![Logo](https://i0.wp.com/agenparl.eu/wp-content/plugins/Plugin%20Logo/Agenparl.png?w=788&ssl=1)
(AGENPARL) – mar 28 maggio 2024 BALNEARI, M5S: DESTRA IN FRANTUMI, CAOS SPIAGGE FIGLIO DI TRAMESTIO SENZA FINE
BALNEARI, M5S: DESTRA IN FRANTUMI, CAOS SPIAGGE FIGLIO DI TRAMESTIO SENZA FINE
ROMA, 28 MAG . – “Quello delle destre sulle concessioni balneari è un tramestio senza fine, che ha portato l’intero settore ad approcciare a questa stagione estiva in una condizione di caos che la metà basta. Ricapitoliamo: Lega e Forza Italia nel 2022 votano il ddl concorrenza con Draghi premier, che prevede gare pubbliche dal 2024, indennizzi a carico di chi subentra, tutele per lavoratori, Stato e utenti finali del servizio. Nel 2022, dopo il giuramento di Meloni, i due partiti si rimangiano tutto accodandosi alle filippiche della premier. Così arriva la trovata geniale: una mappatura “fasulla” dove nel computo dei tratti di litorali “assegnabili” vengono considerati anche le rocce a strapiombo sul mare, le scogliere, le aree portuali, le aree da bonificare e tanto altro ancora. Tutto questo per dimostrare a Bruxelles che le spiagge non sono risorsa scarsa, come se in Belgio tutti avessero la mosca al naso. Dopo 19 mesi intervallati da pronunce degli organi europei e del Consiglio di Stato, da Fdi arriva un altro colpo di genio: disinnescare proprio il Consiglio di Stato con un farsesco conflitto d’attribuzione. Una baggianata tale che persino la Lega oggi prende le distanze, tornando a parlare della necessità di una legge per il settore con indennizzi per chi dovesse perdere la concessione. In pratica quanto contenuto nel ddl Concorrenza di due anni or sono, che però fissava gare vere e non farlocche come vorrebbe la Destra ormai in frantumi sulla questione. Bisogna essere perentori: finché governerà Meloni, questo settore sarà condannato al disastro più totale. In 19 mesi nulla è stato prodotto, in un verso o nell’altro, così come nessuna soluzione è arrivata. E l’offerta turistica italiana si è paralizzata, con zero investimenti e migliaia di imprenditori che ad oggi operano in semi-abusivismo. Ci vorrebbe solo buon senso e l’abbandono immediato di ogni spinta corporativa, ma con Meloni questa battaglia è persa”. Così in una nota i senatori M5s Mario Turco, vicepresidente del movimento, e Marco Croatti, capogruppo in commissione Finanze.
—————–
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle