
(AGENPARL) – mar 30 luglio 2024 Si inoltrano due comunicati stampa relativi all’inaugurazione delle Cot della Asp Basilicata. Nel primo le dichiarazioni rese dai relatori, nel secondo il percorso con cui si è giunti alle Cot.
Data l’importanza del sistema delle Centrali Operative Territoriali nell’ambito sanitario regionale, si chiede la massima diffusione.
Grazie per la collaborazione e buon lavoro.
Il Portavoce Asp Basilicata
Eliana Positano
COMUNICATO 1.
TAGLIO DEL NASTRO PER LE TRE COT DEL POTENTINO
Dislocate a Lagonegro, Venosa, Villa d’Agri faranno da raccordo con le strutture sanitarie per la presa in carico del paziente
Sono state avviate, così come previsto dalle tempistiche dettate dal D.M. 77, le Centrali Operative Territoriali ricadenti nel comprensorio della Asp Basilicata. Presenti l’Assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona Cosimo Latronico, il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Massimo Mancini, il Direttore Generale della Asp Basilicata Antonello Maraldo, i sindaci di Lagonegro Salvatore Falabella, Marsicovete Marco Zipparri e Venosa Francesco Mollica con il Vescovo della Diocesi di Rapolla, Melfi, Venosa Mons. Ciro Fanelli.
In una cerimonia che si è svolta presso l’Ospedale San Francesco della città oraziana, sono state avviate in contemporanea le Centrali Operative territoriali di Venosa, Villa d’Agri di Marsicovetere e Lagonegro, queste due ultime in collegamento da remoto. Durante la presentazione delle Cot è stata fatta anche una simulazione di presa in carico di un paziente da parte della Cot di Venosa per far comprendere l’iter che rappresenterà la prassi operativa. La simulazione ha interessato anche la branca della telemedicina con collegamento con la Rsa di Lavello in cui si è simulata una televisita con relativa trasmissione dei dati clinici da parte della Rsa per il telemonitoraggio.
Le Cot nel potentino saranno in totale quattro: alle tre avviate oggi si sommerà Potenza nel prossimo autunno. Le strutture di raccordo del sistema sanitario saranno poi integrate con la presenza dei tre ospedali di comunità, delle 13 case della comunità e delle sei grandi apparecchiature sanitarie dislocate a Lauria, Sant’Arcangelo, Venosa, Chiaromonte e Potenza.
Nel suo intervento, l’Assessore Latronico ha ricordato la valenza del Dm 77 e del Piano nazionale di ripresa e resilienza “nella definizione dei nuovi assetti sanitari regionali che consentiranno a Ospedali di Comunità, Case della Comunità e Centrali operative Territoriali di interfacciarsi con le reti di prossimità anche attraverso il supporto della telemedicina per rendere migliore il bisogno di salute della popolazione ed evitare ricoveri impropri che gravano sui bilanci regionali”. Ha poi ricordato che il Sistema Sanitario Nazionale ha subito un cambiamento in concomitanza con la pandemia da Covid-19 quando si è compreso che occorreva un nuovo modello di sanità, rendendo l’assistenza sanitaria il più possibile personalizzata sulla base delle esigenze del paziente e delle famiglie facendo anche i conti con un invecchiamento progressivo della popolazione e un aumento delle patologie croniche che impongono un ripensamento definitivo dei luoghi di cura e soprattutto dei modelli organizzativo-assistenziali che portino ad un’integrazione tra ospedale e territorio”. Avviare il sistema delle Cot a partire dalla Asp Basilicata- ha aggiunto Latronico- “è un segno tangibile della capacità di questa Azienda Sanitaria di stare al passo con i tempi, di come riesca a lavorare per garantire il bisogno di salute della cittadinanza ricadente nella sua area funzionale e rappresenta il trampolino di lancio per vedere il nuovo volto della sanità lucana sempre più al servizio dell’utenza e sempre più capace di offrire una diversificazione dei servizi nell’ottica di una sempre migliore sanità di prossimità”.
Il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Basilicata, Mancini ha ricordato che “il percorso di innovazione sanitaria è iniziato nel 2018 e si dovrà concludere entro il 2026 con la chiusura delle attività del 2026. Abbiamo concluso il percorso del Fascicolo Sanitario Elettronico che partirà a breve con la sua fase operativa. Adesso procediamo con le Cot dove siamo tra le prime regioni ad aver messo a regime il sistema. Il nuovo concetto di sanità è la sfida del futuro perché mette al centro di tutto il paziente con le attività di telemedicina e ponendolo nella condizione di essere seguito. Per la Basilicata l’avvio delle Cot del potentino è un grande risultato soprattutto se si considerano le difficoltà orografiche della regione. Siamo all’inizio di un percorso che va organizzato bene mirando principalmente all’attenzione al paziente”. Mancini ha poi auspicato che si ritorni celermente al periodo pre-covid “con uno slancio dell’anima che permetta di mettere tutto l’impegno nelle modalità di cura perché lo sguardo di un paziente che si vede seguito, accompagnato nel suo percorso diagnostico e terapeutico è impagabile per chi svolge questa professione”.
Il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza Maraldo, nel presentare le Cot ha sottolineato come l’inaugurazione della loro attività “sia la conferma che anche la pubblica amministrazione è in grado di essere efficiente e rispettare i tempi e le procedure di legge. La realizzazione delle Centrali Operative Territoriali è solo il primo tassello di un composito sistema che comprende Case di Comunità, Ospedali di Comunità e l’intera attuazione del Dm 77. La vera sfida sarà quella di popolarle di personale e di mezzi, per cui senza usare toni trionfalistici, ci piace asserire che ogni lungo viaggio comincia da un primo passo. E il nostro ulteriore primo passo- ha aggiunto il Dg Asp- è stato quello di aver individuato dieci professionisti che sono da subito adibiti alle Cot. Nel tempo cercheremo di adeguare il sistema alle realizzazioni che verranno. Ci vorrà del tempo, forse più del previsto, ma di sicuro faremo altri piccoli passi per dare al territorio un assetto nuovo e confacente alle esigenze di una medicina di prossimità”.