(AGENPARL) - Roma, 27 Giugno 2024(AGENPARL) – gio 27 giugno 2024 AGRICOLTURA. BRUNETTA: PER SALVARE SETTORE NON RITORNO AL PASSATO MA SGUARDO AL FUTURO
il presidente del CNEL Renato Brunetta al IV incontro internazionale del progetto Erasmus delle Società Civili Organizzate
“L’agricoltura è la dimensione sociale del territorio. È un settore di eccellenza, che tiene insieme persone, tecnologia, accademia, cultura. Ma è un settore da sempre maltrattato. Un settore dove confluisce gran parte dell’immigrazione clandestina. Non deve essere così. Salvare l’agricoltura vuol dire salvare la storia ma anche il futuro del nostro Paese. Salvare l’agricoltura vuol dire non tornare al passato ma guardare al futuro. Così il settore agricolo può essere fattore primario di coesione sociale e di produttività”. Così il presidente del CNEL Renato Brunetta al IV incontro internazionale del progetto Erasmus delle Società Civili Organizzate, incentrato sul tema dello sviluppo rurale e dello spopolamento delle campagne, organizzato oggi a Villa Lubin nel quadro del partenariato tra i Consigli Economico Sociali dei paesi europei.
AGRICOLTURA. BRUNETTA: LAVORO IRREGOLARE AGGRAVA SPOPOLAMENTO CAMPAGNE, BASTA OPACITÀ
“Il progressivo spopolamento del mondo rurale è strettamente legato al peso del lavoro irregolare nel settore agroalimentare e quindi alla questione dei flussi migratori. Il lavoro nero innesca processi di degrado dei territori, di desertificazione dei servizi e di impoverimento sociale delle comunità. Per questo servono migrazioni regolate, inserite in percorsi di valorizzazione e di trasparenza ed è stata coraggiosa la premier Meloni nel presentare, i primi di giugno, un esposto alla Direzione Nazionale Antimafia su possibili infiltrazioni criminali nella gestione delle domande di ingresso dei lavoratori stranieri. Accanto ad un severo controllo di legalità servono flussi che prevedano formazione e selezione all’origine, secondo la logica della bilateralità. Servono flussi che prevedano formazione e selezione all’origine, secondo la logica della bilateralità. Basta opacità. Su questo fronte il contributo dei corpi intermedi è fondamentale”.
MORTE SINGH. BRUNETTA: BENE MELONI A LANCIARE GRIDO DI VERGOGNA SU CAPORALATO
“L’atroce vicenda di Satnam Singh, il bracciante indiano morto dopo un incidente sul lavoro in un’azienda agricola a Latina, è una storia sconvolgente e drammatica, che scuote le coscienze. È una storia da cui emerge un quadro desolante di sfruttamento e arbitrarietà, violazione delle norme sulla sicurezza, mancanza di vigilanza. Bene ha fatto il presidente Meloni a lanciare un grido di vergogna e a rinnovare l’impegno del governo nel combattere la sciagura del caporalato, un fenomeno non solo umanamente deprecabile, ma che altera la dinamica tra domanda e offerta di lavoro e impatta sull’efficienza complessiva dei mercati del lavoro”.
BRUNETTA: SERVONO CORPI INTERMEDI E RETI SOCIALI PER AFFRONTARE LE GRANDI TRANSIZIONI
“Assistiamo da un decennio a uno svuotamento della rappresentanza e a una progressiva marginalizzazione dei corpi intermedi. Una progressiva disintermediazione volta cancellare i corpi intermedi, i sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro, il terzo settore. Cancellare le reti di coesione dei tessuti locali, di cui il CNEL è il luogo di rappresentanza. I risultati li stiamo vedendo. I cambiamenti innescati dalle grandi transizioni digitale, ambientale e demografica devono essere gestiti e per questo il ruolo dei corpi intermedi è fondamentale. Serve densità sociale. Servono luoghi e momenti in cui possa essere recuperata una visione d’insieme dei profondi cambiamenti in corso e possano avere voce e confrontarsi i segmenti sempre più articolati delle istituzioni, dell’economia e della società. Servono i corpi intermedi e le reti sociali”.
AGRICOLTURA. BRUNETTA: SPOPOLAMENTO MONDO RURALE NON INEVITABILE, NOSTRO DOVERE TROVARE SOLUZIONI
“Lo spopolamento del mondo rurale investe ampie aree dell’Unione europea, soprattutto dell’Europa orientale e meridionale. È un fenomeno rilevante anche in Italia ed è collegato alla desertificazione dei servizi, alla marginalità delle aree interne, al degrado delle periferie. I potenziali impatti negativi sono evidenti e possono sembrare inevitabili. Ma non è così. È possibile invece trovare soluzioni win-win, soluzioni dove vincono tutti. Ed è proprio questo il dovere delle istituzioni e dei corpi intermedi”.
AGRICOLTURA. BRUNETTA: PER SVILUPPO RURALE RILANCIAMO STRUMENTO DEI PATTI SOCIALI
“Lo sviluppo rurale è strettamente legato alla conservazione e alla valorizzazione del territorio e delle sue comunità, alla salvaguardia del tessuto che tiene unito un paese. Sostenere il mondo rurale vuol dire rafforzare la coesione sociale. È quindi essenziale la massima sintonia tra tutti gli attori della società civile, per mettere in campo interventi di riqualificazione e di formazione, percorsi di mobilità accompagnata e di reimpiego. Penso anche a una ripresa e un rilancio dello strumento dei patti sociali. L’idea del patto si basa su una visione relazionale della crescita economica. Si basa sulla convinzione che la sfida della desertificazione e dello spopolamento dei territori si vince valorizzando il confronto tra i tanti soggetti della società civile, in vista di uno sforzo comune e condiviso. Per questo l’impegno che il CNEL sta portando avanti su più fronti è quello di favorire un rinnovato protagonismo delle forze sociali, economiche e del volontariato, mobilitando le reti dei corpi intermedi. Vogliamo raccogliere le diverse istanze della società civile organizzata e ricondurle a sintesi, indirizzandole al bene dell’intera collettività”.
SVILUPPO RURALE. BRUNETTA: A VILLA LUBIN NACQUE CULTURA DELLA REGOLAZIONE AGRICOLA