(AGENPARL) – ven 19 aprile 2024 GUIDA ALLA CERTOSA DI FERRARA, PRESENTATA OGGI AL RIDOTTO DEL TEATRO
COMUNALE. ANEDDOTI E NOTIZIE SUL COMPLESSO DI SAN CRISTOFORO FINALMENTE
RACCHIUSI IN UN VOLUME PRATICO PER TURISTI E NON SOLO, CON INNOVATIVA
LEGENDA DEDICATA AI SIMBOLI E AI DECORI FUNERARI
Ferrara, 19 apr – Tutte le notizie, gli aneddoti e le storie della Certosa
di Ferrara, inerenti alle tombe artistiche dell’epoca moderna, racchiusi
finalmente racchiusi in una guida, edita da Minerva, che è stata presentata
oggi al Ridotto del Teatro Comunale.
Un’idea nata da Aldo Manfredini di Amsef, che ha “voluto dotare Ferrara di
una guida turistica, un manuale pratico per tutti quelli che entrano a
visitare questo luogo ricco di storia e significato. Questa pubblicazione
vuole essere uno strumento che agevoli la visita di un complesso
monumentale di grande valore storico ed artistico, anche laddove il
visitatore si incammini, pure in personale autonomia, tra quei vialetti che
odorano di storia passata”.
Innovativa, e presente nel volume, è la legenda dei simboli, segni
iconografici e decori funerari nel contesto della Certosa. Un viaggio di
scoperta e uno strumento che è frutto di lavoro di ricerca, un impegno
condiviso con la città volto a comunicare il patrimonio della nostra
Certosa, da sempre testimone dell’evoluzione della città, come ha
specificato lo stesso assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, che per
l’occasione ha ricordato anche lo scomparso Roberto Pazzi, e gli altri
illustri ferraresi che riposano nella Certosa di Ferrara.
Come ha spiegato l’editore, Roberto Mugavero, raccoglie “notizie e aneddoti
sulla Certosa e chi vi dimora”. Hanno preso poi parola l’architetto Flavio
Baroni, il fotografo Sergio Caselli e Matteo Provasi, docente
all’Università degli Studi di Ferrara. Ha moderato l’incontro Riccardo
Forni.
Con testi di Simonetta Pazzi e fotografie di Sergio Caselli, la guida
racconta del prestigioso monastero certosino edificato a Ferrara nel XV
secolo per volere del Duca Borso d’Este. Esso fu dotato di capolavori
artistici visibili nel percorso interno alla Chiesa di San Cristoforo. Dopo
gli editti napoleonici l’area esterna fu trasformata nel più maestoso dei
cimiteri cittadini nel quale, dal XIX secolo ad oggi, si avvicendano, e
conservano, memorie artistiche e di illustri ferraresi. Storia, mappe ed
itinerari facilitano il visitatore che desidera scoprire questi tesori.
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