
La ristrutturazione di una casa richiede di affrontare tutta una serie di procedure che riguardano sia gli aspetti normativi sia quelli burocratici. Prima di arrivare quindi alla scelta degli arredi e delle finiture, è fondamentale informarsi sulla documentazione necessaria per avviare i lavori e sui permessi da richiedere per avere tutto a norma.
Ecco cosa sapere prima di ristrutturare.
Ristrutturazione casa: cosa dice la normativa
Dal punto di vista delle normative, quando si decide di ristrutturare casa il consiglio è di rivolgersi a un professionista o al tecnico competente del comune in cui è collocata l’abitazione per avere tutte le informazioni sui permessi da richiedere in base al tipo di intervento da realizzare. Se i lavori riguardano la manutenzione ordinaria della casa non è necessario richiedere alcun permesso, ma per i lavori di manutenzione straordinaria è obbligatorio richiedere un certificato per iniziare le opere di ristrutturazione. Ci sono ad esempio i lavori che richiedono la SCIA per la ristrutturazione, ossia la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, che prevede anche la presenza di un architetto o di un geometra per validare la conformità dell’intervento. Per lavori di manutenzione straordinaria più leggera invece può bastare la CILA, ossia la Comunicazione di Inizio Lavoro Asseverata.
Per le modifiche strutturali è infine necessario avere il permesso di costruire.
Se la struttura oggetto della ristrutturazione ha dei vincoli di tipo storico e artistico, è obbligatorio informarsi presso il comune o l’ente che ne ha la tutela su quali lavori si possono effettuare e quali sono gli obblighi a cui attenersi.
La burocrazia per ristrutturare casa
Dopo aver chiarito tutti gli aspetti normativi, per procedere con il progetto di ristrutturazione è indispensabile definire il progetto, fare un calcolo delle spese e avviare tutte le procedure che permettono di avere un cantiere sicuro e a norma e di avviare la richiesta di tutti i permessi per la direzione dei lavori. Per farlo, è necessario avvalersi di un professionista, come un ingegnere o un architetto, che sappia stabilire tipologia di intervento, tempistica e modalità di esecuzione.
A quel punto si affida alla ditta o alle ditte scelte la realizzazione del progetto e si segue passo passo l’esecuzione dei lavori onde evitare ritardi ed errori che potrebbero in futuro portare a sanzioni o a problemi legali.
Dopo aver terminato i lavori, è obbligatorio comunicarlo al Comune in cui è collocata l’abitazione.
Verificare la possibilità di aderire agli incentivi fiscali
Per la ristrutturazione delle abitazioni, anche nel 2024 sono disponibili i bonus edilizi, che prevedono una riduzione delle spese sul totale dell’intervento che può arrivare fino al 70% a seconda della tipologia di abitazione e del progetto di ristrutturazione.
Con un recente decreto del governo, è stato abolito lo sconto in fattura per i bonus casa e quindi l’importo a cui si ha diritto viene restituito attraverso uno sgravio dell’IRPEF in 10 rate annuali di pari importo. Per richiedere i bonus bisogna rispettare i requisiti e, in base all’impatto dal punto di vista dell’efficienza energetica, si può ottenere un’aliquota maggiore.
Per chi svolge lavori di ristrutturazione accedendo ai bonus, c’è anche la possibilità di avere un’ulteriore agevolazione sull’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici, con una detrazione del 50% su una spesa massima di 5,000 euro in elettrodomestici ad alta efficienza energetica o in arredamento.
