
(AGENPARL) – lun 13 maggio 2024 Progetto che usufruisce di un finanziamento PNRR di 715mila euro
L’Amministrazione comunale ristruttura l’ex
asilo Chayes, per destinarlo all’autonomia
abitativa dei disabili
Livorno, 13 maggio 2024 – L’Amministrazione comunale ha deciso di
ristrutturare l’ex asilo Chayes di via Cambini per destinarlo a
percorsi sociali volti a favorire l’autonomia abitativa delle persone con
disabilità. In questo progetto sarà impiegato un finanziamento di
715mila euro che il Comune di Livorno ha ottenuto nell’ambito
dell’Investimento 1.2 del PNRR “Percorsi di autonomia per persone con
disabilità”. Di questi 715mila euro, 300mila saranno utilizzati per la
parte tecnica, cioè per la riqualificazione dell’immobile, mentre la parte
restante è destinata al settore sociale per la gestione.
La palazzina Vittorio Chayes è un edificio storico di due piani a pianta
quadrata, con giardino retrostante, che risale alla seconda metà
dell’Ottocento. Diventato di proprietà comunale, negli ultimi decenni,
fino al 2016, ha ospitato una scuola materna comunale. L’edificio è
stato poi occupato abusivamente, fino a quando, nel 2023,
l’Amministrazione comunale è riuscita a liberarlo.
Il progetto prevede la realizzazione di più appartamenti, ciascuno
composto da due camere doppie, con un bagno comune e un’area living
condivisa dotata di cucina e altri spazi comuni aperti sul giardino. Il
montavivande che attualmente si trova nel vano scala a pozzo sarà
sostituito da un ascensore. Saranno rifatti tutti gli impianti e saranno
adottate soluzioni di domotica idonee ad assicurare il giusto comfort
all’utenza, in aderenza alla normativa nazionale e regionale in materia.
I locali saranno inoltre funzionali alla presenza di operatori. Le persone
con disabilità (fino a 12) che andranno a vivere nell’immobile saranno
infatti al centro di un progetto di vita indipendente che sarà
elaborato dai Servizi sociali integrati in collaborazione con il Terzo
Settore.
L’immobile, per la sua posizione nel contesto del centro urbano e per le
caratteristiche dimensionali, ben si presta all’altrettanto importante
percorso di inclusione sociale all’interno della realtà cittadina, in un
contesto innovativo. L’abitare in autonomia non si esaurisce infatti
nell’individuazione di una casa, ma deve tendere a facilitare la creazione
di un contesto abitativo e sociale all’interno del quale sia possibile non
solo accedere ad un alloggio adeguato, ma anche a relazioni umane
importanti e ai servizi che offre il territorio.