
(AGENPARL) – gio 13 giugno 2024 COMUNICATO STAMPA
Lunedì 24 giugno la cerimonia di conferimento delle massime onorificenze cittadine “Giovannino d’Oro” e Corona Ferrea
Monza, 13 giugno 2024. Si terrà lunedì 24 giugno alle ore 12.00 in Piazza Roma, sotto i portici dell’Arengario, la tradizionale cerimonia di consegna delle massime benemerenze cittadine, nella giornata che celebra il Santo Patrono di Monza, S. Giovanni.
Il Giovannino d’Oro, che vanta una tradizione ultra trentennale, è annualmente conferito a quattro eccellenze cittadine che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dell’educazione, dello sport e in altri ambiti.
Il premio Corona Ferrea è invece destinato ad una associazione cittadina.
I premiati. I premiati dell’edizione 2024 sono stati selezionati dall’apposita Commissione presieduta dal Sindaco Paolo Pilotto e composta da Rosanna Meroni, Emanuele Cirillo, Vittorio Biassoni, Rosella Panzeri, Laura Morasso e dai Consiglieri Comunali Giovanna Porro e Marco Emanuele Monguzzi.
“Anche quest’anno le benemerenze civiche sono un tributo di riconoscenza autentica che Monza dedica a quanti contribuiscono a renderla ogni giorno migliore – spiega il Sindaco Paolo Pilotto – Generosità, passione e pazienza contraddistinguono le persone che saranno premiate quest’anno, capaci di trovare tempo e talento da donare agli altri e alla crescita della comunità tutta”.
“La Commissione ha dovuto scegliere all’interno di candidature pervenute di grandissima qualità e spessore, che ha reso difficile la decisione”, precisa il Sindaco.
Lunedì 24 giugno, dopo la S. Messa solenne delle 10.30 in Duomo, il Sindaco – alla presenza delle autorità cittadine – consegnerà le massime onorificenze a:
Gianni Pelli (alla memoria)
Cittadino attivo, prima con l’impegno politico e poi come volontario nel Gruppo delle Guardie Ecologiche Volontarie, ne è stato instancabile coordinatore fino al 2015. Dopo essere stato punto di riferimento del Quartiere San Rocco, lo è diventato per tutti i volontari: presenza costante anche al Parco di Monza, si è distinto per la dedizione alla sua città, per la quale è ha prestato servizio anche come “nonno civico”. Generosità e passione sono stati i segni distintive della sua lunga attività anche al servizio e a supporto dei vari settori dell’Ente.
Fulvia Antonia Tiziani (alla memoria)
Scomparsa prematuramente ancora nel pieno della sua instancabile attività a favore dei più fragili, è stata impegnata nella Parrocchia Sant’Ambrogio rivolgendo un’attenzione particolare ai piccoli e ai giovani.
Entrata a far parte dell’Associazione “Ti do una Mano onlus”, ha accolto a più riprese ragazzi vittime del disastro di Chernobyl. Nel 2013, con il marito Salvatore, ha iniziato a mobilitarsi per i profughi vittime dell’interminabile guerra in Siria, andando di persona anche al confine turco siriano. Nel 2014 è in prima linea ad accogliere i profughi all’arrivo in Stazione centrale a Milano e del Mezzanino.
Nel 2019 fonda con il marito l’Associazione “Mani di Pace” che segue diversi progetti in Turchia e in Siria.
Sempre disponibile per le raccolte fondi, pronta a regalare un sorriso e un abbraccio, anche quando ha dovuto affrontare la malattia non ha smesso di dedicarsi agli altri, ai piccoli, agli immigrati ascoltando chiunque chiedesse aiuto senza fermarsi di fronte agli ostacoli di lingua, di religione e del colore della pelle. Il marito e le figlie portano ora avanti la Sua preziosa e instancabile attività di aiuto e sostengo ai bisognosi.
Mons. Silvano Provasi
Arciprete di Monza dal 2007, ha festeggiato quest’anno il 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale, al compimento del 75° anno di età.
Il suo approccio semplice e diretto è entrato nel cuore di tutti i monzesi e non solo dei suoi parrocchiani. Sempre con lo sguardo e il cuore aperto all’intera città, ha dimostrato particolare attenzione ai giovani, collaborando con i sacerdoti del Decanato e sostenendo molte iniziative anche fuori dal territorio cittadino. Con grande spirito di accoglienza ha dimostrato in più occasioni una particolare sensibilità anche per tutte le altre forme di fede, instaurando con tutti un colloquio generoso e disponibile.