
(AGENPARL) – mer 31 luglio 2024 “Piano Attuativo Regionale Garanzia Giovani – II fase” : nuove risorse per
la prosecuzione delle attività
Proseguono le attività del programma Garanzia Giovani: oggi su
indicazione dell’assessore Sebastiano Leo, al fine di consentire ai giovani
di partecipare alle misure di politica attiva dedicate ai NEET, la Giunta
Un atto finalizzato a garantire continuità alle Misure del Piano di
Attuazione Regionale pugliese e, in particolare, alle misure di politica
attiva di cui all’Avviso Multimisura per la realizzazione delle Misure 1C,
2A, 3, 5 e 5bis e all’Avviso Pubblico finalizzato all’acquisizione di
manifestazioni di interesse per l’erogazione della Misura 1B, con
“Con queste risorse si potrà garantire l’attuazione di politiche importanti
per il futuro occupazionale dei nostri ragazzi . Ho voluto dare ai giovani
pugliesi una ulteriore possibilità per la loro formazione e per
l’inserimento nel mondo del lavoro. Quella compiuta oggi è infatti
un’azione che, pur impegnando uno stanziamento importante, funge da volano
per la prosecuzione delle attività destinate ai Neet: la chiara volontà di
non perdere alcuna occasione a loro rivolta!“ L’ha dichiarato l’assessore
Sebastiano Leo. “Tale ulteriore stanziamento”, ha chiarito “garantirà la
continuità delle attività relative alle Misure 1B e 1C sino alla data del
31/01/2025, e delle attività relative alle Misure 2A, 3 e 5 sino alla data
del 31/03/2025. Con questa delibera abbiamo disposto anche novità
importanti. Intanto che le attività saranno erogabili in regime di
continuità sin dal 1 agosto 2024. Con particolare riferimento alla Misura
2 A, sarà consentito, alle ATS già selezionate, l’utilizzo di tutte le sedi
ai sensi della vigente disciplina. Di contro, non sarà più consentito il
ricorso alla FAD, già a far data dal 01/08/2024. Si renderà’ così
obbligatoria la formazione in presenza, perché sono convinto – sottolinea
l’assessore – che non si possa uscire dalla condizione di neet, se non si
partecipa attivamente alla propria crescita individuale e non si sperimenta
quella socialità formativa che solo la partecipazione attiva alle ore
d’aula e l’interazione in presenza possono garantire”.