
La faida tra George Clooney e Joe Biden si intensifica con una nuova affermazione sulla resistenza fisica. Mercoledì mattina, le possibilità di rielezione di Joe Biden hanno subito un ulteriore colpo quando George Clooney ha pubblicato un articolo sul New York Times chiedendo le dimissioni di Biden. In risposta, la campagna di Biden ha sostenuto che il presidente ha più resistenza fisica dell’attore Clooney, che ne ha 63.
Clooney ha scatenato la polemica con un articolo devastante, dichiarando: “È devastante dirlo, ma il Joe Biden con cui ero tre settimane fa alla raccolta fondi non era il Joe ‘big F-ing deal’ Biden del 2010. Non era nemmeno il Joe Biden del 2020. Era lo stesso uomo che abbiamo visto tutti al dibattito.” Clooney ha poi aggiunto che si tratta di età, un fattore irrinunciabile che non può essere invertito: “Non vinceremo a novembre con questo presidente. Oltre a ciò, non vinceremo alla Camera e perderemo al Senato. Questa non è solo la mia opinione; questa è l’opinione di ogni senatore, membro del Congresso e governatore con cui ho parlato in privato.”
L’attore ha continuato, sottolineando che non c’è nulla da dedurre dal fatto che lui e Barack Obama siano migliori amici, o che Obama abbia fatto di tutto per mettere in imbarazzo Biden durante una grande raccolta fondi a Hollywood, co-ospitata da Clooney poche settimane prima del dibattito.
La campagna elettorale di Biden, già in difficoltà, ha risposto in modo insolito e aggressivo all’articolo di Clooney. Circa 24 ore dopo la pubblicazione dell’editoriale, Kayla Tausche della CNN ha riferito: “In risposta a quei commenti di George Clooney, un funzionario della campagna che ha partecipato a quella raccolta fondi di Los Angeles mi ha detto che George Clooney se n’è andato tre ore prima del presidente. Quindi è chiaro che i guanti sono tolti.”
Quando l’ospite della CNN, Jake Tapper, ha chiesto: “Cosa significa ‘George Clooney se n’è andato tre ore prima?’ Qual è il punto?”, Tausche ha risposto: “Il punto è suggerire che la resistenza di Biden è migliore di quella di Clooney e che Clooney non aveva gli occhi puntati sull’intero evento. Questa è la risposta all’editoriale di Clooney.”
Questa situazione mette in luce la crescente tensione all’interno del Partito Democratico e tra le sue figure più influenti. Le celebrità e i media aziendali, che avevano inizialmente insabbiato l’evidente declino mentale di Biden per proteggere il partito, ora si trovano costretti a confrontarsi con la realtà.
Le elezioni presidenziali del 2024, che i media speravano di trasformare in un referendum su Trump, sono ora focalizzate su Joe Biden. Con i delegati già promessi a lui secondo lo statuto del partito, se Biden decide di non dimettersi, nessuno può costringerlo a farlo. Questa situazione pone il Partito Democratico in una posizione difficile, mentre tenta di navigare in un clima politico sempre più complesso e competitivo.