
(AGENPARL) – ven 14 giugno 2024 Centro Funzionale Decentrato
RELAZIONE EVENTO
15-16/05/2024
INQUADRAMENTO METEOROLOGICO ………………………………………………………………………………………. 2
SITUAZIONE GENERALE …………………………………………………………………………………………………………… 2
ANDAMENTO DEI FENOMENI OSSERVATI………………………………………………………………………………….. 2
PLUVIOMETRIE TOTALI GIORNALIERE ……………………………………………………………………………………….. 4
DATI MEDI AREALI E PUNTUALI PER AREE DI ALLERTAMENTO …………………………………………………….. 6
ANALISI DELLE IMMAGINI RADAR …………………………………………………………………………………………….. 7
PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI (VENTO) ………………………………………………………………….. 8
ANALISI PLUVIOMETRICA ………………………………………………………………………………………………………… 9
SUPERAMENTO SOGLIE MASSIME PUNTUALI…………………………………………………………………………… 10
TEMPI DI RITORNO ……………………………………………………………………………………………………………….. 13
DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA …………………………………….. 14
ANALISI IDROMETRICA ………………………………………………………………………………………………………….. 17
IL BACINO DEL FIUME ALPONE……………………………………………………………………………………………….. 17
IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE …………………………………………………………………………………….. 18
IL BACINO DEL FIUME AGNO – GUA’……………………………………………………………………………………….. 19
IL BACINO DEL FIUME BRENTA ……………………………………………………………………………………………….. 20
IL BACINO DEL FIUME MUSON DEI SASSI …………………………………………………………………………………. 21
IL BACINO DEL FIUME MONTICANO………………………………………………………………………………………… 21
IL BACINO DEL FIUME LEMENE ………………………………………………………………………………………………. 22
DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO E DELLE PRINCIPALI AZIONI DI PROTEZIONE CIVILE …………… 23
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Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
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1. INQUADRAMENTO METEOROLOGICO
Precipitazioni diffuse sia mercoledì sia giovedì, anche con nubifragi su base oraria.
1.1. SITUAZIONE GENERALE
Una depressione centrata a nord-ovest del nord Italia porta molte precipitazioni; sono individuabili 2
impulsi principali, uno nella giornata di mercoledì e uno nel pomeriggio-sera di giovedì.
1.2. ANDAMENTO DEI FENOMENI OSSERVATI
Mercoledì
Di notte non degne di particolare nota. La fase significativa inizia dal mattino, quando rovesci e poi anche
temporali si susseguono a ripetizione spostandosi fino al pomeriggio da sud verso nord e di sera da sudovest verso nord-est. Rimarchevole sia la cella che interessa l’area sudovest della Provincia di PD nelle ore
centrali della mattina, sia il temporale che di sera si sviluppa sul Veronese spostandosi poi sul Vicentino e
soprattutto sul Padovano. Resta all’asciutto solo il Delta del Po. In questo contesto, precipitazioni estese e a
carattere di rovescio interessano ripetutamente e continuativamente la pianura e le Prealpi centrali (in
particolare la provincia di Vicenza), con cumulate medie rilevanti a livello di bacino, registrate in particolare
nella seconda parte della giornata.
Quota neve in calo fino a lambire i 2000 m.
Giovedì
Di notte e fino al mattino quasi assenti sulle zone centro-occidentali e meridionali, mentre si osservano
rovesci-temporali sparsi in evoluzione dal mare e dal Veneziano fino a raggiungere le provincie di Padova e
Treviso durante la mattina; altrove si osservano fenomeni locali non degni di nota. Nella seconda metà di
giornata rovesci/temporali a più riprese in spostamento da sud-ovest verso nord-est interessano tutte le
zone, in particolare tra il tardo pomeriggio e la prima serata, con un complesso temporalesco
particolarmente intenso, che percorre l’intera pianura centro-settentrionale da ovest a est e si esaurisce
entro fine giornata. Quota neve in prevalenza attorno ai 2000 m, a tratti in calo a 1500 m.
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Figura 1 – Precipitazioni totali nelle singole giornate
Complessivamente nell’arco dei due giorni rilevati 10-30 mm sul Delta del Po e sulle zone ad esso limitrofe,
mentre altrove accumuli irregolari ma comunque decisamente maggiori: in prevalenza 60-160 mm con
massimi oltre i 200 mm sulle Prealpi Vicentine (fino a 232 a Monte Summano, 237 a Castana e 259 a
Brustolè).
Figura 2 – Precipitazioni totali nelle due giornate
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Tabella 1 – Precipitazioni totali nelle due giornate
1.3. PLUVIOMETRIE TOTALI GIORNALIERE
Nella tabella di seguito sono riportate le precipitazioni di mercoledì in diversi intervalli temporali, ordinate
in senso decrescente in base ai quantitativi accumulati in 24 ore, comprensive di tutte le stazioni che hanno
rilevato nubifragi veri e propri. Quantitativi molto abbondanti su base giornaliera in particolare sul Veneto
B ma localmente anche sul Veneto C-E-H. Nubifragi veri e propri su base oraria in particolare sul Veneto B
ma localmente anche sul Veneto C-D-E.
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Tabella 2 – Precipitazioni cumulate di mercoledì in diversi intervalli temporali
Nella tabella di seguito sono riportate le precipitazioni di giovedì in diversi intervalli temporali, ordinate in
senso decrescente in base ai quantitativi accumulati in 24 ore, comprensive di tutte le stazioni che hanno
rilevato nubifragi veri e propri. Quantitativi molto abbondanti su base giornaliera e nubifragi su base oraria
in particolare sul Veneto F ma localmente anche sul Veneto G-E-H. Nubifragi veri e propri su base oraria in
particolare sul Veneto B ma localmente anche sul Veneto C-D-E.
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Tabella 3 – Precipitazioni cumulate di giovedì in diversi intervalli temporali
1.4. DATI MEDI AREALI E PUNTUALI PER AREE DI ALLERTAMENTO
Mercoledì: accumuli medi molto abbondanti sul Veneto B, abbondanti sul Veneto C-E, contenuti sul Veneto
A-H-D e scarsi sul Veneto F-G; accumuli massimi molto elevati sul Veneto B-E, molto abbondanti sul Veneto
H-C, abbondanti sul Veneto A-D, contenuti sul Veneto F-G.
Tabella 4 – mercoledì: Precipitazioni medie areali
Giovedì: accumuli medi abbondanti sul Veneto H-F-G, contenuti sul Veneto A-B-C-E e scarsi sul Veneto D;
accumuli massimi molto abbondanti sul Veneto H-B-E-F-G, abbondanti sul Veneto A e contenuti sul Veneto
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Tabella 5 – giovedì: Precipitazioni medie areali
Su base giornaliera, nelle 24 ore comprese tra mercoledì sera e giovedì pomeriggio (durante le quali si è
verificata la maggior parte delle precipitazioni): accumuli medi abbondanti sul Veneto H, contenuti sul
Veneto A-B-C-F e scarsi sul Veneto D-E-G; accumuli massimi molto abbondanti sul Veneto H, abbondanti sul
Veneto A-B-C-E, contenuti sul Veneto F-G e scarsi sul Veneto D.
1.5. ANALISI DELLE IMMAGINI RADAR
15/5 ore 11:50: temporale tra rodigino, padovano e veronese
15/5 ore 14:05: temporale tra padovano occidentale e basso
vicentino
15/5 ore 21:10: temporali sul veronese
15/5 ore 21:45: temporali dal veronese in spostamento verso
padovano e vicentino
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15/5 ore 23: temporale sul padovano
16/5 ore 0:05: persiste il significativo temporale sul padovano
16/5 ore 1:15: il temporale dal padovano si sposta su veneziano e
trevigiano
16/5 ore 3:40: temporale su alto veneziano
16/5 ore 19:10: vari temporali, specie sul veronese
16/5 ore 20:20: vari temporali, i più intensi su rodigino e veneziano
Tabella 6 – Analisi immagini radar del 15-16/5
1.6. PARTICOLARI FENOMENI METEOROLOGICI (VENTO)
Raffiche di vento superiori a 50 km/h
Mercoledì vari superamenti dei 50km/h in prevalenza dal pomeriggio; punte di 64 km/h sul Rodigino a San
Bellino, 65km/h sul Trevigiano a Monte Cesen, 75 km/h sul Padovano a Sant’Elena, 79 km/h sul Bellunese a
Val Salatis, 82 km/h sul Vicentino a Passo Campogrosso, 85 km/h sul Veronese a Salizzole.
Giovedì molti superamenti dei 50km/h in prevalenza dal pomeriggio; punte di 62km/h a Recoaro Mille,
63km/h a Lugugnana, 67km/h Porto Barricata, 70 km/h a Ponte di Piave, 76 km/h a Codevigo, 78 km/h a
Salizzole, 93 km/h a Val Salatis e Faverghera.
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Mercoledì
Giovedì
Tabella 7 – Raffiche di vento nelle singole giornate
2. ANALISI PLUVIOMETRICA
Di seguito si riporta l’analisi delle precipitazioni occorse nelle diverse Zone di Allerta, in cui è diviso il
territorio regionale (DGRV 837/2009 e ss.mm.ii.), e un confronto tra le stesse precipitazioni e i valori di
soglia presenti nella tabella “Soglie massime puntuali” al punto A.3 dell’All. A alla DGR 1373/2014.
In fase previsionale il confronto tra le precipitazioni previste e le soglie pluviometriche determina
l’emissione delle allerte da parte del Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del
Veneto.
Viene inoltre inquadrato l’evento in termini probabilistici attraverso il calcolo dei tempi di ritorno mediante
distribuzione di probabilità continua a due parametri (Gumbel), in base alle serie storiche disponibili.
Per alcune stazioni significative viene inoltre evidenziata la distribuzione temporale della precipitazione, sia
in termini orari che di cumulata durante l’evento, attraverso opportuni ietogrammi.
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2.1. SUPERAMENTO SOGLIE MASSIME PUNTUALI
Sulla base della tipologia dei fenomeni che hanno caratterizzato l’evento del 15-16 maggio, è risultata
significativa sia un’analisi pluviometrica delle brevi durate, inferiori all’ora, sia delle cumulate maggiori, fino
a 2 giorni.
Nelle seguenti tabelle sono stati riportati i valori massimi di precipitazione in finestre mobili da 5 minuti
fino a 2 giorni per le stazioni ricadenti nelle aree maggiormente interessate dai fenomeni.
Per le durate inferiori all’ora (5-10-15-30-45 minuti), si riporta in Tabella 8 una selezione di stazioni
pluviometriche che hanno registrato cumulate di pioggia tali che, sulla base delle serie storiche disponibili
ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei massimi annuali e utilizzando il metodo dei minimi quadrati
per la stima dei parametri delle distribuzioni, hanno determinato un tempo di ritorno maggiore a 5 anni per
almeno una delle durate considerate. In Tabella 9 la colorazione delle celle è rosa se Tr è maggiore di 5
anni, viola se Tr è maggiore di 20 anni.
Prov.
Nome stazione
5 minuti
minuti
minuti
minuti
minuti
Vene-B
Monte Summano
Vene-B
San Giovanni Ilarione
Vene-C
Colognola ai Colli
Vene-C
Marano di Valpolicella
Vene-C
San Bortolo
Vene-C
Valeggio sul Mincio
Vene-D
Buttapietra
Vene-D
Roverchiara
Vene-D
Sorga’
Vene-E
Balduina (Sant’Urbano)
Vene-E
Barbarano Vicentino
Vene-E
Brendola
Vene-E
Campodarsego
Vene-E
Castelfranco Veneto
Vene-E
Faedo (Cinto Euganeo)
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Galzignano – Ca’ Demia
Montagnana
Padova
Vene-E
Rosa’
Vene-E
Teolo
Vene-F
Favaro Veneto
Vene-F
Venezia – Istituto Cavanis
Vene-H
Maser
Tabella 8 – Massime precipitazioni per durate di 5,10,15, 30 e 45 minuti per le stazioni con significativi i tempi di ritorno per le
durate inferiori a 1h.
5 minuti
minuti
minuti
minuti
minuti
Monte Summano
San Giovanni Ilarione
(serie su 20 anni)
Colognola ai Colli
(serie su 32 anni)
Marano di Valpolicella
Vene-C
(serie su 37 anni)
San Bortolo
Vene-C
(serie su 22 anni)
Valeggio sul Mincio
Vene-D
(serie su 31 anni)
Buttapietra
N.Anni
Vene-B
(serie su 33 anni)
Vene-B
(serie su 31 anni)
Vene-C
Vene-C
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Nome stazione
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Vene-D
(serie su 32 anni)
Roverchiara
Vene-D
(serie su 32 anni)
Sorga’
Vene-E
(serie su 30 anni)
Balduina (Sant’Urbano)
Vene-E
(serie su 32 anni)
Barbarano Vicentino
Vene-E
(serie su 32 anni)
Brendola
Vene-E
(serie su 31 anni)
Campodarsego
Vene-E
(serie su 32 anni)
Castelfranco Veneto
Vene-E
(serie su 29 anni)
Faedo (Cinto Euganeo)
Vene-E
(serie su 19 anni)
Galzignano – Ca’ Demia
Vene-E
(serie su 30 anni)
Vene-E
(serie su 33 anni)
Montagnana
Vene-E
(serie su 24 anni)
Padova
Vene-E
(serie su 32 anni)
Rosa’
Vene-E
(serie su 32 anni)
Teolo
Vene-F
(serie su 14 anni)
Favaro Veneto
Vene-F
(serie su 24 anni)
Venezia – Istituto Cavanis
Vene-H
(serie su 32 anni)
Maser
Tabella 9 – tempi di ritorno per durate di 5,10,15, 30 e 45 minuti per le stazioni con precipitazioni con precipitazioni significative con
durate inferiori a 1h.
Per le durate maggiori all’ora si riportano in Tabella 10 i valori massimi di precipitazione in finestre mobili di
1, 3, 6, 12 e 24 ore e di 1 e 2 giorni, registrate dalle stazioni pluviometriche in cui, per almeno una cadenza
temporale tra 1 ora e 24 ore, sia stata superata la relativa soglia puntuale di riferimento. La colorazione
delle celle è infatti il risultato del confronto tra i valori di precipitazione registrati dalla singola stazione, in
un determinato intervallo tempo, ed i relativi valori presenti nella tabella “Soglie massime puntuali”, valori
utilizzati in fase previsionale per la valutazione della criticità idrogeologica, considerando lo stato del suolo
in condizioni secche.
Vene-A
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Prov.
Nome stazione
Sant’Andrea (Gosaldo)
Arcole
Asiago – aeroporto
Brustole’ (Velo d’Astico)
Castana
Chiampo
Contra’ Doppio (Posina)
Crespadoro
Crespano del Grappa
Lusiana
Molini (Laghi)
Monte Summano
Montecchio Precalcino
Passo Santa Caterina (Valdagno)
Passo Xomo (Posina)
Piana di Marcesina – Rendole
Recoaro Mille
Rifugio la Guardia (Recoaro Terme)
San Giovanni Ilarione
Trissino
Prima pubblicazione del 29/05/2024
1 ora
3 ore
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
6 ore
146.4
105.4
125.4
100.2
12 ore
24 ore 1 giorno
106.4
105.8
106.2
106.2
106.4
127.2
120.6
187.8
229.2
229.2
151.4
207.2
207.2
110.2
110.2
139.4
139.4
110.2
121.8
121.8
167.2
207.6
207.4
131.6
160.2
160.2
125.4
117.2
123.6
127.4
177.8
177.8
121.8
138.8
138.8
116.2
116.2
2 giorni
147.6
129.8
152.8
259.4
237.4
126.6
163.2
129.6
135.8
209.8
232.2
174.8
201.6
145.8
187.4
199.2
167.4
134.4
Pagina 11
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Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-D
Vene-D
Vene-D
Vene-D
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-F
Vene-G
Vene-G
Vene-H
Vene-H
Vene-H
Vene-H
Vene-H
Prov.
Nome stazione
Turcati (Recoaro Terme)
Valdagno
Valli del Pasubio
Vicenza – Sant’Agostino
Colognola ai Colli
Grezzana
Illasi
Marano di Valpolicella
San Bortolo
San Pietro in Cariano
Valeggio sul Mincio
Buttapietra
Roverchiara
San Bellino
Sorga’
Balduina (Sant’Urbano)
Barbarano Vicentino
Brendola
Campodarsego
Castelfranco Veneto
Faedo (Cinto Euganeo)
Galzignano – Ca’ Demia
Grantorto
Legnaro
Lonigo
Montagnana
Padova
Rosa’
Sant’Elena
Teolo
Cavallino Treporti
Eraclea
Favaro Veneto
Mogliano Veneto
Noventa di Piave – Grassaga
Ponte di Piave
Roncade
Trebaseleghe
Venezia – Istituto Cavanis
Villorba
Oderzo*
Portogruaro – Lison*
Cansiglio – Tramedere
Col Indes (Tambre)
Farra di Soligo
Follina
Maser
Prima pubblicazione del 29/05/2024
1 ora
3 ore
109.2
102.2
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
6 ore
110.2
115.6
111.8
12 ore
24 ore 1 giorno
125.8
174.4
174.4
138.2
187.4
187.4
102.2
102.2
122.2
122.8
122.8
103.8
119.2
146.8
146.8
102.6
102.6
116.2
101.8
117.2
144.8
144.8
158.2
158.4
158.4
109.6
109.2
108.8
105.2
117.8
117.8
119.8
127.4
102.8
117.8
117.8
119.2
110.8
128.6
128.6
132.4
132.4
105.2
106.4
106.4
109.6
101.6
145.8
125.6
2 giorni
156.8
212.6
118.2
150.2
132.8
116.6
123.6
127.8
139.6
138.2
151.8
164.2
173.2
139.6
127.2
139.6
124.6
126.8
135.8
125.8
124.6
106.2
137.2
113.6
114.2
110.8
146.6
107.2
134.8
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ZONA Prov.
Nome stazione
1 ora
3 ore
6 ore
12 ore
24 ore 1 giorno 2 giorni
Vene-H
BL Quero
120.8
Vene-H
BL Sant’Antonio Tortal
141.8
Vene-H
BL Santa Giustina Bellunese
121.2
Vene-H
TV Valdobbiadene – Bigolino
Vene-H
BL Valpore (Seren del Grappa)
123.4
122.8
192.2
Tabella 10. Massimi puntuali di precipitazione per finestre temporali di 1, 3, 6, 12 e 24 ore, 1g, 2gg. La colorazione delle celle è in
arancione dove viene superata la soglia di criticità idrogeologica moderata e in rosso dove viene superata la soglia di criticità
idrogeologica elevata. *Non risulta superata la soglia di criticità specifica per la zona Vene-G, ma le cumulate di 24 ore hanno
determinato TR>5 anni.
2.2. TEMPI DI RITORNO
Per le stazioni riportate in Tabella 10 si sono calcolati i tempi di ritorno in anni (TR) delle precipitazioni
misurate in base alle serie storiche disponibili ipotizzando una distribuzione di Gumbel dei massimi annuali
e utilizzando il metodo dei minimi quadrati per la stima dei parametri delle distribuzioni. In Tabella si
dettagliano i TR delle precipitazioni registrate quando TR>=5 per almeno una delle scansioni temporali
considerate.
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-B
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-C
Vene-D
Vene-D
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-E
Vene-F
Nome stazione
Arcole
Brustolé (Velo d’Astico)
Castana
Chiampo
Crespano del Grappa
Molini (Laghi)
Monte Summano
Passo Santa Caterina (Valdagno)
San Giovanni Ilarione
Trissino
Valdagno
Valli del Pasubio
Vicenza – Sant’Agostino
Castelnuovo del Garda
Colognola ai Colli
Illasi
Marano di Valpolicella
San Bortolo
Valeggio sul Mincio
Roverchiara
Sorga’
Balduina (Sant’Urbano)
Barbarano Vicentino
Brendola
Campodarsego
Castelfranco Veneto
Faedo (Cinto Euganeo)
Galzignano – Ca’ Demia
Lonigo
Montagnana
Padova
Rosà
Teolo
Cavallino Treporti
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Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
1 giorno
2 giorni
Serie storica (anni)
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ZONA Nome stazione
24 h 1 giorno 2 giorni Serie storica (anni)
Vene-F Eraclea
Vene-F Favaro Veneto
Vene-F Mira
Vene-F Mogliano Veneto
Vene-F Noventa di Piave – Grassaga
Vene-F Ponte di Piave
Vene-F Roncade
Vene-F Trebaseleghe
Vene-F Venezia – Istituto Cavanis
Vene-G Oderzo
Vene-G Portogruaro – Lison
Vene-H Quero
Vene-H Sant’Antonio Tortal
Vene-H Valdobbiadene – Bigolino
Tabella 11. Tempi di ritorno per durate di 1, 3, 6, 12 e 24 ore e 1 e 2 giorni per le stazioni in cui risulta superato il Tr di 5 anni per
almeno una delle scansioni temporali analizzate. La colorazione delle celle è Rosa se Tr è maggiore di 5 anni, viola se Tr è maggiore
di 20 anni.
2.3. DESCRIZIONE DELLA PRECIPITAZIONE NELLE DIVERSE ZONE DI ALLERTA
Si riporta, nei seguenti grafici relativi alle singole Zone di Allerta, lo ietogramma e l’andamento della
precipitazione cumulata nelle stazioni in cui si sono calcolati significativi tempi di ritorno.
Figura 3. Precipitazioni cumulate e orarie per le stazioni con TR più significativi per la zona di allertamento Vene-B. Ad integrazione
si segnalano le cumulate registrate dalla stazione pluviometrica di Asolo (di cui non si dispone di una serie storica statisticamente
significativa): con valori massimi di 56 mm/h e 96.8 mm/3h.
Prima pubblicazione del 29/05/2024
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
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Figura 4. Precipitazioni cumulate e orarie per le stazioni con TR più significativi per la zona di allertamento Vene-C.
Figura 5. Precipitazione cumulata e a frequenza di 5 minuti registrata dalla stazione di Roverchiara ubicata nella zona di
allertamento Vene-D.
Prima pubblicazione del 29/05/2024
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
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Figura 6. Precipitazioni cumulate e orarie per le stazioni con TR più significativi per la zona di allertamento Vene-E.
Figura 7. Precipitazioni cumulate e orarie per le stazioni con TR più significativi per la zona di allertamento Vene-E.
Prima pubblicazione del 29/05/2024
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
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Figura 8. Precipitazioni cumulate e orarie per le stazioni con TR più significativi per la zona di allertamento Vene-E.
3. ANALISI IDROMETRICA
Si riporta di seguito il grafico con l’analisi dell’andamento della propagazione della piena e la tabella con le
massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento per il bacino dei fiumi Alpone, Bacchiglione,
Agno-Guà-Frassine-Gorzone, Brenta, Muson dei Sassi, Monticano e Lemene.
Il grafico e le tabelle confrontano inoltre l’evento con i dati più significativi relativi alla serie storica presente
per il bacino in esame.
3.1. IL BACINO DEL FIUME ALPONE
Per il bacino del fiume Alpone si osserva come il livello idrometrico in corrispondenza del picco di piena del
Chiampo a S. Vito sia stato pari al livello di massima piena relativo ai diversi periodi di osservazione.
Significativa è risultata anche la piena dell’Alpone.
Figura 9. Andamento e propagazione della piena sul bacino dell’Alpone.
Prima pubblicazione del 29/05/2024
Rev.00 Pubblicata il 29/05/2024
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Tabella 12. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato per il
bacino dell’Alpone.
3.2. IL BACINO DEL FIUME BACCHIGLIONE
Per il bacino del fiume Bacchiglione si osserva come i livelli idrometrici in corrispondenza del picco di piena
(Vicenza: 6,04 m; Longare: 6,21 m; Bovolenta: 7,55 m; S. Agostino: 3,53 m) siano stati prossimi ai livelli di
massima piena relativi ai diversi periodi di osservazione nelle differenti stazioni idrometriche. Va
evidenziato che durante l’evento qui descritto, sono stai attivati i bacini di laminazione su Timonchio, Orolo
e Bacchiglione.
Figura 10. Andamento e propagazione della piena per il bacino del fiume Bacchiglione.
Tabella 13. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato, per il
Bacino del Bacchiglione.
Tabella 14. Tempi di propagazione dell’onda di piena nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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3.3.IL BACINO DEL FIUME AGNO – GUA’
Sul fiume Agno la piena è risultata poco significativa con valori al picco superati numerose volte nel periodo
di osservazione per il fiume Guà la piena è risultata significativa, con valore che rappresenta il 3° massimo
nella serie storica di registrazioni delle massime piene. La rotta sul Guà ha ridotto il livello sul fiume Frassine
ma i contributi del fiume Fratta hanno comportato il raggiungimento di valori significativi anche sul
Gorzone. Si rileva inoltre che il livello idrometrico del Fratta a Valli Mocenighe si è mantenuto sostenuto per
diversi giorni, a causa dei pompaggi effettuati dai consorzi di bonifica, con lento esaurimento dell’onda di
piena.
Figura 11. Andamento e propagazione della piena sul fiume Agno-Guà-Frassine
Figura 12. Andamento e propagazione della piena sul fiume Fratta-Gorzone
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Tabella 15. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato per il
bacino Agno-Guà-Fratta-Gorzone.
3.4. IL BACINO DEL FIUME BRENTA
Di non particolare rilevanza è stata la piena registrata sul fiume Brenta con valori superati frequentemente
nel recente passato.
Figura 13. Andamento e propagazione della piena lungo il fiume Brenta.
Tabella 16. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato per il
bacino del Brenta.
BACINO
CORSO
D’ACQUA
STAZIONE
BRENTA
BRENTA
BRENTA
BRENTA
BRENTA
BRENTA
ENEGO
BARZIZA
LIMENA
H (m)
GIORNO ORA
3,80 16/05/2024 03.00
3,37 16/05/2024 06.20
4,11 16/05/2024 21.00
TEMPO DI
TEMPO DI
PROPAGAZIONE
PROPAGAZIONE
MEDIO
STORICO (h)
14.40
13:18
Tabella 17. Tempi di propagazione dell’onda di piena nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
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3.5.IL BACINO DEL FIUME MUSON DEI SASSI
Il bacino del torrente Muson dei Sassi è stato interessato da un’onda di piena molto significativa. Il livello
raggiunto ad Asolo (3,77m) e a Castelfranco Veneto (3,77m) è risultato superiore ai livelli di massima piena
registrati fino al corrente anno. Considerevole anche la piena sull’Avenale che ha sommerso il ponte
stradale.
Nel corso di tale evento si è avuta la tracimazione del torrente Avenale e del Muson dei Sassi nell’abitato di
Castelfranco Veneto ed inoltre, nei pressi dell’abitato di Camposampiero, si è avuta una rottura arginale in
sponda sinistra.
Figura 14. Andamento e propagazione della piena lungo il Muson dei Sassi.
Tabella 18. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato.
3.6.IL BACINO DEL FIUME MONTICANO
Per il bacino del fiume Monticano la piena fluviale è risultata significativa con valori di picco superati poche
volte negli anni di osservazione.
I livelli al picco si sono comunque mantenuti al di sotto dei livelli di massima piena registrati negli ultimi
anni, superando tuttavia i livelli di guardia definiti: a Vazzola (picco massimo: 3,21 m) si è superato il III°
livello di guardia (2.80 m).
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Figura 15. Andamento e propagazione della piena lungo il fiume Monticano.
Tabella 19. Massime altezze idrometriche raggiunte nel corso dell’evento e confronto con il recente passato sul fiume
Monticano.
3.7.IL BACINO DEL FIUME LEMENE
Per il bacino del fiume Lemene la piena fluviale è risultata significativa con valori di picco superati poche
volte negli anni di osservazione.
Figura 16. Andamento della piena all’idrometro di Portogruaro sul fiume Lemene.
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Tabella 20. Tabella 21. Massime altezze idrometriche raggiunte sul Lemene a Portogruaro nel corso dell’evento e
confronto con il recente passato.
4. DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO E DELLE PRINCIPALI AZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Si riporta di seguito una descrizione sintetica degli effetti al suolo segnalati durante l’evento in oggetto e
nei giorni seguenti.
L’elenco dettagliato delle situazioni critiche pervenute al CFD e alla Sala Operativa della Protezione Civile è
contenuto nei Bollettini di Nowcasting prodotti dalle ore 01:00 del 16/05/2024 alle ore 07:00 del
Durante l’evento è stata disposta l’apertura delle seguenti casse di laminazione:
• Bacino Agno-Guà-Fratta-Gorzone: Montebello dalle ore 23:30 del 16/5/2024;
• Bacino Bacchiglione e Retrone: dalle ore 23.30 circa è stata disposta l’apertura della cassa di
laminazione di Caldogno e dell’Orolo;
• Bacino Chiampo ed Alpone: Dalle ore 23.30 circa è stata disposta l’apertura della cassa di
laminazione di Colombaretta
Per effetto delle precipitazioni occorse nelle giornate del 15 maggio e del 16 maggio sono stati segnalati
allagamenti diffusi nei territori delle province di Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia sia per
tracimazioni ed esondazioni della rete idraulica principale che per tracimazione della rete di bonifica ed in
gran parte per l’impossibilità di scolo della rete idrica.
Sono state segnalati numerosi movimenti franosi nelle province di Belluno, Treviso, Padova, Vicenza e
Verona alcuni dei quali hanno ostruito la viabilità nell’area pedemontana trevigiana e bellunese.
Sono state segnalate le seguenti rotture arginali/tracimazioni/esondazioni:
• rottura in dx idraulica del fiume Guà tra i Comuni di Zimella e Cologna Veneta;
• rottura in dx idraulica del fiume Orolo in Comune di Isola Vicentina;
• esondazione del canale Ronego in Comune di Pojana Maggiore;
• esondazione del fiume Aldegà;
• rottura arginale del Muson dei Sassi in comune di Camposampiero;
• esondazione del Sile in comune di Casale sul Sile
E’ stata segnalata l’interruzione delle linee ferroviarie Vicenza-Schio, Vicenza-Padova (tra Vicenza e
Grisignano di Zocco) e Vicenza-Treviso (tra Vicenza e Lisiera).
Alle ore 23 del 16/5 sono stati segnalati alla sala operativa di Protezione Civile oltre 550 interventi dei Vigili
del Fuoco per danni d’acqua e operazioni di prosciugamento, nonché per frane e smottamenti
prevalentemente nelle province di Treviso, Venezia, Padova e Vicenza.
Sono pervenute inoltre circa 120 segnalazioni da privati, residenti in provincia di Treviso, relativamente a
richieste di intervento per svuotamenti locali allagati. Le segnalazioni sono state trasmesse alla Provincia di
Treviso che ha coordinato, con i VVF, gli interventi sul territorio.
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Regione del Veneto
Direzione Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Locale
CFD – Centro Funzionale Decentrato
Via Longhena 14, 30175 Marghera (VE)
CFD/MZ,VS
E’ consentita la riproduzione di testi, tabelle, grafici ed in genere del contenuto del presente documento
esclusivamente con la citazione della fonte.
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