I partiti di destra hanno guadagnato terreno nelle elezioni nazionali di domenica in Belgio, causando un significativo cambiamento nel panorama politico del paese. Questo risultato ha spinto il primo ministro Alexander De Croo, leader della coalizione liberale, ad annunciare le sue dimissioni.
Il primo ministro De Croo ha confermato la sua decisione in un discorso alla nazione, riflettendo sullo scarso rendimento della sua coalizione di governo nelle elezioni “Super Sunday”. In questa tornata elettorale, i belgi hanno votato per il loro nuovo parlamento, i rappresentanti regionali e i nuovi membri del Parlamento europeo. Nonostante il Belgio non abbia registrato una vittoria schiacciante per un singolo partito, la crescita dei partiti di destra e il crollo dei due partiti verdi hanno reso insostenibile l’attuale coalizione centrista e globalista.
De Croo, noto per le sue posizioni dure nei confronti della Russia, ha dichiarato domenica sera: “Per noi è stata una serata particolarmente difficile, abbiamo perso. Da domani sarò un Primo Ministro dimissionario. Ma i liberali [torneranno]”. Rimarrà Primo Ministro ad interim fino alla formazione di un nuovo governo, un processo che in Belgio può richiedere molto tempo, come dimostrato dalle precedenti elezioni che hanno visto attese di oltre un anno.
I primi risultati suggeriscono che il partito più grande in Belgio sarà la Nuova Alleanza Fiamminga (NVA), nazionalista-conservatore ed euroscettico, seguito da vicino dal Vlaams Belang (VB), un altro partito populista di destra ed euroscettico. Sebbene i sondaggi avessero previsto un risultato migliore per il VB, il partito ha comunque registrato una crescita significativa. I partiti verdi belgi, invece, hanno perso 11 dei 21 seggi che detenevano, mentre i principali partiti del paese ospitante le istituzioni dell’Unione Europea sono ora euroscettici.
De Croo, sebbene non molto conosciuto al di fuori del Belgio, ha fatto parlare di sé per le sue incursioni nella politica internazionale, in particolare americana. All’inizio di quest’anno, ha criticato l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando: “Se il 2024 ci porterà di nuovo ‘America First’, sarà più che mai ‘l’Europa da sola’”. Inoltre, nel 2022, ha commentato la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di annullare la sentenza Roe v. Wade, esprimendo preoccupazione per le implicazioni globali della decisione e affermando che “vietare l’aborto non porta mai a un minor numero di aborti, ma solo ad aborti più pericolosi”. Ha sottolineato che il Belgio continuerà a lavorare con altri paesi per promuovere i diritti sessuali e riproduttivi.
Le dimissioni di De Croo segnano un momento di svolta nella politica belga, con il paese che si prepara a una nuova fase politica caratterizzata da un crescente euroscetticismo e da una maggiore influenza dei partiti di destra.