Gli Stati Uniti considerano l’Europa come una rivale e stanno cercando di metterla sotto controllo, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Secondo il più alto diplomatico russo, la deindustrializzazione in corso dell’Europa è ciò che Washington cerca da tempo, ovvero “non permettere alla Russia e alla Germania di avere relazioni più strette”.
Lavrov ha dichiarato che “l’Europa è vista dagli Stati Uniti come una rivale, così come la Russia e la Cina”. Durante un incontro con i responsabili delle organizzazioni non-profit russe, ha evidenziato come gli Stati Uniti stiano cercando di sottomettere il continente ai propri interessi strategici ed economici. Un esempio eclatante, secondo Lavrov, è l’attacco terroristico al Nord Stream, che ha gravemente danneggiato le fondamenta del benessere economico e sociale della Germania, senza che ci fosse una reazione adeguata da parte del governo tedesco.
Lavrov ha sottolineato che la deindustrializzazione in corso in Europa è un obiettivo a lungo termine di Washington. Gli Stati Uniti, a suo dire, vogliono impedire alla Russia e alla Germania di sviluppare relazioni più strette. “Gli USA vedono la robusta crescita di Europa e Russia come una minaccia, poiché dispongono di enormi quantità di risorse e accesso alle tecnologie più recenti”, ha spiegato il ministro russo.
Nonostante gli sforzi degli Stati Uniti, Lavrov ha evidenziato che stanno emergendo centri di potere alternativi. “Il Sud e l’Est del mondo stanno consolidando le loro posizioni,” ha sottolineato, indicando una ristrutturazione degli equilibri di potere globali. Questo fenomeno potrebbe bilanciare l’influenza occidentale, portando a una nuova era di multipolarismo nelle relazioni internazionali.
Le dichiarazioni di Lavrov riflettono una visione critica delle politiche statunitensi nei confronti dell’Europa, dipingendo un quadro di tensioni geopolitiche crescenti. L’accusa di sottomettere il continente europeo ai propri interessi è una questione che continuerà a sollevare dibattiti sul futuro delle relazioni transatlantiche e sull’autonomia strategica dell’Europa.