Sulla situazione politica in Georgia, intervistiamo la presidente di ACIGEA (associazione culturale internazionale cristiana ecumenica Italia Georgia Eurasia), la dottoressa Lali Panchulidze che è anche la rappresentante ufficiale in Italia della Georgian Airways, la compagnia area nazionale di bandiera del paese caucasico.
“La nostra associazione è apolitica ed apartitica, ci occupiamo solo di promozione culturale (storia, letteratura, arte, danza e vino), di turismo (viaggi culturali, religiosi, sportivi, naturalistici e d’affari), del fraterno dialogo cristiano ecumenico fra gli ortodossi orientali e i cattolici occidentali, della tutela e integrazione della comunità ortodossa georgiana in Italia, collaborando con le istituzioni italiane, oltre che con la nostra Chiesa e rappresentanza diplomatica.”
Ma lei conosce e frequenta i vertici della politica sia georgiana che italiana…
“Certamente si ma nel loro ruolo istituzionale di ministri, presidenti, parlamentari, sindaci e assessori. Anche se con alcuni di loro si è poi creato anche un legame di sincera amicizia. E come associazione abbiamo, da sempre, contatti anche con diversi deputati al Parlamento Europeo, con i quali abbiamo sempre fortemente sostenuto l’ingresso della Georgia nell’Unione Europea.”
Quindi lei appoggia le manifestazioni che ci sono state nella vostra capitale Tbilisi contro la cosiddetta “legge russa”?
“Assolutamente no. Io sostengo le legittime istituzioni georgiane, democraticamente elette che rappresentano la maggioranza assoluta del mio popolo. E il partito di governo, Sogno Georgiano, è, come me, convinto europeista. Solo che in Europa, noi vogliamo entrare con la nostra storia, tradizione e identità, profondamente cristiana. La legge approvata non è affatto russa, semmai ne riprende analoghe in vigore in altri paesi come la Francie e gli Stati Uniti d’America, e, molto semplicemente, vuole regolamentare le oltre duemila realtà (associazioni e media) georgiane le cui entrate economiche provengono, mediamente al 90%, da nazioni straniere, molto spesso da note fondazioni politiche mondialiste come quella del discusso milionario Soros. Non si tratta di vietare e censurare nulla ma di pretendere, giustamente, una gestione finanziaria trasparente e rigorosa. Su questa questione la maggior parte dei media occidentali non ha fatto vera informazione, tantomeno una seria analisi, ma solo propaganda di parte.”
Quindi lei sostiene il governo georgiano?
“Io non sostengo nessun partito ma rispetto le nostre istituzioni e i nostri legittimi rappresentanti, e plaudo le loro azioni quando le condivido: sono solo una buona patriota ortodossa georgiana. La mia famiglia, riunita oggi in una fondazione storica, presieduta dal conte generale Doni Panchulidze, è dal 820 DC che, orgogliosamente, combatte, al fianco dei nostri re e principi Bagrationi, in difesa della Georgia e della Chiesa Ortodossa. Noi siamo una piccola grande nazione situata in una posizione assai strategica, di confine e di passaggio, fra oriente e occidente, per questo siamo da venti secoli terra contesa ma, praticamente nessuno ci ha mai conquistato.”
Come vede il futuro politico della Georgia?
“La Georgia è certamente europea, ma anche caucasica ed eurasiatica, e, sopratutto cristiana ortodossa. Entriamo volentieri nell’Unione Europea se questa rispetta nostri rappresentanti, nostre sovranità e identità nazionali, senza volerci imporre, con minacce e sanzioni, la propaganda pro LGBT, aborto, droga libera, di mangiare insetti e di subire musica satanista come quella, oscena e blasfema, appena vista a ultimo Eurovision. D’altronde, parliamoci molto chiaro, viste le votazioni, i dati di affluenza e i sondaggi elettorali: questa UE, così come è ora, non piace nemmeno alla maggioranza dei popoli europei. Noi siamo per la Civiltà Europea, quella classica: greca, romana e cristiana. Gli antichi regni georgiani avevano legami con le vostre repubbliche marinare di Genova e Venezia, con voi italiani abbiamo tante affinità storiche, culturali e anche caratteriali.
Il movimento Sogno Georgiano e I suoi capi, sono accusati di essere filo russi…
“Ma cosa vuol dire, mi viene da ridere… Con la Russia Zarista e con l’Unione Sovietica, abbiamo pacificamente convissuto per secoli, anche se con alti e bassi. Siamo uniti da molte cose, sopratutto dalla comune appartenenza culturale alla storia bizantina e alla fede ortodossa. I miei antenati, ad esempio, furono nominati conti, per meriti militari, dallo Zar, dopo avere combattuto, contro i Turchi e contro Napoleone, al fianco del principe generale Peter Bagration. Le nostre storie sono intrecciate, come le nostre famiglie ed oggi, nella Federazione Russa vivono quasi un milione di cittadini di origine georgiana, quando la Georgia ha solo 3 milioni di abitanti, più almeno due milioni di emigrati fra Europa e Americhe. Le questioni storiche, culturali e geopolitiche vanno bene approfondite. E con i nostri ingombranti vicini russi bisogna dialogare, anche sulla restituzione delle nostre regioni che hanno occupato dopo la guerra del 2008.
Esiste veramente, per la Georgia, il pericolo di uno scenario simile a quello dell’Ucraina?
“Esiste certamente ed è proprio quello che il governo georgiano vuole saggiamente impedire, regolando le attività degli agenti stranieri, limitando le provocazioni anti russe, rimanendo in difficile equilibrio nel nostro ruolo di stato cuscinetto, in buoni rapporti con tutti i nostri vicini. Solo con questa necessaria fermezza potremo garantire pace, sicurezza, sviluppo e benessere alla nostra patria e al nostro popolo. La Georgia deve tornare ad essere unita, forte, indipendente e sovrana, diplomaticamente autorevole; e ad unire i diversi popoli, come già fa la Georgian Airways, collegando, tutti i martedi e venerdi, con partenza da Bergamo Orio al Serio, l’Italia alla Georgia e, con scalo a Tblisi, direttamene a Mosca e Sanpietroburgo.”
Grazie dottoressa delle inedite prospettive che ha concesso all’AGENPARL. Concluda lei questa intervista…
“Sono io che ringrazio la vostra autorevole testata per lo spazio avuto ed oggi, nostra giornata nazionale dedicata alla famiglia, faccio a tutti auguri di un futuro di serenità”