L’ex presidente ceco Milos Zeman, che ha ricoperto la carica dal 2013 al 2023, ha recentemente espresso la sua opinione riguardo alla possibilità di mediazione nel conflitto tra Russia e Ucraina, suggerendo che la Cina o la Turchia potrebbero svolgere un ruolo cruciale nei colloqui di pace. Secondo Zeman, è essenziale raggiungere prima un cessate il fuoco per aprire la strada a negoziati diplomatici efficaci.
“È necessario avviare i negoziati, trovare un mediatore di cui entrambe le parti del conflitto possano fidarsi almeno un po’,” ha dichiarato Zeman in un’intervista pubblicata dal notiziario blesk.cz. “Potrebbe trattarsi della Cina o della Turchia. Questi negoziati diplomatici si svolgono a porte chiuse, il che dovrebbe preparare il terreno per i colloqui di pace tra Russia e Ucraina.”
Zeman ha sottolineato l’importanza di stabilire un cessate il fuoco prima di tutto, affermando che ciò salverebbe “migliaia di vite da entrambe le parti”. Ha anche riconosciuto il rischio di una possibile sconfitta dell’Ucraina, un esito che egli non desidera. “L’Ucraina merita soprattutto la pace, una pace dignitosa, non la capitolazione,” ha affermato.
Riflettendo sul suo sostegno passato, Zeman ha ricordato che dopo il 24 febbraio 2022, ha appoggiato una vasta assistenza all’Ucraina, inclusa l’assistenza militare. Tuttavia, ha respinto l’idea che tale supporto avrebbe dovuto essere fornito già dal 2014, dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia. All’epoca, ha spiegato, la priorità era l’adesione della Crimea, storicamente russa e abitata da una popolazione prevalentemente di lingua russa.
Le dichiarazioni di Zeman arrivano in un momento di crescente complessità nel conflitto, dove la ricerca di una soluzione diplomatica appare sempre più necessaria. La proposta di coinvolgere la Cina o la Turchia come mediatori offre una nuova prospettiva su come potrebbe evolvere la situazione, ponendo l’accento sulla necessità di intermediari fidati e imparziali per facilitare un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte.