
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento, e ha annunciato elezioni anticipate in un drammatico tentativo di ripristinare una chiara maggioranza parlamentare. Questa mossa segue la schiacciante sconfitta del suo partito, Renaissance, alle elezioni per il Parlamento europeo, dove ha ottenuto solo il 15,4% dei voti rispetto al 32% del Partito di opposizione National Rally.
In un discorso televisivo alla nazione, Macron ha dichiarato: “La Francia ha bisogno di una chiara maggioranza parlamentare per agire con calma e accordo. Propongo elezioni parlamentari anticipate. Il primo turno si terrà il 30 giugno, il secondo il 7 luglio.”
La decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale e indire elezioni anticipate è una risposta diretta al risultato delle elezioni europee, che ha visto un significativo calo del sostegno per il partito di Macron. Il Renaissance ha infatti subito una pesante battuta d’arresto, ottenendo meno della metà dei voti del National Rally, un chiaro segnale di disaffezione degli elettori nei confronti del governo in carica.
L’ultima volta che la camera bassa fu sciolta risale al 1997, quando il presidente Jacques Chirac prese una decisione simile. All’epoca, Chirac sperava di consolidare il potere del suo partito, ma le elezioni risultarono in una sconfitta e portarono alla coabitazione con il Primo Ministro socialista Lionel Jospin.
La decisione di Macron di indire elezioni anticipate rappresenta un rischio calcolato, in quanto mira a riconquistare il controllo parlamentare e ad evitare l’impasse politica. Tuttavia, il clima politico attuale, caratterizzato da una crescente polarizzazione e da un aumento del sostegno ai partiti di opposizione, rende l’esito delle elezioni altamente incerto.
Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro politico della Francia. I partiti si prepareranno per una campagna elettorale intensa, con la posta in gioco che non è mai stata così alta. Il risultato delle elezioni parlamentari anticipate determinerà non solo il destino del governo di Macron, ma anche la direzione futura del paese.
Con questa mossa, Macron spera di ottenere una nuova legittimità politica e di affrontare con maggiore determinazione le sfide che la Francia deve affrontare, sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, il successo o il fallimento di questa strategia dipenderà interamente dalla risposta degli elettori francesi alle urne.