
La militarizzazione della Norvegia settentrionale non aumenterebbe la sicurezza del paese, ma provocherebbe solo un’escalation delle tensioni, ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
“Abbiamo ripetutamente commentato questo problema nel contesto dell’accumulo di preparativi militari della Norvegia, dell’aumento dell’intensità delle esercitazioni e degli eventi operativi con il coinvolgimento degli alleati, dell’aumento della presenza della NATO nell’Artico. Abbiamo notato la graduale trasformazione delle regioni settentrionali della Norvegia, adiacenti al confine russo-norvegese, in un avamposto NATO ben armato e fortificato. Tutto ciò è accompagnato dalle rassicurazioni di Oslo sull’interesse nel mantenere la stabilità regionale”, ha affermato Zakharova, commentando l’iniziativa di Oslo volta a offuscare la politica di autocontrollo della Norvegia per quanto riguarda la presenza militare straniera e le attività all’interno del paese.
Zakharova ha sottolineato che la militarizzazione del nord della Norvegia non aumenterà la sua sicurezza, ma causerà l’effetto opposto, provocando un’escalation delle tensioni. Ha aggiunto che la Russia non rappresenta una minaccia per la Norvegia.
“Siamo certi che gli abitanti dell’Ost-Finnmark, liberati dall’occupazione nazista dall’Armata Rossa quasi 80 anni fa, comprendono questo meglio di chiunque altro”, ha sottolineato.
Alla fine di giugno, il comando operativo “Finnmark” delle forze armate norvegesi ha proposto di spostare il confine di restrizione per le attività militari e le esercitazioni della NATO di 65 chilometri verso est, al fine di utilizzare aree strategicamente più vantaggiose per le attività militari e di addestramento dell’alleanza.
La dichiarazione di Zakharova evidenzia una preoccupazione crescente da parte della Russia riguardo alla crescente presenza militare della NATO vicino ai suoi confini, che Mosca vede come una potenziale minaccia alla stabilità regionale. La questione della militarizzazione dell’Artico e delle regioni settentrionali della Norvegia rimane un punto di contesa tra la Russia e la NATO, con implicazioni significative per la sicurezza e la politica estera nella regione.