(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 CARCERI, M5S: DECRETO DEL GOVERNO È INCONSISTENTE
ROMA, 5 luglio – “Il decreto legge del governo Meloni sulle carceri è assolutamente inconsistente. Prendiamo atto che l’indirizzo assunto sia quello sostenuto dal M5S di non cedere alla tentazione di un ennesimo svuota-carceri ma le soluzioni proposte sono carenti e vaghe. Non interviene con i necessari investimenti per rendere gli istituti penitenziari luoghi dignitosi per detenuti e per chi vi lavora e non crea i presupposti affinché l’emergenza venga superata in modo strutturale nel medio e lungo periodo”.
Così gli esponenti M5S nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato e nel Comitato Giustizia e Legalità Stefania Ascari, Anna Bilotti, Federico Cafiero De Raho, Valentina D’Orso, Carla Giuliano, Ada Lopreiato, Giulia Sarti e Roberto Scarpinato.
“L’assunzione di appena 1000 agenti di Polizia Penitenziaria – aggiungono – per di più entro la fine del 2026, è del tutto insufficiente se si considera che la carenza attuale negli organici, secondo quanto denunciato dai sindacati, è di 18 mila unità rispetto al reale fabbisogno. La previsione delle nuove strutture residenziali idonee all’accoglienza e al reinserimento sociale, a parte la sospetta somiglianza nominale con la proposta avanzata dal M5S, è una scatola vuota indeterminata, perché non si comprende ad esempio quale sia la platea di detenuti che vi sarà destinata. Il governo è in grado di dire quante persone uscirebbero a breve dal carcere per alleggerire il sovraffollamento? Dopo la proposta ‘svuota-carceri’, per noi irricevibile, contenuta nella pdl Giachetti, il governo avrebbe dovuto avanzarne una senza cedimenti ma di sicura efficacia, come quella già proposta da tempo dal M5S con gli emendamenti: le Case di Comunità di Reinserimento Sociale. Cioè strutture di dimensioni limitate cui destinare i detenuti che devono espiare una pena detentiva residua non superiore a dodici mesi. Così daremmo vita a luoghi dove garantire il diritto ad un accompagnamento al reinserimento sociale, senza il quale il perseguimento della finalità rieducativa rimane lettera morta. Presenteremo emendamenti per aumentare le risorse e fornire i criteri per individuare la popolazione detenuta da destinare alle strutture residenziali”.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle
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