
Il governo britannico ha annunciato l’avvio dell’operazione di emergenza denominata “Early Dawn,” che prevede il rilascio anticipato di circa 5.500 prigionieri entro l’inizio dell’autunno. Questa misura straordinaria è stata adottata in risposta alla necessità di liberare spazio nelle prigioni inglesi in vista della condanna di numerosi rivoltosi anti-immigrazione, manifestanti, e persone accusate di post offensivi sui social media.
La decisione arriva in un momento di forte tensione sociale, scaturita in seguito a un grave episodio di violenza avvenuto il mese scorso a Southport. Durante una festa danzante per bambini, un adolescente di seconda generazione, figlio di migranti ruandesi, avrebbe accoltellato diverse persone, scatenando una serie di proteste e disordini in tutto il Paese. Oltre 1.000 persone sono state arrestate in relazione a questi eventi, creando una pressione insostenibile sul sistema carcerario.
Il governo laburista del primo ministro Keir Starmer, tramite il ministro della Giustizia Shabana Mahmood, ha deciso di ridurre del 40-50% il periodo obbligatorio di detenzione prima della libertà vigilata per alcuni detenuti, una misura che permetterà il rilascio anticipato di migliaia di prigionieri. Tuttavia, è stato chiarito che coloro che sono stati condannati per violenza domestica, reati sessuali, terrorismo e altri crimini violenti non potranno beneficiare di questa scarcerazione anticipata. Allo stesso modo, i recenti rivoltosi non avranno diritto alla misura.
L’operazione Early Dawn interesserà principalmente le prigioni situate nelle regioni di Cheshire, Cumbria, Lancashire, Manchester, Merseyside, North East e Yorkshire, dove la pressione sulle strutture di detenzione è particolarmente acuta. Attualmente, il sistema carcerario di Inghilterra e Galles ha una capacità di 89.191 posti, ma al 18 agosto, secondo la BBC, erano occupati 87.893 posti.
Lord Timpson, ministro delle carceri, ha sottolineato la necessità di prendere queste “decisioni difficili ma necessarie” per mantenere operativo il sistema giudiziario, evidenziando il lavoro svolto dal personale per anticipare ulteriori posti nelle prigioni. L’operazione Early Dawn era già stata utilizzata a maggio dal precedente governo conservatore per affrontare il sovraffollamento delle carceri e prevede anche l’uso di celle della polizia per trattenere i criminali in attesa del processo.
Non mancano però le critiche. Mark Fairhurst, della Prison Officers’ Association, ha avvertito che questa misura potrebbe avere un impatto negativo sul funzionamento delle forze di polizia, costrette a gestire un sovraccarico di prigionieri nelle loro celle, il che potrebbe rallentare le operazioni di arresto e aumentare i costi operativi.
Nonostante queste preoccupazioni, Nev Kemp, vice capo della polizia del Consiglio nazionale dei capi della polizia, ha assicurato che la polizia continuerà a fare il necessario per garantire la sicurezza pubblica, lavorando a stretto contatto con i partner del sistema giudiziario.
Mentre il governo cerca di bilanciare l’esigenza di ordine pubblico con quella di un sistema carcerario funzionale, il rilascio anticipato di migliaia di prigionieri pone nuove domande sulla capacità del Regno Unito di gestire le crisi sociali e la sicurezza dei suoi cittadini.