
(AGENPARL) – ven 03 maggio 2024 COMUNICATO STAMPA | 3 MAGGIO 2024
Stagione estiva trentina, l’analisi della
domanda turistica degli albergatori
UNAT – Unione albergatori presenta i dati dell’Osservatorio sulle
preferenze di soggiorno per la prossima stagione turistica. Italiani
in testa, seguiti da Germania e Usa
TRENTO. L’analisi predittiva sulla stagione estiva 2024 dell’Osservatorio di UNAT –
Unione albergatori, in collaborazione con il tour operator Trentino holidays, si basa
su oltre 11 milioni di ricerche (query) della domanda turistica in Trentino. L’analisi
evidenzia una predominanza dei turisti italiani, con esigenze sensibilmente diverse
dagli stranieri, i quali preferiscono soggiorni brevi o brevissimi.
Il Consiglio Generale di UNAT Unione Albergatori ha incontrato nei giorni scorsi
l’Assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni per presentare i dati elaborati
dall’Osservatorio UNAT grazie al know-how della controllata Trentino holidays che
può vantare quasi 100 canali distributivi B2B tra nazionali e internazionali sul
proprio ecosistema digitale.
I numeri
Lo scenario, profilato tramite un ecosistema digitale molto esteso, permette di
rispondere alla domanda “da dove arrivano le richieste di soggiorno in Trentino?”.
Sono state analizzate ben 11 milioni di query ricevute dal 12 al 21 aprile 2024.
dott. Walter Filagrana | Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Confcommercio Trentino
Dall’Italia giunge il 44,73% delle richieste. A seguire Germania con il 15,31%, USA
con il 14,93%.
La destinazione più richiesta si conferma Madonna di Campiglio che, soprattutto
tra i turisti non domestici, può contare sul fattore notorietà. A seguire Riva del
Garda e la Val di Fassa, soprattutto Canazei e Campitello.
4S e 5 stelle insieme raggiungono quasi il 60% del totale delle richieste oggetto
dell’analisi.
L’Osservatorio ha quindi comparato 3 distinti mercati (Italia, Germania, USA) per
evidenziare le diverse esigenze e richieste di soggiorno durante il prossimo
periodo estivo 2024. Il cliente italiano chiede, soprattutto a luglio e agosto, un
soggiorno di almeno 7 notti: oltre il 30% delle richieste provenienti dall’Italia
riguarda la classica settimana verde che, però, non attrae allo stesso modo né i
tedeschi (che si fermano all’11%) né gli americani (8%). La maggior parte di
tedeschi e statunitensi infatti pianifica di trascorrere un’unica notte:
rispettivamente il 57,48% e il 64,95%. Questo dato è facilmente interpretabile: la
tendenza sui mercati è di soggiorni sempre più brevi. L’88% di tali richieste
vengono declinate perché i soggiorni brevi non sono ritenuti appetibili da molte
strutture ricettive trentine che hanno politiche di in and out molto rigide (ad
esempio da sabato o domenica) oppure un minimum stay di 7 notti.
«È un vero peccato – commenta il presidente UNAT Giovanni Bort – perché mentre
la clientela italiana tende ancora a privilegiare la settimana verde, il turista
straniero cerca una vacanza più breve, anche con soggiorni infrasettimanali. Una
maggior attenzione a questi mercati quindi, seppur per periodi di permanenza