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(AGENPARL) – gio 23 maggio 2024 Udine, 23 mag – La Regione Friuli Venezia Giulia ha anticipato
azioni concrete per raggiungere gli obiettivi del green deal
europeo con cinque anni di anticipo rispetto al 2040 fissato
dall’Unione europea. Queste azioni sono frutto di valutazioni
concrete sulle tempistiche e d’impatto economico delle diverse
iniziative attuabili e non rispondono a meri calcoli teorici.
? questo, in sintesi, il commento che l’assessore regionale alla
Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile ha portato
alla discussione sul Dossier della IV Commissione – Sessione
Europea 2024, contenente approfondimenti tematici su “Un green
deal europeo”.
La decarbonizzazione e la prestazione energetica edilizia sono i
temi al centro del dossier composto dall’ufficio Affari europei
del Consiglio regionale, che parte dalle valutazioni sui
possibili percorsi per raggiungere la neutralit? energetica
pubblicati dall’Unione europea lo scorso febbraio.
Gi? un anno fa, ha ricordato l’assessore, la Regione ha fissato i
propri tempi con la legge Fvgreen, quindi anticipando gli
organismi europei, mossa dalla sensibilit? maturata nell’ultimo
decennio nel territorio regionale. Tra le azioni concrete sono
state richiamate la chiusura dell’area a caldo della ferriera di
Servola, la conversione della centrale A2A di Monfalcone,
l’istituzione della Valle dell’idrogeno verde, l’elettrificazione
delle banchine del porto, la croceristica con motori ibridi, gli
incentivi contro il “turismo del pieno”, gli incentivi al
fotovoltaico e i contributi alla mobilit? sostenibile. E ancora:
i contributi per il recupero delle acque meteoriche, i polmoni
verdi urbani, la lotta all’inquinamento domestico (sostituzione
di stufe e caminetti).
Si tratta di misure ragionevoli – ? stato evidenziato
dall’esponente dell’esecutivo – realizzate con una tempistica e
un impatto economico tali da essere accolti dalla popolazione e
dalle imprese con equilibrio e nel rispetto della sensibilit?
collettiva. Quella della Regione ? dunque una visione che si
distingue dagli scenari europei come ad esempio lo stop alla
vendita di veicoli a benzina, diesel e biocarburanti a partire
dal 2035, che mettono anche a rischio il mercato occupazionale e
hanno impatti sui risvolti geopolitici legati alla produzione di
batterie e veicoli elettrici e alla produzione di energia
elettrica dovuta all’aumento esponenziale della domanda.
L’assessore ha quindi espresso le perplessit? della Regione anche
sulla direttiva europea “case green”, per l’impatto negativo che
potrebbe avere in Italia, dove ? prevalente un patrimonio
edilizio centenario e millenario che andrebbe completamente
ristrutturato.
ARC/SSA/al
231826 MAG 24