarà in campo insieme a Daila Dameno nel mixed team W1:
si parte dai quarti di finale proprio contro gli USA di Tabansky e Tracy
Otto (che proprio ieri sera ha ricevuto la proposta di matrimonio sotto la
Tour Eiffel dal coach stelle e strisce Rick Riessle) alle ore 9:20.
Questo pomeriggio eliminatorie e finali del Compound Open maschile che non
vedranno in gara atleti azzurri, in seguito all’eliminazione ai sedicesimi
di Matteo Bonacina. Il quale, però, è pronto a tornare sulla linea di tiro
nel mixed team insieme ad Eleonora Sarti, domani alle 16:20, agli ottavi
contro la Malesia (Abdul Lalil, Govinda).
LE DICHIARAZIONI – Tonon potrebbe chiamare in causa la sfortuna. Ma non lo
fa, non è nel suo stile. E dimostra una nobiltà d’animo e di pensiero da
rimarcare: “Ho sentito un colpo nello sgancio e capito che mi si era rotta
la cinghia che teneva il gancio stesso al polsino. A quel punto, ho cercato
di tirare le ultime tre frecce della semifinale nel miglior modo possibile.
E contro il cinese avevo il polsino di riserva, con il quale non avevo lo
stesso feeling. Ho commesso un paio d’errori, ma è stata colpa mia. Sono
comunque orgoglioso di ciò che ho fatto: me la sono giocata”.
Il trevigiano ha avuto l’atteggiamento giusto, all’interno della sua bolla:
“Non sono abituato a tirare con una simile presenza di pubblico. Ho cercato
di estraniarmi e di non farmi condizionare da ciò che succedeva attorno a
me: c’ero solo io, oltre al bersaglio”. Un quarto posto alle Paralimpiadi è
comunque storico: “Va bene così, non voglio accampare alcuna scusa. È stato
bellissimo. E ora rimbocchiamoci le maniche per il mixed team. Come al
solito, farò del mio meglio. E darò tutto me stesso”.
Il coach Fabio Fuchsova è orgoglioso di un atleta che gareggia solo da
pochi anni: “Bravissimo, si è chiuso nella sua bolla e ha fatto quello che
sapeva. Ovvero, tirare nel giallo. Sono felice del modo in cui ha condotto
i suoi incontri e dell’avvicinamento alle Paralimpiadi. Non dimentichiamo,
inoltre, che tre mesi fa la sua presenza a Parigi era in dubbio: lo
ringrazio per le emozioni uniche che mi ha regalato”.
[image: Il polsino scucito di Paolo Tonon]
IL PERCORSO DELL’AZZURRO
INCANTESIMO – Tonon spezza l’incantesimo. E, se si esclude il derby nel
Compound femminile, timbra il primo successo italiano in una sfida “dentro
o fuori”, all’Esplanade des Invalides. Successo che matura agli ottavi al
cospetto del finlandese Jean Pierre Antonios e vale l’approdo ai quarti:
132-130 il punteggio. La condotta di gara dell’arciere veneto è da manuale:
pur essendo all’esordio su questo palcoscenico – a differenza del
portacolori della Finlandia, alla quinta partecipazione ai Giochi – legge
il confronto come un libro aperto. E interpreta alla grande le varie fasi
di un duello intensissimo. Paolo sfodera un ottimo approccio: sfrutta i due
7 di Antonios e chiude la prima volée avanti di tre lunghezze. Solo che il
finlandese è un osso duro: impatta a quota 59 nel secondo atto della sfida
e si porta in vantaggio nel terzo (77-79). Duello in salita? E allora Tonon
lo rimette in discesa, in quella che si rivelerà la decisiva volée: la
quarta, in cui l’azzurro timbra due 10, un 9 e piazza il contro-sorpasso
(106-104), mentre nel finale trova un’altra volta il centro del bersaglio e
chiude i conti.
SINFONIA – Ai quarti, c’è il turco Bahattin Hekimoglu, medaglia di bronzo a
Tokyo, nel 2021, e vice campione mondiale. Serve una prestazione
superlativa per avere la meglio su un avversario di pedigree internazionale
e con maggior esperienza. E il trentacinquenne trevigiano non si lascia
sfuggire l’occasione. Anche se inizialmente è costretto a inseguire nella
prima (26-27) e nella seconda volée (52-54). Ma il terzo atto della sfida è
un’autentica sinfonia arcieristica per Paolo, capace di calare un tris di
10. O meglio, un poker, perché finisce al centro del bersaglio pure la
freccia che apre la quarta volée, in cui prende forma il vantaggio:
110-109. La pressione è tutta sull’atleta turco, che sbaglia il terzultimo
tiro (7). E Tonon ne approfitta: altro 10, doppio 9. È fatta: 138-134. Si
spalancano le porte della semifinale.
INFORTUNIO TECNICO – Il faccia a faccia con Jason Tabansky, però, è amaro.
L’americano è una delle sorprese di giornata e, nei quarti, ha il merito di
escludere dalla corsa al podio uno dei favoriti: il due volte campione
paralimpico David Drahoninsky. E lo statunitense conferma subito di non
essere arrivato in semifinale per caso. Nonostante l’avvio sia di studio e
orientato a prendere le misure per entrambi: Tonon parte leggermente meglio
e conclude davanti le due volée di partenza (54-53). Ma, nel terzo
capitolo, l’americano, a differenza di Paolo, trova il 10: passa a condurre
(81-80). E allunga nella quarta volée. In realtà, tutto sarebbe ancora
aperto, peccato che la dea bendata volti le spalle all’azzurro: purtroppo,
al momento di scoccare il primo tiro della serie conclusiva, cede la
cinghia del polsino che tiene lo sgancio. E l’imprevisto sottrae secondi
determinanti: Tonon, infatti, risale in mira quando ormai la sabbia sta
finendo di scorrere nella clessidra. E la freccia non trova il bersaglio.
Così, i titoli di coda scorrono anticipatamente: Tabansky vince 136-115.
FINALE PER IL BRONZO – Si torna in gara per il bronzo, nella “finalina”
contro il cinese Zhang Tianxin. Ma Paolo è costretto ad affrontare una
delle sfide più importanti della sua carriera con il polsino di riserva, e
il 29-22, in avvio, ha già i contorni della sentenza. Anche perché il
cinese, numero 7 del ranking, confeziona due 10 e un 9. E mette il turbo,
mentre l’azzurro, “zavorrato” dal problema di natura tecnica, non può
esprimersi sugli standard precedenti. Rosicchia un paio di punticini nella
terza volée, però non basta: il doppio 7 alla penultima serie di tiro pone
fine a ogni speranza di agguantare una medaglia. Zhang Tianxin la spunta
138-126 e sale sul podio. Come il connazionale Han Guifei, che è d’argento.
Perché l’oro se lo mette al collo lo statunitense Jason Tabansky,
vittorioso 134-131 in finalissima.
[image: Parigi 01 Settembre 2024Paralimpiadi Parigi 2024XVII Giochi
ParalimpiciTiro con L’arcoIn photo: TONON PaoloPh Eva Pavía/CIP]
Foto CIP/Pavia
*IN ALLEGATO FOTO WORLD ARCHERY LIBERE DA DIRITTI EDITORIALI*
*1 settembre 2024*
*Guido Lo Giudice*
*Responsabile Comunicazione FITARCO*