
(AGENPARL) – mar 07 maggio 2024 [image: 0_Logo Provincia_Colore.JPG]
Ufficio Stampa
Il Consigliere Provinciale, *Rocco Pappalardo*, quale primo firmatario, ha
presentato una MOZIONE con cui impegna le istituzioni, ad assumere INIZIATIVE
IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
*In particolare si invita il Consiglio Provinciale a chiedere al Governo
Nazionale e quello regionale di supportare maggiormente le imprese
nell’affrontare le azioni in favore delle attività di prevenzione e
sicurezza e quello provinciale di promuovere e divulgare le buone pratiche
che tante imprese lucano adottanto nei confronti dei propri diependenti.*
*Qui di seguito il testo della mozione*
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
PREMESSO CHE:
il preoccupante incremento delle morti, nonché gli infortuni, che
quotidianamente si registrano sui luoghi di lavoro impongono l’attenzione a
tutti i livelli sul tema della sicurezza del lavoro;
nonostante gli interventi normativi, ancora nel 2023 l’Inail ha registrato
1.041 incidenti mortali sul lavoro, una media di quasi tre morti al giorno.
Una media confermata anche in questi primi 4 mesi del 2024 con già 350
vittime;
dal rapporto dell’Osservatorio per la sicurezza sul lavoro Vega Engineering
di Mestre, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e la
sicurezza sul lavoro celebrata il 28 aprile scorso, emerge che la
Basilicata si conferma anche per il 2023 in zona rossa, con un’incidenza
superiore all’Indice Medio di 34,6 morti su ogni milione di lavoratori,
classificandosi terza in Italia con un’incidenza del 53,0% (nei due anni
precedenti era risultata prima), superata soltanto da Abruzzo (64,2%) e
Umbria (59,6%);
sono numerosi i richiami del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
alla necessità di una maggiore sicurezza sui luoghi del lavoro, definendo
queste morti come «oltraggio ai valori della convivenza»;
occorre individuare un nuovo approccio strategico alla prevenzione degli
infortuni sul lavoro che si traduca in azioni sul piano normativo,
organizzativo, ispettivo e investigativo che tenga conto dell’emergenza
creatasi, soprattutto, dopo la fine della pandemia;
nella prospettiva di una maggiore efficacia delle azioni di contrasto al
lavoro irregolare e all’evasione contributiva, necessita un’approfondita
riflessione sul tema dell’efficacia del sistema dei controlli e sul
riordino del sistema della vigilanza in materia di lavoro e sulla necessità
dell’incremento degli organici attualmente fortemente deficitari;
l’obiettivo dell’azzeramento del numero degli infortuni, in particolar modo
di quelli mortali, nonché delle malattie professionali, va progressivamente
perseguito attraverso attività sinergiche e virtuose che attivino tutti gli
strumenti disponibili (prevenzione, vigilanza, assistenza, repressione,
incentivazione delle stesse buone pratiche preventive) fino
all’emarginazione delle aziende che reiteratamente violino le norme di
tutela della salute e della sicurezza, mediante un ampliamento dei casi di
sospensione dell’attività di impresa già prevista dall’articolo 14 del
decreto legislativo n. 81 del 2008;
nella definizione di una nuova strategia di miglioramento della sicurezza e
della prevenzione nei luoghi di lavoro, riveste una funzione centrale il
tema della formazione continua, quale diritto universale ed esigibile da
ciascun lavoratore, anche in considerazione dei costanti e travolgenti
progressi della ricerca scientifica e tecnologica;
un lavoro sicuro non può essere un lavoro precario o regolato con contratti
«pirata» firmati da organizzazioni sindacali non rappresentative,
soprattutto in quei settori produttivi dove sono più alti i dati sugli
infortuni, ed è dunque necessario approvare al più presto una legge sulla
rappresentanza delle organizzazioni datoriali e sindacali;
CONSIDERATO:
fondamentale un’attenta vigilanza sulle conseguenze negative che potranno
determinarsi sulla condizione della sicurezza sul lavoro derivanti dalla
facoltà di ricorrere al subappalto a cascata;
necessario il potenziamento degli uffici Giudiziari, al fine di rendere
celeri le indagini nei casi di incidenti sul lavoro e per l’accertamento
dei casi di malattie professionali, nonché di sezioni specializzate per i
processi nella materia della sicurezza, anche al fine di scongiurare il
troppo frequente decorso dei termini di prescrizione dei reati ipotizzati;
che il contrasto a questo grave fenomeno sociale passa dunque dall’impegno
congiunto di tutte le istituzioni del Paese, delle forze sociali ed
economiche, delle organizzazioni sindacali e datoriali, dal rafforzamento
delle strutture giudiziarie specializzate e da una diversa attenzione del
sistema dell’informazione;
pertanto condivisibile l’ordine del giorno del 18 aprile scorso con
cui la Conferenza
delle Regioni richiama il Governo alla leale collaborazione istituzionale, a
seguito dell’approvazione del Decreto-Legge 19/2024 con cui, accentrando
le prerogative in materia di sicurezza sul lavoro, si inficiano le
responsabilità e le competenze regionali; contributi e presa di
responsabilità delle Regioni che invece sono indispensabili per un
contrasto efficace del fenomeno;
che ogni euro speso nella sicurezza dovrebbe essere considerato, anche dal
punto di vista di contabilità pubblica, come un investimento per il
miglioramento della condizione dei lavoratori e per l’ammodernamento del
sistema produttivo italiano;
Tutto ciò premesso e considerato,
CHIEDE
Al Governo nazionale:
• di adottare iniziative volte a favorire il potenziamento degli organici e
delle professionalità degli enti preposti ai controlli in tema di rispetto
delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro;
• di adottare iniziative di competenza volte a introdurre disposizioni di
carattere premiale in favore delle imprese che assicurino ulteriori e più
salde tutele per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e a rafforzare
le misure sospensive e sanzionatorie per le imprese che si rendono
responsabili di violazioni in tema di sicurezza;
• di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro in riferimento a ogni
livello di istruzione e formazione, verificando, d’intesa con le Regioni,
l’efficacia dei sistemi di accreditamento dei soggetti che operano nel
campo della formazione sulla sicurezza e sulla prevenzione nei luoghi di
lavoro;
Al Governo regionale:
• di istituire un fondo di solidarietà per i familiari di lavoratrici e
lavoratori deceduti a causa di incidenti nei luoghi di lavoro;
• di incrementare i finanziamenti per progetti di formazione per
lavoratrici e lavoratori, e datori di lavoro volti all’aggiornamento e alla
qualificazione sulle tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro, al fine di promuovere la consapevolezza circa la complessità del
tema “sicurezza” e l’importanza di comportamenti corretti per prevenire i
rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
• di prevedere contributi a fondo perduto alle imprese per l’adozione di
misure di prevenzione e protezione per la sicurezza nei luoghi di lavoro;
Al Presidente della Provincia di Potenza:
• di valutare la promozione di un Bando provinciale per la premiazione e
divulgazione di “buone pratiche” di imprese che contribuiscono in modo
rilevante e innovativo a garantire il potenziamento della sicurezza dei
propri dipendenti nello svolgimento dell’attività lavorativa e a promuovere
iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione dei rischi nelle aziende.
Potenza, 07/05/2024
Il Consigliere provinciale
Rocco Pappalardo (primo firmatario)