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(AGENPARL) – sab 20 aprile 2024 **Medici famiglia in aree disagiate o vacanti, accordo su indennità con
sindacati medicina generale
La Regione aumenta le risorse destinate fino ad oggi per gli incentivi**
/Scritto da Walter Fortini, sabato 20 aprile 2024/
Arriva l’approvazione da parte della giunta regionale dell’accordo con i
medici di famiglia, per rispondere alla carenza nelle aree disagiate e alla
forte difficoltà da parte delle aziende sanitarie a reperire
professionisti per garantire sul territorio l’assistenza.
Si tratta di un fenomeno particolarmente diffuso nelle zone cosiddette
‘disagiate’ o ‘disagiatissime’ della Toscana di cui, con l’accordo, viene
aggiornata anche la mappatura ferma dal 2001, prevedendo una ridefinizione
dei criteri di identificazione quali scarsa densità di popolazione,
difficoltà nei trasporti o nella viabilità, aree abitate più da anziani
che da giovani, piccole isole o comuni o paesi di montagna. Le Asl, entro
un mese dall’approvazione della delibera, dovranno aggiornare la
classificazione.
L’intesa preliminare raggiunta con i sindacati dei medici di medicina
generale, ovvero Fimmg, Snami, Smi e Federazione Cisl medici, introduce
anche, in via sperimentale, una nuova strategia d’intervento che riguarda
pure comuni, località o frazioni dove, pur non trattandosi di zone
classificate come disagiate, sono riscontrate difficoltà a garantire la
prossimità dell’assistenza del medico di famiglia. La sperimentazione
consiste in incentivi economici ai medici che accettano di aprire
l’ambulatorio in zone definite a carenza assistenziale prolungata e avrà
una durata di tre anni, dopodiché ne saranno valutati gli effetti.
Le risorse messe a disposizione dalla Regione per gli incentivi, superiori
che in passato, ammontano a 950 mila euro l’anno: 794 mila.euro per le
indennità per l’assistenza nelle zone disagiate, parzialmente disagiate e
disagiatissime e 156 mila per quelle per l’assistenza nelle zone con
prolungata carenza assistenziale.
L’accordo prevede anche che, a prescindere dagli incentivi economici
previsti, le Asl, attraverso il direttore di zona distretto, si adoperino
nelle zone disagiate per migliorare le condizioni lavorative e logistiche
(ambulatori, alloggi e mobilità ad esempio) attraverso anche la stipula di
specifici accordi con le istituzioni locali.
Per la presidenza regionale e l’assessorato al diritto alla salute
l’accordo rappresenta un passaggio significativo. L’intesa con le sigle
sindacali della medicina generale rafforza la volontà comune di garantire
pari opportunità di accesso ai servizi sanitari a tutti i cittadini, con
grande attenzione alle aree interne, montane, insulari e ai piccoli comuni
e alle frazioni periferiche. E’ anche la risposta, secondo presidenza e
assessorato, ad una mancanza di medici dovuta al numero di pensionamenti
che, per i prossimi tre anni almeno, sarà superiore all’ingresso dei neo
formati.
NOTA. Il comunicato è stato redatto in forma impersonale in ottemperanza
alla disposizioni sulla par condicio scattate con l’indizione dei comizi
elettorali per le elezioni europee ed amministrative dell’8 e 9 giugno
2024.