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(AGENPARL) – mar 28 maggio 2024 (ACON) Trieste, 28 mag – Le audizioni del pomeriggio in IV
Commissione consiliare hanno approfondito l’argomento trattato in
mattinata, ovvero il rinnovo delle concessioni idroelettriche.
La rappresentante di Elettricit? Futura, associazione di cui
fanno parte i maggiori gestori a livello nazionale tra cui A2A,
ha posto l’accento sul fatto che pur non crescendo, il comparto
rappresenta il 44% della produzione nazionale di energia. Si sta
lavorando – ? stato ancora detto – per il raggiungimento degli
obiettivi europei nella produzione di rinnovabili, ma risulta
necessario arrivare all’assegnazione di nuove concessioni di
derivazione. L’azione del Governo nell’applicazione della
disciplina per l’indipendenza energetica, sempre secondo
l’associazione, sta procedendo molto bene, nonostante ci sia
mancanza di reciprocit? tra i Paesi membri. Elettricit? Futura ha
chiesto infine un confronto sulla gestione dei sedimenti degli
invasi e la possibilit? di prevederne di nuovi sul territorio.
Il focus ? passato quindi alle piccole derivazioni idroelettriche
di produzione. L’assessore alla Difesa dell’ambiente ha
sottolineato l’importanza di una norma largamente condivisa dal
Consiglio regionale sulle concessioni, che ha riportato
nell’alveo della Regione la discussione per l’energia
idroelettrica sul territorio, garantendo la salvaguardia
ambientale.
La societ? cooperativa elettrica Alto But-Secab, che serve cinque
comuni della zona con sei impianti di produzione e 2700 soci, ha
evidenziato quanto sia difficile compiere importanti investimenti
sugli impianti delle centrali se le concessioni per le piccole
derivazione sono di breve durata. Una buona gestione della
risorsa idrica si pu? attuare soltanto se si fornisce un servizio
omogeneo nelle diverse parti dell’anno, reso oggi pi? difficile
dai periodi di siccit? o di grandi precipitazioni.
Secab negli anni, ? stato detto, ha sempre offerto un servizio di
ottima qualit? e a buon costo, per un settore che rappresenta un
asset definito strategico, anche in campo nazionale, ma che senza
congrui aiuti sta diventando meno competitivo rispetto al
fotovoltaico. Nel rinnovo del sistema delle concessioni, Secab ha
chiesto quindi la salvaguardia delle piccole realt?, essenziali
per il territorio.
Tornare alla lunga durata delle concessioni condizionando il loro
rinnovo a opere di compensazione sul territorio: questa una delle
richieste dell’associazione Imprenditori idroelettrici del Fvg
che raggruppa produttori di potenze inferiori ai 3 megawatt/ora.
L’associazione ha ribadito che il piccolo idroelettrico riveste
notevole importanza per le comunit? montane, fornendo un servizio
fondamentale di energia per zone poco accessibili. Sono stati
proposti elementi di modifica alla normativa nell’interesse dei
piccoli produttori, per il superamento dei rinnovi diretti di
concessione di durata limitata nell’ottica di una maggior durata,
in cooperazione con le realt? gi? operanti.
Per il Consorzio di bonifica della pianura friulana, produttore
di 25 milioni di kilowatt/ora, per fronteggiare la siccit? sono
necessari interventi strutturali sul Tagliamento come quello che
riguarda la condotta di collegamento tra il canale artificiale
emissario del lago di Cavazzo, per il corretto recupero delle
acque. Risulta inoltre importante che gli interventi previsti e
le concessioni prevedano un eventuale uso idropotabile, oltre che
irriguo, ambientale ed energetico. Il Consorzio ha chiesto
inoltre che nei criteri di valutazione delle gare si tenga conto
di importanti elementi di controllo per la salvaguardia
dell’ambiente.
3 – segue
ACON/MV-fa
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