
Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente comunicato al popolo francese che, a causa del fallimento delle elezioni anticipate nel produrre un nuovo governo, non verrà nominato un nuovo Primo Ministro o governo per un po’ di tempo. In una lettera pubblicata a livello nazionale, Macron ha riflettuto sul suo ruolo di “protettore degli interessi superiori della Nazione” e ha elogiato i francesi per aver respinto l’“estrema destra” alle urne, nonostante il risultato delle elezioni racconti una storia diversa.
Il Raggruppamento Nazionale (RN) di Marine Le Pen, spesso etichettato come “estrema destra” ma con idee economiche di sinistra e favorevole al controllo delle frontiere, ha infatti ottenuto il maggior numero di voti in entrambi i turni elettorali. Tuttavia, il sistema elettorale francese del 1958 ha portato RN ad arrivare primo nei voti ma solo terzo nei seggi. Al contrario, il gruppo di Macron è arrivato terzo nei voti ma secondo nei seggi. Questo risultato ha sollevato dubbi sull’idoneità del sistema elettorale francese alle preferenze di voto moderne.
Dopo aver fallito nel tentativo di rafforzare il suo gruppo nel Parlamento francese e di fronte a un blocco di sinistra che aveva precedentemente avvertito avrebbe potuto portare a una “guerra civile” se fosse salito al potere, Macron sembra voler guadagnare tempo per trovare una soluzione. Jean-Luc Mélenchon, leader dell’estrema sinistra, ha accusato Macron di cercare di sovvertire la democrazia, una presa di posizione audace per un uomo nella sua posizione. Mélenchon ha respinto la lettera di Macron, definendola una negazione della democrazia e accusandolo di tentare di esercitare un “veto reale” sugli elettori.
Macron ha dichiarato: “Nessuno ha vinto. Nessuna forza politica ottiene da sola una maggioranza sufficiente e i blocchi o le coalizioni che emergono da queste elezioni sono tutte minoranze… Come Presidente della Repubblica, sono sia il protettore degli interessi superiori della Nazione sia il garante delle istituzioni e del rispetto per la vostra scelta… Domenica scorsa, avete chiesto l’invenzione di una nuova cultura politica francese. Per voi, mi assicurerò di questo. A vostro nome, ne sarò il garante”.
Nonostante le parole concilianti di Macron, un sondaggio pubblicato dall’emittente francese BFMTV mostra che il 65 percento dei francesi ritiene che la convocazione delle elezioni anticipate sia stata una cattiva idea, mentre il 70 percento è insoddisfatto dei risultati indecisi delle elezioni. Inoltre, più della metà dei francesi considera “innaturale” la situazione in cui il partito di Le Pen ha ottenuto la maggior parte dei voti ma pochi seggi.
Il presidente del Senato francese, Gérard Larcher, ha espresso un punto di vista opposto a quello di Mélenchon, sottolineando la bassa quota di voti della sinistra nonostante la forte affluenza di nuovi membri del Parlamento. Larcher ha dichiarato che, se Macron invitasse il blocco di sinistra Nuovo Fronte Popolare a formare un governo, combatterebbe questa scelta e chiederebbe la censura del governo, sostenendo che non corrisponderebbe alla volontà profonda del popolo francese.
Questa situazione è in continua evoluzione e ulteriori sviluppi potrebbero seguire. Stay tuned…