
(AGENPARL) – sab 03 agosto 2024 *29 luglio – 4 agosto 1944*
*La Repubblica di Pitti*
*Mostra virtuale per l’ottantesimo anniversario *
*della Liberazione di Firenze 1944-2024*
*LINK SELEZIONE IMMAGINI: *https://we.tl/t-ijcBRZ4ztS
La mostra virtuale ideata e realizzata dalle Gallerie degli Uffizi si
propone di commemorare l’ottantesimo anniversario della Notte dei Ponti,
cruciale evento per la storia fiorentina del XX secolo, offrendo ai
visitatori un racconto delle drammatiche giornate che precedono la
distruzione ad opera dei nazisti per tentare di impedire l’avanzata
dell’esercito di liberazione e la complessa gestione della popolazione
fiorentina, necessariamente evacuata dal centro storico e sfollata, in
buona parte, nel complesso di Palazzo Pitti.
Sabato 29 luglio 1944, infatti, il comando tedesco emana un’ordinanza con
la quale s’impone ai cittadini di evacuare strade e piazze intorno
all’Arno, entro le ore 12 del giorno successivo.
Da quel momento un andirivieni di carretti trainati a mano si riversa su
via Guicciardini e le strade limitrofe: Palazzo Pitti ed il Giardino di
Boboli iniziano ad accogliere gli oltre cinquemila fiorentini costretti ad
abbandonare la propria casa con le poche cose che sono riusciti a salvare.
Alle 4 del pomeriggio di martedì 1 agosto, tutti gli accessi al palazzo e
al giardino vengono chiusi ed è fatto divieto di aprire le finestre verso
la piazza, mentre nella notte i tedeschi iniziano a piazzare le mine per
distruggere i ponti e le case sui lungarni.
Tra coloro che trovano rifugio nel palazzo c’è *Nello Baroni* (Firenze
1906-1958) con la sua famiglia e gli amici e colleghi architetti Italo
Gamberini, Giovanni Michelucci ed Edoardo Detti. Baroni è anche un bravo
fotografo
e in quei giorni documenta la vita all’interno del Palazzo e del Giardino.
Gli scatti sono oggi conservati presso gli archivi del Gabinetto
Fotografico delle Gallerie degli Uffizi, dell’Archivio di Stato di Firenze
e dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’età contemporanea.
Successivamente, Baroni scriverà delle memorie: è il “Diario dei
Cinquemila”, nel quale racconta i fatti avvenuti da sabato 29 luglio a
venerdì 4 agosto 1944.
Sono sette giorni straordinari e irripetibili, che segnano la storia della
reggia di Palazzo Pitti e di Firenze: “La Repubblica di Pitti [è] stata un
sogno” scriverà anni dopo *Anna Banti *(Firenze 1895-Ronchi di Massa 1985).
Anche lei è rifugiata a Palazzo Pitti, mentre le mine tedesche si portano
via la sua casa in Borgo San Jacopo. Alcune memorie di quei giorni sono
evocate con particolare intensità emotiva nelle “Veglie di Pitti” e nel
romanzo “Artemisia”, perduto nei bombardamenti e poi riscritto dopo la
guerra.