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(AGENPARL) – lun 01 luglio 2024 *Comunicato Stampa*
*Rinnovo CCNL Coop e Consorzi Agricoli, oggi sciopero unitario di categoria
per l’intera giornata e stamani, dalle 6.00 del mattino, presidio davanti
alla Ortoromi di Borgoricco*
*Flai Cgil Padova, Fai Cisl Padova e Rovigo e Uila Uil Venezia Padova:
“Dopo mesi di trattativa, le proposte economiche della parte datoriale sono
totalmente deludenti e assolutamente insufficienti a compensare la perdita
del potere d’acquisto dei salari fortemente eroso dall’infiammata
inflazionistica degli ultimi anni. Stamani, all’Ortoromi, ottima adesione
allo sciopero”*
Le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, stamane,
lunedì 1° luglio, in occasione dello dello sciopero nazionale di categoria
proclamato per l’intera giornata di lavoro di oggi, hanno dato vita ad un
presidio davanti alla sede della Società Cooperativa Agricola Ortoromi di
Borgoricco, una delle principali realtà nazionali nel mercato delle
insalate di prima e quarta gamma con una sede anche in provincia di
Salerno. Una protesta organizzata dai sindacati confederali dopo la rottura
del tavolo delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo
Nazionale delle Cooperative e dei Consorzi agricoli scaduto il 31 dicembre
scorso con uno sciopero che coinvolge, nella provincia di Padova, circa 800
lavoratori. Tra questi, circa 300/400 lavorano proprio nello stabilimento
di Borgoricco della Ortoromi (che ha altri 200/300 dipendenti in provincia
di Salerno). Da qui, la scelta di inscenare davanti alla sua sede la
protesta.
“Questo sciopero – dicono Giovanni Acco della Flai Cgil Padova, Enrico
Marchi della Fai Cisl Padova e Rovigo e Miriam Florian della Uila Uil
Venezia Padova – arriva dopo 5 mesi di interminabili ed estenuanti
trattative con le parti datoriali che non hanno portato a nulla fino ad
interrompersi lo scorso 13 giugno. E lo scontro è tutto sugli aumenti
salariali dove le distanze sono, almeno al momento, abissali. Noi avevamo
chiesto un incremento delle retribuzioni di 210 euro da spalmare in tre
anni, loro sono disposti a darcene poco più della metà. Impossibile
accettare”.
“Si tratta di cifre – proseguono i tre sindacalisti – che non arrivano
neanche a compensare la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni
fortemente eroso dall’infiammata inflattiva degli ultimi anni e che sono
uno schiaffo a lavoratrici e lavoratori che svolgono un duro lavoro e
fondamentale per la vita dei cittadini del paese. Sono quelli che
garantiscono che il cibo arrivi nelle tavole delle famiglie, ricordiamoci
che durante la pandemia erano considerati fondamentali”.
“Come è già successo – concludono Acco, Marchi e Florian – nei rinnovi
contrattuali degli altri settori agroindustriali, anche queste lavoratrici
e lavoratori hanno diritto di vedere riconosciuta la loro dignità,
l’impegno e la qualità della loro professionalità che in un settore che,
soprattutto nell’ultimo anno, fatica a trovare manodopera è un valore che
andrebbe assolutamente preservato. L’ottima adesione registrata oggi (oltre
il 70% dei dipendenti della Ortoromi ha aderito) è un ottimo segnale. La
speranza è che la trattativa riprenda sui giusti binari altrimenti la
mobilitazione è destinata a proseguire”.