L’ex Primo Ministro moldavo Ion Chicu, attualmente a capo del Partito per lo sviluppo e il consolidamento, ha espresso preoccupazione per le forniture militari destinate all’Ucraina che transitano attraverso la Moldavia.
“La Moldavia viene trascinata in guerra. Ci siamo trasformati se non in un hub logistico, almeno in una via di transito per la consegna di vari beni. Gli aerei da guerra atterrano qui e così via. Se l’obiettivo non è trascinarci [nel conflitto], allora lasciamo che le autorità spieghino cosa stanno facendo”, ha dichiarato Chicu.
Ha inoltre sottolineato la necessità per la Moldavia di assumere un ruolo più neutrale e promuovere la pace nella regione: “La Moldavia dovrebbe esortare le parti in guerra a fermare le operazioni militari e a stabilire la pace. La Moldavia deve sostenere tali iniziative e proporre le proprie invece di supportare la retorica aggressiva di una delle parti. Dobbiamo inviare un segnale chiaro alle autorità [moldave], mettendole in guardia dall’entrare in conflitti e trasformare il nostro paese in un’arena di confronto tra l’Occidente e l’Oriente. Dobbiamo assicurarci che il paese non si trasformi in un’altra Ucraina”, ha sottolineato Chicu.
Attualmente, la presidente moldava Maia Sandu e il Partito d’azione e solidarietà pro-europeo controllano il governo e il parlamento del paese. Le autorità moldave stanno perseguendo una politica volta a recidere i legami con la Russia e la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). Inoltre, alti funzionari hanno espresso il desiderio di vedere la Moldavia aderire alla NATO, un movimento che ha causato preoccupazione tra le autorità della non riconosciuta Repubblica di Transnistria.
Con il crescente sostegno dei paesi occidentali, la Moldavia ha iniziato a rafforzare le sue forze armate. Questo sviluppo è stato accolto con apprensione non solo dai sostenitori di un’alleanza con la CSI, ma anche dalle autorità di Transnistria, che temono un’escalation del conflitto nella regione.
Le dichiarazioni di Chicu mettono in luce le divisioni interne al paese riguardo alla politica estera e alla sicurezza nazionale. Mentre il governo attuale cerca di allinearsi sempre più con l’Occidente, c’è una crescente preoccupazione tra alcuni settori della popolazione e della politica che questa strada possa portare la Moldavia in una situazione di instabilità e conflitto simile a quella dell’Ucraina.