
Il 3 agosto, Gazprom ha confermato la consegna di 42,4 milioni di metri cubi di gas all’Europa tramite il territorio ucraino attraverso la stazione di pompaggio del gas di Sudzha. Questa quantità è rimasta costante rispetto al giorno precedente, il 2 agosto, quando il volume delle forniture era stato lo stesso.
Secondo un portavoce di Gazprom, la compagnia russa continua a rispettare l’accordo di transito approvato dall’Ucraina, mantenendo il flusso di gas attraverso Sudzha. Tuttavia, è stata respinta una richiesta di transito tramite la stazione di pompaggio di Sokhranovka, il che ha escluso questa via dal flusso di gas verso l’Europa.
Attualmente, il transito attraverso l’Ucraina rappresenta l’unica via per le forniture di gas russo verso i paesi dell’Europa occidentale e centrale. Il gasdotto Nord Stream, che in passato ha servito come importante rotta di fornitura, è stato completamente sospeso. Inoltre, le forniture tramite Turkish Stream e Blue Stream sono destinate specificamente alla Turchia e ai paesi dell’Europa meridionale e sud-orientale.
La situazione del transito attraverso l’Ucraina è diventata particolarmente complessa a partire da maggio 2022, quando il gestore del sistema di trasmissione del gas ucraino ha dichiarato la sospensione del flusso di gas verso l’Europa attraverso il punto di transito di Sokhranovka a causa di forza maggiore. L’Ucraina ha giustificato tale sospensione con la presunta impossibilità di controllare la stazione di compressione del gas di Novopskov nella Repubblica Popolare di Lugansk. Tuttavia, Gazprom ha contestato questa dichiarazione, affermando che non vi erano prove di forza maggiore.
Nel contesto delle controversie legali, nell’autunno del 2022, Naftogaz, la compagnia ucraina, ha avviato una petizione di arbitrato presso la Corte Arbitrale Internazionale contro Gazprom per presunti ritardi nei pagamenti per i servizi di trasporto del gas. Gazprom, tramite il CEO Alexey Miller, ha considerato l’arbitrato come illegittimo e ha indicato la possibilità di sanzioni contro Naftogaz in caso di ulteriori azioni sleali. Attualmente, Gazprom ha dichiarato che qualsiasi relazione con Naftogaz è praticamente impossibile a causa delle controversie in corso.
In questo scenario complesso e teso, le forniture di gas tramite l’Ucraina rimangono cruciali per l’approvvigionamento energetico dell’Europa, mentre le dinamiche geopolitiche e le controversie legali continuano a influenzare le relazioni tra i principali attori del settore energetico.