
(AGENPARL) – ven 14 giugno 2024 Allegato
La Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli
La Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli Onlus è stata fondata il 25 marzo 2002,
grazie a conferimenti operati dalla Fondazione Isabella Seràgnoli.
È un ente privato senza finalità di lucro e persegue esclusivamente come scopo il ricovero e
l’assistenza dei malati oncologici e non oncologici in fase avanzata e progressiva di malattia per
l’erogazione di Cure palliative attraverso la gestione di tre Hospice per adulti, tutti nel bolognese:
Bentivoglio, struttura privata e accreditata con il Servizio sanitario nazionale e Ausl; Bellaria,
struttura privata accreditata, gestita con una partnership pubblico-privato dalla Fondazione
Hospice; AUSL, Casalecchio, struttura privata accreditata gestita con una partnership pubblicoprivato dalla Fondazione Hospice e Ausl. In tutte e tre le strutture viene garantita la gratuità ai
pazienti. Oltre ai ricoveri vi sono servizi ambulatoriali e di Day Care.
La Fondazione attua un modello organizzativo e valoriale in cui prioritaria è l’offerta di assistenza
qualificata, dove la dignità del paziente, il prendersi cura e l’aver cura rappresentano il senso
profondo del processo terapeutico.
Il progetto architettonico di Renzo Piano
La Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli Onlus ha affidato all’architetto Renzo Piano
e allo studio Renzo Piano Building Workshop la progettazione del’’Hospice Pediatrico, con
l’approccio con cui da sempre affronta il tema delle cure palliative: associare la funzionalità e l’alta
qualità di servizio alla nobiltà della bellezza. La struttura è pensata a misura di bambino,
adolescente e famiglie ed è integrata da elevati sistemi tecnologici per favorire un’esperienza
completa e personalizzata di percorsi e di attività, rappresentando un modello virtuoso a livello
internazionale.
L’architetto e senatore Renzo Piano ha progettato la struttura con i principi che rispondono a quanto
afferma: “L’architettura non è solo l’arte di rispondere ai bisogni, ma anche ai desideri, persino ai
sogni. il Children’s Hospice offrirà ai suoi piccoli ospiti proprio questo: un sogno, quello di abitare in
una “casa sull’albero””. Con questa visone e con una superficie complessiva di 8.350 mq, l’Hospice
è inserito in un area verde di 16.000 mq caratterizzata dalla presenza di diverse specie di alberi
autoctoni, in prevalenza a foglia caduca per lasciare filtrare il sole nei mesi invernali e permettere la
crescita anche di prato e cespugli, che ha disegnato e immaginato il paesaggista Paolo Pejrone.
Dalla ” Casa sull’albero” si è pensato a un simbolo di comunità di uomini e natura e, anche con l’aiuto
e la maestria di Tullio Altan, “la casa” è diventata “l’Arca sull’Albero”, un luogo in cui trovare sollievo
avvolti dalla magia e dalla bellezza naturale di un bosco assieme ai familiari e agli amici.
L’edificio si sviluppa su 4 piani e in più sezioni connesse da leggeri collegamenti aerei al corpo
centrale principale: 2 satelliti che ospitano gli otto alloggi destinati alle famiglie dei pazienti, per
favorire un nucleo familiare congiunto, e un satellite dall’altro alto dedicato allo spazio meditativo
multiconfessionale e al luogo di commiato.
La presenza del bosco di alberi costituisce un importante vantaggio anche per mitigare le
temperature. In termini di risparmio energetico, inoltre, è stato realizzato un impianto fotovoltaico
sulla copertura dei volumi principali, tale da soddisfare un terzo del consumo annuo stimato per
l’intero complesso che ha ottenuto la certificazione LEED PLATINUM per il set di caratteristiche di
sostenibilità con cui l’immobile è costruito.
Gli Hospice Pediatrici in Italia e l’originalità del progetto di Renzo Piano
La Relazione al Parlamento italiano sull’attuazione della legge 38/2010 “Disposizioni per garantire
l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”, stima in Italia una necessità di 35.000 posti
letto per cure palliative dedicate a bambini. Solo il 15% di questo fabbisogno trova una risposta nel
territorio nazionale, con significative disparità tra nord e sud. A un bisogno di 20 hospice pediatrici
in Italia, le strutture effettivamente realizzate sono 5 nel 2021, 7 in totale dal 2022.
La sistemazione che prevale negli Hospice Pediatrici Italiani è di una struttura integrata a quella
ospedaliera; il primo nasce a Padova nel 2008 come sezione dell’ospedale cittadino; negli anni si
sono aggiunti quelli di Napoli, Torino e Genova, sempre come reparti integrati all’interno delle
strutture esistenti. Nel 2019 e nel 2021 sono stati avviati, e oggi in funzione, gli Hospice pediatrici di
Milano e di Roma in edifici autonomi dedicati a questo scopo.
Con il progetto di Renzo Piano si evolve la tipologia dell’Hospice pediatrico poiché in un’unica
struttura si riuniscono tutte le più significative innovazioni realizzate sinora nelle esperienze italiane.
La coraggiosa deviazione che la Fondazione Hospice MTC Seràgnoli ha scelto di percorrere con una
direzione diversa dal modello classico di una struttura di Hospice, porta nella città di Bologna e in
Regione una innovata la concezione degli spazi per le Cure Palliative Pediatriche e ridefinisce la
missione funzionale dello spazio architettonico ospedaliero in favore dell’esperienza percettiva e
delle dinamiche relazionali.
Il progetto di Renzo Piano ha il carattere dell’eccezionalità in un panorama italiano che tarda a
recepire nuovi bisogni di cura. L’edificio di Bologna, e le altre poche esperienze finora condotte,
possono allora costituire la base per la stesura di linee guida e poi di strumenti normativi per
favorire il consolidamento sul territorio di un nuovo modello di hospice pediatrico ed evitare di
delegare all’eccellenza del progettista o alla capacità innovativa di dirigenti e operatori sanitari, il
compito di costruire spazi che equilibrano produttivamente qualità tecnologica e abitativa della
cura.