
(AGENPARL) – lun 17 giugno 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Ue: Cia, ripristino natura è legge. Ora serve Piano nazionale di buon
senso*
*Passa in Consiglio Ambiente, ma l’Italia vota contro. Regolamento
danneggia ecosistemi agricoli. Uno spiraglio l’ok alla direttiva sul
monitoraggio del suolo *
Roma, 17 giu – “La legge sul ripristino della natura (Nature
Restoration Law), appena approvata a maggioranza risicata dall’ultimo
Consiglio Ue Ambiente, danneggia gli ecosistemi agricoli perché non
risponde alla oggettiva necessità di assicurare l’equilibrio tra
sostenibilità ambientale, economica e sociale, essenziale per l’attuazione
del Green Deal Ue”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori
Italiani, Cristiano Fini, esprimendo rammarico per gli esiti di una
battaglia che ha visto l’Italia contraria fino al voto finale.
“Adesso -continua Fini- serve davvero un Piano nazionale di buon senso
nella definizione delle misure attuative, perché non è pensabile
ripristinare almeno il 20% delle aree terresti e marittime Ue entro il 2030
e tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050, senza tener conto di quanto
gli agricoltori stiano, ulteriormente, affrontando per preservare
biodiversità e paesaggio da cambiamenti climatici ed erosione, come
l’impegno per garantire a tutti cibo sano e di qualità, nonostante la fase
di profonda instabilità geopolitica ed economica”.
Sul tavolo, adesso previsti dalla legge Ue, requisiti e indicatori
specifici riguardo lo stoccaggio di carbonio organico nei terreni minerali
delle terre coltivate, la definizione della quota di terreni agricoli con
caratteristiche paesaggistiche ad elevata diversità e il contributo alla
piantumazione di almeno 3 miliardi di alberi aggiuntivi in 6 anni. “Queste
e altre questioni -aggiunge Fini- andranno affrontate ascoltando gli
agricoltori, uno sforzo importante per limitare le ripercussioni anche
economiche e amministrative, almeno fino al 2033, quando la Commissione
esaminerà gli impatti di questo regolamento”.
Tenere il budget Pac fuori da tutto questo, è l’altro punto fisso di Cia
che continua a trovare inadeguate anche le risorse a disposizione della
Nature Restoration Law.
Nel frattempo, dal Consiglio Ue Ambiente arriva l’ok all’orientamento
generale della direttiva sul monitoraggio e la resilienza del suolo che
aveva già accolto diverse delle richieste formulate da Cia e che attende
ora il passaggio nei Triloghi, con il nuovo Parlamento Ue, per essere
ulteriormente migliorato, soprattutto in relazione a norme più stringenti
sul consumo. Uno spiraglio, nella Giornata mondiale per la lotta alla
desertificazione.
“E’ così -conclude Fini- che si valorizza il ruolo strategico
dell’agricoltura per il benessere degli ecosistemi e a costante
salvaguardia dell’ambiente. Il suolo è una risorsa fondamentale per gli
agricoltori e le aree interne, base delle produzioni agricole e fonte di
reddito per le comunità rurali”.
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*Settore Comunicazione e Immagine *| Cia-Agricoltori Italiani
sito web http://www.cia.it
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