
(AGENPARL) – mer 29 maggio 2024 La Salvaguardia di Venezia e della sua laguna, attuazione
dell’art.9 della Costituzione e risorsa per il mondo intero
Venezia, 29 maggio 2024 – La registrazione da parte della Corte dei Conti della
nomina dell’urbanista Roberto Rossetto a Presidente dell’Autorità per la laguna di
Venezia ed il conseguente avvio di questo nuovo Ente, è una buona notizia, non
solo per Venezia, ma per tutto il Paese e rappresenta un’occasione per porre
nuovamente l’attenzione su una importante recente modifica della Costituzione
della Repubblica, la più bella del mondo.
Se la salvaguardia di Venezia è infatti “primario interesse nazionale”, come dice una
legge del 1973, la “tutela del paesaggio, del patrimonio storico e artistico,
dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future
generazioni”, è un dettato costituzionale (art. 9). L’inserimento dei riferimenti
all’ambiente, avvenuto nel 2022, è l’unica revisione dei Principi fondamentali della
Carta avvenuta nella storia repubblicana.
Non c’è un luogo singolo migliore che Venezia e la sua laguna per rappresentare
tutti gli elementi (cultura, natura ed interesse delle future generazioni) che
vengono citati in tale articolo: realizzare la sua tutela significa dare una plastica
attuazione a tale Principio fondamentale.
Con l’entrata in funzione del MOSE, il 3 ottobre del 2020, abbiamo potuto segnare
il successo della difesa della città e del suo immenso patrimonio culturale dagli
allagamenti: essa è risultata tanto efficace quanto necessaria (le barriere del MOSE
si sono alzate per più di 80 volte da allora) ed abbiamo dimostrato che ciò non è
avvenuto a discapito dell’ambiente, anzi. Il Piano delle opere ha compreso
importanti interventi di ripristino ambientale, ed altri sono in corso di attuazione.
Venezia e la sua laguna sono un laboratorio a cielo aperto per l’adattamento ai
cambiamenti del clima, di rilevanza mondiale. Ad esso guardano ed in esso
operano scienziati di livello internazionale, qui si confrontano gli interventi che
possono e dovranno essere messi in atto nelle aree costiere di tutto il pianeta.
Con l’avvio della nuova Autorità per la laguna di Venezia, ente pubblico non
economico di rilevanza nazionale, oggi segniamo la partenza di un nuovo
esperimento di governance istituzionale multilivello, per attuare nella pratica e nel
luogo-icona più rilevante, il nuovo Principio fondamentale della Costituzione.
Infatti, a tale Ente “sono attribuite tutte le funzioni e competenze relative alla
salvaguardia della città di Venezia e della sua laguna e al mantenimento del regime
idraulico lagunare” (art. 95 del DL 104/20).
Si tratta di un compito non da poco, che la legge articola in ben 19 punti, al fine di
riunire anche in senso operativo attività di Enti ed amministrazioni diverse. Il
Presidente riunirà infatti un Comitato di gestione, cui partecipano 7 dirigenti di 4
ministeri e 3 enti locali e si avvarrà di un Comitato consultivo di 7 esperti indicati da
Amministrazioni diverse.
Non si tratterà solo di far funzionare (bene) il MOSE, ma di dare avvio ad una serie
di interventi in laguna ed in città nel breve e medio termine, e soprattutto di avviare
la predisposizione di quelli che guarderanno ad un orizzonte nemmeno poi così
lontano, quando l’inevitabile salita del livello del mare chiederà un cambio di
paradigma.
Lo scopo non è solo quello di salvare “pietre” e “natura” (l’urbs), ma anche di favorire
lo sviluppo sociale ed umano (la civitas), con azioni che, per rispondere al dettato
costituzionale dell’”interesse delle future generazioni”, non possono che adottare il
criterio della sostenibilità, declinata nelle sue forme ambientale, economica e
sociale.
Anche questo “esperimento istituzionale” della nuova Autorità è quindi parte di
una sfida complessa ed ambiziosa, che si affronta a Venezia, ma che riguarda
l’Europa e l’intero Pianeta. Per questo motivo, ed in questo senso, nel titolo della
Fondazione di cui sono Presidente, Venezia è “capitale mondiale” della
Sostenibilità.
Le nostre azioni di oggi sono tutte riferite all’interesse delle future generazioni, che
continueranno ad abitare Venezia e godranno dei servizi ecosistemici della sua
laguna, ma ha anche un orizzonte che si estende a tutto il pianeta: nel mantenere
sicuro il territorio ed i suoi abitanti, nel preservare il patrimonio culturale, nella
tutela di ecosistemi unici e preziosi, si costruiscono le condizioni per uno sviluppo
sociale che non solo risponda alle “sfide verdi” per evitare la catastrofe globale, ma
che fornisce i contenuti culturali ed economici di un futuro che è già iniziato.
Il tempo a nostra disposizione è fissato dai cambiamenti globali e sappiamo che è
poco: l’operatività della nuova Autorità andrà sostenuta ed aiutata non solo dalle
istituzioni che vi partecipano direttamente, ma anche dal mondo della ricerca e
della cultura, dai corpi sociali, dai cittadini tutti. La Fondazione Venezia Capitale
Mondiale della Sostenibilità si mette a piena disposizione e formula al Presidente
Roberto Rossetto i migliori auguri di buon lavoro.
Renato Brunetta
Presidente Fondazione Venezia Capitale mondiale della Sostenibilità.
Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation
(VSF)
Costituita il 14 marzo 2022, sotto il patrocinio del Governo italiano, VSF opera per la realizzazione di un
nuovo modello di sostenibilità per Venezia e il suo intorno geografico che consenta di ricreare in
forma stabile quell’esperienza di fruizione (residenziale, lavorativa, turistica) che per secoli hanno reso
questi luoghi senza eguali. La Fondazione è composta da un partenariato articolato, formato dagli
enti territoriali regionali e locali, dalle principali istituzioni culturali e accademiche veneziane e da un
gruppo di grandi imprese interessate allo sviluppo sostenibile dell’intorno veneziano. Soci fondatori
di VSF sono: Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Iuav
di Venezia, Accademia di Belle Arti Venezia, Conservatorio di musica Benedetto Marcello Venezia,
Fondazione Giorgio Cini, Assicurazioni Generali, Boston Consulting Group, Confindustria Veneto, Enel
Italia, Eni, Snam. Soci co-fondatori di VSF sono: Alilaguna, Almaviva, Amazon, Autorità di Sistema
Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia, Concessioni Autostradali
Venete, Camera di Commercio Venezia Rovigo, Cassa Depositi e Prestiti, Consiglio Nazionale delle
Ricerche, Eagle Pictures, Edison, Enfinity Global, Ferrovie dello Stato Italiane, Fincantieri, Fondazione
Compagnia di San Paolo, Fondazione di Venezia, Fondazione Sorgente Group, Gruppo Autostrade
per l’Italia, Gruppo SAVE, Infinityhub, Invitalia, Leonardo, Marsilio, Microsoft, Poste Italiane,
PricewaterhouseCoopers, Sanlorenzo, Terna, The European House – Ambrosetti, TIM, Umana,
Unicredit, Unioncamere, Venice International University. Ne è presidente il prof. Renato Brunetta, con
vicepresidenti Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, e Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.