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(AGENPARL) – mer 29 maggio 2024 Prot. n.______ Federico Marini
ARTIGIANATO VS MULTINAZIONALI – Le piccole imprese sarde
battono le grandi strutture: occupazione artigiana tripla rispetto ai gruppi
italiani ed esteri con un gap positivo di +190%. Giacomo Meloni e Daniele
Serra (Presidente e Segretario Confartigianato Sardegna): “Flessibilità e
adattabilità al mercato: i fattori vincenti delle PMI isolane”.
Associazioni L’artigianato della Sardegna batte le multinazionali.
Territoriali Con 64.197 addetti l’occupazione artigiana sarda è tripla rispetto a quella delle
corporazioni italiane, con 18.339 lavoratori, e a quelle estere, con 18.339 addetti, che nel
Sud Sardegna
Cagliari totale registrano 40.430 dipendenti.
Via Riva Villasanta 241
E’ questo ciò che emerge dal dossier sulle “Key data della cultura artigiana”,
elaborata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, sugli ultimi dati
Oristano
Via Campanelli, 41
Istat.
Nuoro
nell’artigianato rispetto a quella dei gruppi multinazionali nazionali e stranieri. Con oltre
Via Brig.Sassari, 37 64mila addetti artigiani, la regione ha quasi il triplo dell’occupazione delle corporazioni
italiane, con un distacco percentuale del +190,6%. Nella classifica italiana sulla
Sassari predominanza dei lavoratori artigiani rispetto ai grandi gruppi, l’Isola è seconda mentre al
Via Alghero, 30
primo posto troviamo la Calabria con +230%.
“Vi è una combinazione di fattori strutturali, culturali e normativi che contribuisce
Gallura Olbia
Via Sangallo 67
al predominio delle imprese artigiane sarde rispetto al sistema delle multinazionali –
Confartigianato Imprese Sardegna – le aziende di ridotte dimensioni tendono ad essere
più flessibili rispetto alle grandi imprese multinazionali, si adattano alle mutevoli
condizioni di mercato e alle esigenze dei clienti, rimanendo competitive anche in contesti
economici incerti”. “Le MPI sarde svolgono un presidio di settori di grande rilevanza
per l’economia sarda tra i quali ricordiamo quelli della moda, del food, dei servizi
turistici e di quelli alla persona, del trasporto di merci e persone – prosegue Meloni –
una diffusa presenza di imprese poggia su una forte cultura imprenditoriale, con una
propensione al lavoro indipendente più elevata rispetto anche alla media europea”.
“Ricordiamo che le piccole imprese sopperiscono alle mancate economie di scala
mediante reti di imprese – sottolinea il Segretario Regionale, Daniele Serra –
accrescendo la loro competitività mediante la collaborazione con altre imprese. Queste
reti favoriscono lo sviluppo delle MPI, creando sinergie che possono essere difficili da
replicare per le multinazionali”. “La diffusione dell’impresa artigiana nel Mezzogiorno –
conclude Serra – fa da contraltare ad un obsoleto modello di sviluppo centrato
sull’insediamento della grande impresa integrata globalmente”.
A livello nazionale.
L’occupazione nell’artigianato è pari a 2 milioni e 605mila addetti e supera del
42,0% quella dei gruppi multinazionali italiani che ammonta a 1 milione e 835mila unità
Confartigianato Imprese Sardegna
Tra le maggiori regioni, con oltre 1 milione di addetti, primeggia per dominanza
dell’occupazione dell’artigianato la Toscana dove i 224mila addetti nell’artigianato sono
più del doppio (+119,1%) rispetto all’occupazione dei gruppi multinazionali italiani;
segue il Veneto con 325mila occupati pari al +40,5%, Campania con 102mila addetti pari
al +38,7%, Piemonte con 214mila addetti pari al +33,1%, Emilia-Romagna con 278mila
addetti pari al +12,4% e Lombardia con 486mila addetti pari al +5,3%.
Una prevalenza dell’occupazione artigiana di norma più netta si risconta nelle
regioni di grandezza intermedia, tra 300mila e 1 milione di occupati totali: la Sardegna
conta 64mila addetti nell’artigianato che sono quasi il triplo (+190,6%) dell’occupazione
dei gruppi multinazionali italiani, seguono la Sicilia con 132mila addetti nell’artigianato,
2,7 volte (+165,7%) l’occupazione di tali gruppi, la Puglia con 133mila addetti
nell’artigianato, 2 volte e mezzo (+150,9%) l’occupazione di tali gruppi, le Marche con
112mila addetti nell’artigianato, più del doppio (+114,0%) rispetto all’occupazione di tali
gruppi, l’Abruzzo con 55mila addetti nell’artigianato pari al +88,5%, la Liguria con
73mila addetti nell’artigianato pari al +52,6% ed infine tra queste regioni solo il Friuli-
Venezia Giulia con 62mila addetti nell’artigianato supera l’occupazione dei gruppi
multinazionali italiani con un valore inferiore alla media e pari all’11,6%.
Impresa artigiana contro modelli obsoleti.
La diffusione dell’impresa artigiana nel Mezzogiorno fa da contraltare ad un
obsoleto modello di sviluppo centrato sull’insediamento della grande impresa integrata
globalmente. Nelle regioni meridionali l’occupazione dell’artigianato ammonta a 567mila
addetti ed è più che doppia (+121,2%) rispetto quella dei gruppi multinazionali italiani ed
è l’unica ripartizione dove addirittura supera, precisamente del 26,0%, quella di tutti i
gruppi multinazionali, italiani ed esteri, mentre a livello nazionale l’occupazione artigiana
risulta inferiore del 23,9%. Di conseguenza la predominanza dell’occupazione
dell’artigianato su quella del totale dei gruppi multinazionali è meno diffusa e riguarda
undici territori: la Calabria con il +132,4%, Sicilia con il +75,7%, Sardegna con il
+58,8%, Marche con il +47,5%, Puglia con il +40,8%, Provincia Autonoma di Bolzano
con il +38,2%, Umbria con il +33,6%, Molise con il +33,4%, Toscana con il +19,7%,
Provincia Autonoma di Trento con il +13,6% e Valle d’Aosta con il +12,8%.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT