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(AGENPARL) – mar 23 aprile 2024 *M5S, Ciampi: “Voto contrario alla legge consuma-suolo di De Luca”*
*Il consigliere regionale: “No anche al PUAD che mortifica il diritto alla
spiaggia libera”*
“Abbiamo espresso con fermezza il nostro voto contrario al Ddl che riforma
la legge sul Governo del Territorio. L’azione di contrasto al consumo di
suolo, ai cambiamenti climatici e ai rischi naturali e artificiali prevista
nel testo è infatti del tutto insoddisfacente. Ancora una volta, come
abbiamo visto per l’inceneritore di Acerra, si scelgono strumenti
inadeguati come l’ennesimo osservatorio. Le disposizioni della norma
comportano considerevoli incrementi con nuove costruzioni perfino nelle
zone agricole, consentendo aumenti volumetrici di “edifici non connessi
alla conduzione dei fondi agricoli”. Si pensi a cosa accadrà alla fascia
periurbana degli ex casali agricoli di Melito, Cardito, Casavatore,
Frattamaggiore, Caivano, Casoria, dove il suolo coltivabile e permeabile è
meno del 10%. Il fatto che attualmente non siano tutelati da alcun vincolo
li rende facile preda degli appetiti dei costruttori. Quanto all’iter
legislativo, diverse importanti associazioni culturali, mondo accademico e
sindacale, portatori di interessi, cittadini, associazioni ambientaliste,
tra cui Legambiente, Italia Nostra, WWF, hanno giustamente lamentato la
carenza di democrazia partecipativa”. Dichiara il consigliere regionale del
Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi, a margine della seduta di Consiglio
regionale.
“Abbiamo votato contro anche all’adozione del Piano di utilizzazione delle
aree del demanio marittimo. Il PUAD approvato garantisce infatti alle
spiagge libere unicamente il 30% della costa balneabile, una percentuale
minima vergognosamente insufficiente. In questo modo i beni di tutti
vengono sottratti nella più larga parte alla fruizione collettiva, affinché
possano essere riservati esclusivamente al godimento dei più abbienti. Se
la giunta avesse voluto davvero garantire il diritto alla spiaggia libera,
avrebbe obbligato i comuni ad assegnare alla libera fruizione una maggiore
percentuale di costa balneabile e non solo un misero 30%. La verità –
conclude Ciampi – è che la giunta non ha voluto tutelare questo diritto dei
cittadini, mostrandosi più interessata a garantire ai concessionari il
privilegio di occupare il restante 70% della costa”.
*Mario Mosca*
*Responsabile comunicazione Movimento 5 Stelle*
*al Consiglio regionale della Campania*
*Nicola Arpaia*
*Addetto stampa*