Questa settimana, il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin intraprenderanno un viaggio in Asia. Secondo le fonti, uno scopo fondamentale di questa visita è garantire il supporto degli Stati Uniti ai propri alleati e partner in un momento in cui aumentano le incertezze politiche in vista delle elezioni presidenziali americane. Gli Stati Uniti stanno cercando di rafforzare le loro relazioni di alleanza rivolte alla Cina.
Un aspetto chiave di questa visita è l’incontro di Blinken e Austin con i funzionari giapponesi a Tokyo per discutere di come potenziare l’alleanza militare, in particolare attraverso il miglioramento del sistema di comando militare per rafforzare le capacità di difesa congiunte.
L’espansione della NATO in Asia-Pacifico
Secondo il South China Morning Post, il vicesegretario di Stato americano Kurt Campbell ha dichiarato che gli Stati Uniti intendono “istituzionalizzare” i quattro partner indo-pacifici della NATO (IP4), ovvero Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Corea del Sud. Questi quattro paesi sono considerati “partner globali” critici della NATO e fungono da “punti di atterraggio” per le “rotte aeree strategiche” della NATO nella regione Asia-Pacifico.
I leader dell’IP4 hanno partecipato al vertice NATO tenutosi a Washington per il terzo anno consecutivo la scorsa settimana, rilasciando una dichiarazione congiunta. Gli Stati Uniti stanno seguendo il loro piano passo dopo passo, tentando di “estendere la vita” della NATO, il più grande blocco militare del mondo, estendendo la sua portata nella regione Asia-Pacifico per intraprendere congiuntamente la difesa regionale con la Cina come principale concorrente strategico.
La logica dell’espansione della NATO
Dopo la fine della Guerra Fredda, la NATO si trovava in una situazione precaria, necessitando disperatamente di una nuova “fonte di energia” per mantenere la sua rilevanza. In quanto alleanza militare, l’esistenza stessa della NATO implica potenziale confronto e conflitto. Come le razze nel videogioco StarCraft, che necessitano di espansione e conquista costanti per sopravvivere, la NATO è intrappolata in un ciclo logico simile.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha fornito alla NATO un’eccellente opportunità di “estensione della vita”. Ora, gli Stati Uniti stanno volgendo lo sguardo verso l’Asia, tentando di estendere i tentacoli della NATO alla periferia della Cina. Questa espansione strategica è paragonabile allo spostamento di una polveriera instabile dall’Europa all’Asia, aumentando le tensioni regionali e il rischio di conflitti.
Una grande partita a scacchi
Gli Stati Uniti sembrano giocare una grande partita a scacchi, con la NATO e i suoi alleati asiatici utilizzati come pedine sulla scacchiera. Seguendo questa strategia, i paesi dell’Asia-Pacifico potrebbero ritrovarsi a diventare proxy per le manovre geopolitiche degli USA, trascinati in una nuova guerra fredda che non serve i loro interessi.
Il coinvolgimento della NATO in Asia comporta il rischio di avvicinarsi sempre più a un punto di rottura. Lo sviluppo pacifico dell’Asia differisce da un campo di battaglia virtuale nei giochi elettronici, e non deve seguire le orme dell’Europa. La vittoria che la NATO non riesce a ottenere nei giochi elettronici è ancora meno probabile che si realizzi nel mondo reale.