
(AGENPARL) – lun 05 agosto 2024 “Il Consiglio comunale oggi avrebbe potuto votare una mozione che a partire
dall’invito al governo nazionale a legiferare sul riconoscimento dei figli
e delle figlie delle coppie omogenitoriali, grazie al contributo di alcune
delle più rappresentative associazioni del movimento LGBTQI+, vuole
impegnare l’amministrazione comunale su una serie di azioni concrete per la
promozione dei diritti delle persone che appartengono a questa comunità.
Tra le altre, anche il riconoscimento degli alias, che non sono affatto
nomi fittizi per reinventare identità, bensì uno strumento di tutela per
persone trans che aspettano anni per avere una rettifica anagrafica e che
il comune può essere riconoscere un difficile percorso personale, come già
in altri comuni è possibile fare, nel pieno rispetto della normativa e che
non muta i documenti personali ma semmai la denominazione all’esterno.
Diritto riconosciuto pure dall’ultima contrattazione collettiva della
pubblica amministrazione.
Precisando che non ci piegheremo alla logica di una gerarchia tra i
diritti, perorata oggi da una parte della maggioranza che sostiene Lagalla
e dietro cui si nasconde soltanto la vera natura dell’alleanza che governa
a Palermo, ribadiamo che impegnarsi su un fronte non dovrebbe mai impedire
di affrontare altri temi altrettanto cruciali.
Quanto accaduto stamattina evidenza dunque nuovamente le contraddizioni
interne alla maggioranza di Lagalla, incluse quelle sui diritti civili, che
devono essere affrontate.
Non si può essere tutto e il contrario di tutto. E non si può accettare
l’idea che certi temi non siano di competenza comunale solo perché non
riguardano la gestione del potere, che sembra essere l’unico collante di
questa maggioranza, tenuta insieme con lo scotch.
Occuparsi di questioni sociali e civili non esclude la possibilità di
affrontare le numerose emergenze irrisolte che l’amministrazione Lagalla
sta accumulando, piegando la città sotto il peso delle loro inefficienze.
Sono però soddisfatta di constatare che anche parti significative della
maggioranza condividono le nostre preoccupazioni riguardo alla cattiva
attuale amministrazione. E non vediamo l’ora di discutere apertamente di
queste problematiche, come abbiamo chiesto più e più volte. Tuttavia, ciò
che impedisce un confronto sul testo non sono le mozioni, bensì dal
sottrarsi di chi ha responsabilità dal dibattito in aula, come accade per
l’emergenza rifiuti”.
Lo dichiara la Consigliera comunale del Partito Democratico Mariangela Di
Gangi
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo