
(AGENPARL) – sab 13 aprile 2024 Provincia di Bergamo
Unità di Sviluppo Infrastrutturale Strategico della Viabilità
Servizio Riqualificazione della rete viaria
CICLOVIA CULTURALE
BERGAMO – BRESCIA
Tratto bergamasco
PROGETTO ESECUTIVO
PROGETTAZIONE:
Progettista
Dott. Ing. Massimiliano Rizzi
tavola:
RELAZIONE TECNICO
ILLUSTRATIVA
Collaboratori:
Ing. Harold Torres
Ing. Kevin Vedovati
Il Dirigente
Dott. Ing. Massimiliano Rizzi
A0002RT_A
data:
07/06/23
Il Responsabile del Procedimento
Dott. Ing. Roberto Galizia
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
SOMMARIO
PREMESSA …………………………………………………………………………………………………………………………… 2
IDENTIFICAZIONE DEL PERCORSO PRINCIPALE, ANELLI CULTURALI E CONNESSIONI……………………… 2
Metodologia per la definizione delle alternative di tracciato………………………………………………. 3
Inquadramento e mobilità sostenibile ……………………………………………………………………………… 6
Servizi e fruizione ………………………………………………………………………………………………………….. 7
1.4 Interferenza con opere in previsione …………………………………………………………………………………… 10
1.5 Dettagli economici dell’opera …………………………………………………………………………………………….. 11
CARATTERISTICHE E DESCRIZIONE DEI LOTTI PROGETTUALI …………………………………………………….. 12
Lotto 01: Bergamo-Orio al Serio-Seriate……………………………………………………………………………………. 12
(10,2 km tracciato principale – Anello 1 – Anello 2) ……………………………………………………………………. 12
Lotto 02: Brusaporto-Bagnatica-Costa di Mezzate-Montello-Gorlago …………………………………………… 16
(9,1 km tracciato principale – Anello 3 – Anello 4 – Anello 5) ………………………………………………………. 16
Lotto 03: Carobbio degli Angeli-Chiuduno-Grumello del Monte …………………………………………………… 22
(8,1 km tracciato principale – Anello 6 – Anello 7) ……………………………………………………………………… 22
Lotto 04: Castelli Calepio-Credaro-Villongo-Sarnico……………………………………………………………………. 39
(10 km – Anello 8 – Anello 9 – Anello 10) ………………………………………………………………………………….. 39
3. INDIRIZZI PROGETTUALI ………………………………………………………………………………………………………….. 47
3.1 Corsie ciclabili…………………………………………………………………………………………………………………… 48
3.2 La “casa avanzata” ……………………………………………………………………………………………………………. 50
3.3 Il doppio senso ciclabile …………………………………………………………………………………………………….. 51
3.4 Le strade a prevalente uso pedonale e ciclabile ……………………………………………………………………. 52
3.5 Opere di arredo (ricariche e-bike e manutenzione, totem contabici e rastrelliere) …………………… 53
QUADRO ECONOMICO………………………………………………………………………………………………………… 55
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
0. PREMESSA
Il progetto della ciclovia culturale Bergamo Brescia ha come obiettivo quello di costruire un filo
di connessione fra le due Capitali della Cultura 2023, che permetta di fare un’esperienza di
immersione nel paesaggio culturale fra le due città.
A tale scopo il progetto del tracciato è stato guidato dalla necessità di trovare una sintesi fra le
istanze culturali, rendere fruibili luoghi culturali, costruire nuove occasioni culturali lungo il
tracciato e istanze legate alla mobilità, fluidità, sicurezza del tracciato e intermodalità.
La definizione del tracciato è, quindi, un atto prettamente progettuale che delinea criteri
molteplici sui quali basare una scelta fra le diverse opzioni di percorso.
La scelta dei tracciati è esito di una verifica della compatibilità urbanistica e paesaggistica
sviluppata attraverso un’analisi dei PGT dei singoli comuni interessati (28 comuni), dei Piani
territoriali delle due Province, del Piano di sviluppo aeroportuale di Orio Al Serio, dei Piani della
Mobilità Ciclabile dei Comuni capoluogo ed il sistema dei vincoli.
La scelta dei tracciati è stata, infine, oggetto di specifici tavoli tecnici con i Comuni e Province,
che hanno verificato e condiviso la scelta dei tracciati.
1. IDENTIFICAZIONE DEL PERCORSO PRINCIPALE, ANELLI CULTURALI
E CONNESSIONI
La Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia è stata studiata al fine di coinvolgere il più ampio
repertorio di siti di interesse culturale lungo il tracciato.
A tal fine il tracciato principale di 76 km (40 km circa in territorio bergamasco) si sviluppa
andando a intercettare centri storici o siti di interesse, non seguendo la logica del “percorso più
breve”, ma di quello più interessante, piacevole e bello, purché altrettanto sicuro. Inoltre, in
alcune tratte del percorso, il tracciato si sdoppia in circa altri 16 km.
La ricchezza del territorio attraversato e l’impossibilità di connettere tanta ricchezza e varietà con
un unico tracciato, ha portato a definire 17 “anelli culturali” (79 Km) che permettessero di
raggiungere luoghi di grande interesse poco distanti dal tracciato principale.
La Ciclovia Culturale è divenuta così un sistema di percorsi che possono offrire una scelta
diversificata all’utente, che può selezionare da un ampio menù il proprio itinerario ideale, in
relazione al proprio stile, ai propri interessi, al tempo da impiegare.
Chiaramente l’obiettivo è quello di offrire l’opportunità di fare un’esperienza che possa essere
variamente articolata:
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Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
1 giorno per il tracciato principale in velocità;
2 giorni per il tracciato principale e un numero limitato di anelli (1-2);
4 giorni per il tracciato principale e un numero più alto di anelli (5-10).
Infine sono state definiti 18 collegamenti (24 Km), che permettono di raggiungere luoghi di
interesse, altre ciclovie, futuri sviluppi di itinerari, le stazioni ferroviarie.
La ciclovia intercetta, con il percorso principale o con gli anelli, 872 siti di interesse culturale,
aperti e fruibili al pubblico o privati, ma apprezzabili dall’esterno. Dai più importanti ai più
modesti, nel complesso definiscono un paesaggio culturale esteso e unico, materiale e
immateriale.
In particolare nella Provincia di Bergamo:
Patrimonio UNESCO: mura venete di Bergamo e città fortificata;
Castelli, monasteri, ville, centri storici, borghi, cascine;
Sistemi museali, grandi musei e musei del territorio;
Insediamenti di archeologia industriale, filande, mulini, dighe;
Aree naturali, siti natura 2000, ambiti fluviali, torbiere del Sebino;
Archeologia del territorio e riscoperta delle antiche strade di collegamento: via Gallica,
vie medioevali e ferrovie storiche;
Patrimoni immateriali: tradizioni, espressioni orali, arti dello spettacolo, rituali, eventi
festivi, artigianato, pratiche agricole;
Paesaggi enogastronomici: vigenti, uliveti, terrazzamenti, cantine, agriturismi
Paesaggi lacunari: navigazione, imbarchi, lungo laghi.
La ciclovia culturale deve divenire il vettore di un nuovo grande cantiere culturale che produca
innovazione e nuovo patrimonio culturale che vada a sommarsi a quello storico depositato sul
territorio.
Il tracciato stesso della ciclovia, nelle sue porzioni asfaltate, in ambito urbano e periurbano, può
divenire superficie pittorica, sulla quale disegnare, scrivere, graficizzare elementi, opere d’arte,
scritti, poesie, descrizioni, informazioni culturali, per connotare il percorso e trasformarlo in un
vettore culturale al servizio dell’evento e della quotidianità. Oppure in aree in adiacenza al
tracciato, si possono sviluppare interventi artistici di diversa natura, come installazione di landart, con una chiara connotazione paesaggistica, grandi superfici per la street art, istallazioni di
scultura pubblica, di fotografia, spazi teatrali.
Metodologia per la definizione delle alternative di tracciato
Il documento di fattibilità delle alternative progettuali (di cui all’art. 3, comma 1 del D.lgs.
50/2016) definisce un confronto lungo tutto il tracciato principale di 75,9 km della Ciclovia
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Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Culturale Bergamo-Brescia fra il tracciato previsto dal Piano della Mobilità Ciclistica di Regione
Lombardia (Percorso Ciclabile di Interesse Regionale 02 Pedemontana Alpina) e il tracciato
studiato per la Ciclovia Culturale. Trattandosi di confrontare un progetto (a livello di studio di
fattibilità) con una pianificazione di livello regionale (privo di una valutazione di carattere
tecnica ed economica) si sono valutate le alternative di tracciato rispetto ad una selezione di
criteri determinati dagli obiettivi del progetto piuttosto che su una valutazione economica.
I criteri si definiscono come segue:
criteri tecnici:
lunghezza tratta (espressa in km);
tipologia del tracciato;
intermodalità (interconnessione a stazioni ferroviarie);
potenzialità (presenza di infrastrutture dedicate alla ciclabilità e ciclabilità sinergiche);
criticità (presenza di tratti o nodi critici);
criteri culturali:
paesaggi: individua in modo sintetico la natura dei paesaggi attraversati;
presenza di beni di interesse storico-culturale: quantifica il numero di siti di interesse
visibili dal tracciato;
aziende locali: presenza di aziende agricole e cantine adiacenti al tracciato;
servizi: presenza di servizi adiacenti al tracciato (qualificanti o detrattori);
aree verdi urbane e attrezzature: presenza di aree verdi pubbliche adiacenti al tracciato.
criteri per la identificazione dei beni di interesse storico-culturale:
Al fine di valutare l’entità complessiva dei siti di interesse storico culturale intercettati dal
percorso e nel dettaglio dai singoli tratti e nei singoli comuni, sono state incrociate diverse fonti:
la prima fonte e il database del Ministero dei Beni Artistici Culturali (MIBAC) la seconda fonte e
il database regionale Lombardia Beni Culturali (SIRBeC) la terza fonte e il database RAPTOR
relativo ai siti interessati da rilevamenti archeologici delle sovrintendenze.
I tre database presentano delle sovrapposizioni che sono state individuate e semplificate, sia nel
caso si trattasse di doppie voci, sia nel caso si trattasse di singole parti del medesimo complesso.
È stato tracciato un buffer di accessibilità ai beni di interesse storico culturale dalla ciclovia
Culturale e dagli anelli culturali, in funzione della loro vicinanza e di eventuali ostacoli
orografici o infrastrutturali.
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Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Entro questo buffer sono stati verificati i posizionamenti dei singoli beni, spesso errati, attraverso
singole ricerche e verifiche (ad esclusione del centro storico di Bergamo nel quale sono stati
selezionati solo i beni di fonte SIRIBeC).
Alle informazioni di provenienza ministeriale e regionale sono state aggiunti dai progettisti altri
punti di interesse (170 punti) non compresi dai database, relativi ad architetture di interesse
storico e architettonico, sia religiose che civili, quali palazzi, chiese, cappelle, ville, strutture
agricole, mulini, filande, luoghi di istallazioni artistiche all’aperto.
Per quanto riguarda la scelta dei tracciati in variante, essi rispetto al Percorso regionale sono
complessivamente 24, prevalentemente distribuiti in Provincia di Bergamo.
Le alternative di tracciato sono state numerate progressivamente da ovest ad est e definite
rispetto ai confini amministrativi comunali e provinciali, per facilitarne un inquadramento
rispetto alle competenze amministrative.
Sono di natura diversa e n alcuni casi (Bergamo) si tratta di una specificazione del tracciato
regionale che nel Piano della Mobilità Ciclistica non è definito.
In altri casi si tratta di leggeri scostamenti o specificazioni esito della intervenuta realizzazione di
tratti ciclabili comunali che risultano migliorativi rispetto al tracciato regionale (in termini di
percorribilità e sicurezza).
Sono più rilevanti, invece, le alternative di tracciato nel territorio bergamasco, dove il percorso
regionale attraversa paesaggi e infrastrutture che non offrono ne livelli di sicurezza adeguati, ne
qualità paesaggistiche, né tantomeno la possibilità di accesso a siti di interesse storico.
In questi casi la scelta di tracciati alternativi è stata più radicale, privilegiando tracciati più
aderenti agli obiettivi della Ciclovia Culturale.
Infine si sono privilegiati alcuni tratti sinergici con i sistemi di fruizione dei Parchi Regionali già
realizzati.
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Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Estratto planimetrico per comparazione tracciato regionale “Pedemontana Alpina” (in blu) e
Ciclovia Culturale BG-BS (in rosso)
Inquadramento e mobilità sostenibile
Il percorso è costituito da un percorso principale di 76 km e da 17 anelli culturali di 79 km e da
18 collegamenti di 24 km per un totale di 179 km di sistema complessivo. Il tracciato principale
è la spina dorsale del sistema della ciclovia culturale e si sviluppa da Bergamo a Brescia
seguendo il limite fra paesaggio collinare e pianura ed attraversando centri storici e aree agricole.
117 anelli permettono una fruizione estesa ed articolata dei territori attraversati.
In particolare nel territorio della Provincia di Bergamo si hanno 10 Anelli:
Anello 1: Mura venete di Bergamo;
Anello 2: quartiere Campagnola – Aeroporto Orio al Serio – Seriate – Parco Regionale del
Serio “Oasi verde”;
Anello 3: Brusaporto;
Anello 4: Bagnatica – Costa di Mezzate – Casello San Marco;
Anello 5: Gorlago – Percorso di progetto del Comune eventuale anello attorno al borgo
medioevale;
Anello 6: Itinerario nel centro storico di Chiuduno;
Anello 7: dal castello di Grumello al Monte, cappella del Calvario, chiesa di San
Pantaleone, al santuario di Santa Maria del Boldesico;
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Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Anello 8: colline di Castelli Calepio;
Anello 9: borgo di Trebecco e chiesa di San Fermo a Credaro:
Anello 10: Itinerario nel centro storico di Sarnico.
La Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia grazie al suo andamento est ovest, alla sua direttrice
pedemontana (Percorso Regionale 12 “pedemontano”), rappresenta un elemento di connessione e
sinergico fra diverse ciclovie ed itinerari ciclabili esistenti ed in fase di studio o realizzazione.
Ponendosi in una fascia pedemontana, costituisce naturalmente un sistema di raccordo fra la
complessa rete della sentieristica collinare e alpina (catasto regionale dei sentieri) e dei percorsi
campestri di pianura. Il sistema delle ciclovie lombarde privilegia il sistema ciclabile di pianura e
fluviale, rispetto a quelle vallive, che più frequentemente non sono inserite nel sistema regionale.
Servizi e fruizione
La sinergia con i parchi territoriali offre alla ciclovia culturale una serie di opportunità di
relazioni con sistemi territoriali più estesi. Permette ad esempio di connettere le reti di percorsi
dei parchi con quelli della ciclovia culturale, permette di raggiungere ambiti naturalistici e
paesaggistici di grande interesse, permette di interloquire con soggetti attuatori e gestori in grado
di implementare e monitorare il progetto in ambito locale. Per quanto riguarda il territorio
bergamasco, a partire da Bergamo l’anello delle Mura venete di Città Alta è inserito nel Parco
Regionale dei Colli di Bergamo, che presenta una serie di percorsi sinergici alla ciclovia ed è
coinvolto in progetti di implementazione della fruizione del territorio, volti a collegare Bergamo
al suo territorio collinare. Inoltre sono presenti a poca distanza dalla ciclovia importanti siti di
interesse culturale e paesaggistico. A Seriate la ciclovia intercetta il PLIS Parco del Serio Nord e
più a sud lungo l’anello che connette l’aeroporto di Orio al Serio intercetta il Parco Regionale del
Serio. È in corso un processo di unificazione dei due parchi e di coordinamento del sistema di
fruizione. Il Parco del Serio è anche soggetto promotore della ciclabile lungo il Serio. Fra
Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate e Montello il percorso tocca l’istituendo PLIS Parco dei
Castelli del Monte Tomenone, che interessa tutto il territorio collinare a nord dei centri urbani e
che sono ricchi di luoghi di interesse, castelli, roccoli, torri, punti panoramici. Fra Gorlago e
Carrobbio degli Angeli la ciclovia intercetta lungo il fiume Cherio il PLIS del Malmera, dei
Montecchi e del Colle degli Angeli che interessa le colline a nord ovest di Carrobbio e gli spazi
aperti residui lungo il fiume Cherio.
Fra Castelli Calepio e Paratico (BS) il percorso attraversa una porzione consistente del Parco
Regionale dell’Oglio Nord, utilizzando il suo sistema di percorsi.
La ciclovia culturale presenta un sistema di accessibilità articolato. Per permettere una migliore
fruibilità del percorso anche per singoli tratti o anelli, è stato studiato il tracciato in funzione
della localizzazione delle stazioni ferroviarie. Quando non è stato possibile modificare il
tracciato per intercettare le stazioni, sono stati segnalati e inseriti nel progetto specifici
collegamenti che permettono una connessione sicura con le stazioni. Le stazioni potranno
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rappresentare delle porte del percorso, con l’inserimento di cartellonistica informativa e
direzionale e di servizi alla ciclabilità (ciclofficine, noleggio, ricarica e-bike). Nelle cartografie di
progetto sono stati anche segnalati tutti i parcheggi pubblici esistenti in adiacenza al tracciato,
selezionati in funzione della loro ampiezza e libero accesso, al fine di immaginare un sistema
diffuso di intermodalità auto+bicicletta. Un elemento essenziale del progetto è la connessione
con l’aeroporto internazionale di Bergamo-Orio al Serio che trova luogo all’interno del Piano di
sviluppo Aeroportuale 2030. Nell’ambito del progetto del collegamento ferroviario tra la stazione
di Bergamo ed il terminal aeroportuale sono previsti interventi connessi al tema della mobilità
dolce. Nello specifico, la stazione ferroviaria in aeroporto, realizzata da RFI, sarà dotata di un
“bike box” ovvero di un deposito coperto per le biciclette. La struttura di collegamento al
terminal, che sarà invece realizzata da Sacbo Spa, ospiterà un’attività di noleggio e-bike, dove
sarà anche possibile effettuare la piccola manutenzione delle biciclette. Entrambe le strutture
sono, inoltre, direttamente connesse alle piste ciclabili che dall’aeroporto raggiungono da un lato
Orio al Serio, e da questo Bergamo e Seriate, e dall’altro la zona a sud dell’Autostrada. Il Piano di
Sviluppo Aeroportuale al 2030 prevede la realizzazione di diversi tratti ciclabili, che
aggiungendosi ai tratti già oggi esistenti andranno a completare un anello ciclabile intorno
all’aeroporto e a raccordarsi con le principali tratte urbane e sovracomunali già oggi esistenti.
Lungo il percorso sono state individuate anche alcune aree a servizi che possono essere di ausilio
alla fruizione turistica. In particolare sono state evidenziate le aree verdi lungo il tracciato
principale e gli anelli che possono essere utilizzati dai fruitori come aree di sosta, come punti di
rifornimento di acqua, come stalli per le biciclette. Com’è naturale i parchi e i giardini si
concentrano in aree urbane ed in particolare nelle aree periferiche e sono più rari o assenti in aree
rurali. Alcuni parchi e giardini offrono anche servizi di ristorazione e iniziative sportive e
culturali che possono integrarsi con le iniziative promosse per capitale della cultura 2023 o
divenire essi stessi cantieri culturali. Sono stati segnalati anche i punti di informazione turistica,
Le ciclostazioni (Bergamo e Brescia, Costa di Mezzate) le ciclofficine e i negozi di biciclette, i
noleggi, mentre sono assenti punti di ricarica pubblici per bici elettriche.
Il progetto prevede in fase 1:
5 punti di ricarica e-bike da posizionarsi prevalentemente in adiacenza alle stazioni
ferroviarie;
5 aree di sosta attrezzate (sedute, porta bici, cestini) da localizzarsi lungo il percorso in
aree pubbliche;
5 parcheggi bici da localizzarsi in adiacenza a siti di interesse culturale;
3 paline contapassaggi per la verifica della fruizione del percorso.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Per quanto riguarda la planimetria di inquadramento su base cartografica che riporti elementi
quali i perimetri dei Parchi regionali/naturali e dei PLIS interferiti, le linee e fermate di TPL e
ferroviarie interessate dal tracciato, i principali parcheggi di interscambio, aree di sosta attrezzate
ed altri servizi (punti di ricarica e-bike, ciclofficine, ciclostazioni, ecc…) esistenti e in previsione
si rimanda alle tavole aggiornate e allegate al presente elaborato.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
1.4 Interferenza con opere in previsione
Con riferimento alla richiesta di integrazione pervenuta da Regione Lombardia, ovvero la
valutazione puntuale della sussistenza di eventuali interferenze fisiche o funzionali con le
previsioni infrastrutturali individuate nel vigente Piano Territoriale Regionale (PTR), si osserva
che il tracciato della Ciclovia Culturale Bergamo – Brescia (rappresentato da una linea gialla in
figura 1) interseca il tracciato del nuovo collegamento ferroviario in un punto in cui quest’ultimo
risulti passare in galleria al di sotto del piano campagna (vd. figura 2) mentre la ciclovia risulta
essere alla stessa quota della S.P. 116.
Pertanto, l’opera in oggetto risulta essere compatibile con le opere infrastrutturali previste nel
Estratto planimetrico – progetto definitivo per collegamento ferroviario Bergamo FS – Aeroporto BGY
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Estratto profilo longitudinale – progetto definitivo per collegamento ferroviario Bergamo FS – Aeroporto
1.5 Dettagli economici dell’opera
per Provincia. Un prospetto più dettagliato del quadro economico relativo all’opera è riportato
nel capitolo 5 del presente elaborato.
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2. CARATTERISTICHE E DESCRIZIONE DEI LOTTI PROGETTUALI
Lotto 01: Bergamo-Orio al Serio-Seriate
(10,2 km tracciato principale – Anello 1 – Anello 2)
Il punto di partenza dalla Ciclovia Culturale sono le mura venete di Bergamo, Patrimonio
UNESCO ed in particolare la Cittadella.
Città alta, con la sua densità di siti di storici ed architettonici rappresenta una tappa fondamentale
all’interno dell’itinerario regionale pedemontano alpino e una meta turistica che è divenuta negli
ultimi anni una tappa importante fra le città d’arte italiane, trainata dalla crescita del turismo a
Milano e dalla rapida affermazione dell’aeroporto Caravaggio. Il tracciato intercetta gran parte
dei 215 siti di interesse storico, architettonico e archeologici censiti dal Comune di Bergamo
(fonte: SIBeRC). Il percorso interessa anche i quartieri storici e novecenteschi della città bassa,
ed in particolare Borgo Palazzo, il Pignolo, il Sentierone, il centro piacentiniano e Viale Vittorio
Emmanuele II, dove si attraversano contesti di grande interesse per la storia architettonica del
‘900.
Il tracciato prevede due percorsi, di risalita da via Tasso, viale Roma, viale Vittorio Emmanuele
Il e discesa dalla città alta attraverso via Pelabrocco, via Pignolo, in funzione dell’attuale
organizzazione della viabilità urbana (sensi unici, aree ZTL, aree pedonali), dell’accesso alla
funicolare, e al sistema delle piste e delle corsie ciclabili. Il tracciato definisce un anello ciclabile
delle mura venete, attraverso il ricorso a unica corsia ciclabile continua e alla segnalazione di un
itinerario pedonale delle mura esistente.
Il tracciato principale esce da Bergamo lungo via Borgo Palazzo, utilizzando in larga misura la
ciclabile esistente, di sezione ridotta e con uso promiscuo in contesto storico ed in sede propria in
ambiti più periferici.
A Seriate il percorso utilizza prevalentemente strade del centro storico a traffico limitato, sulla
sponda ovest ed est del Serio, fino a raggiungere la stazione e da qui, in parte su ciclabile
esistente in parte su strade a basso traffico, raggiunge la ciclabile che porta al 54 Centro
Commerciale “alle Valli” e a Brusaporto.
Relativamente al Lotto 1, gli interventi previsti riguardano principalmente la realizzazione di
nuova segnaletica orizzontale e verticale (vd. Fascicolo dell’opera – 1.1 nei Comuni di Bergamo,
Seriate e Orio al Serio) e di attraversamenti pedonali dotati di nuovo impianto di illuminazione
co allacciamento alla rete elettrica pubblica aventi l’obiettivo di garantire la sicurezza dell’utente
in attraversamento delle strade con maggior traffico. Questo tipo di interventi prevedono anche le
opere di accesso ai marciapiedi posti in corrispondenza degli attraversamenti nel rispetto delle
linee guida emanate dal PEBA – Piano Eminazione Barriere Archiettoniche (vd. 1.3 – 1.4 – 1.5 –
1.6 – 1.9 in Comune di Seriate), oltre ad allargamento di percorso ciclopedonale esistente (vd.
1.2 in Comune di Seriate).
PROGETTO ESECUTIVO
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Gli interventi più significativi, invece, riguarda il rifacimento della pavimentazione in
conglomerato bituminoso a freddo lungo il sottopasso della Tangenziale Sud – Via Dolomiti in
Comune di Seriate (vd. 1.7) per realizzare una superficie che sia più sicura e fruibile per gli
utenti e l’allargamento esistente sempre lungo la Via Dolomiti in Comune di Seriate (vd. 1.8).
Interventi significativi:
Allargamento percorso ciclopedonale esistente – Intersezione tra Via A. Locatelli e
Via Fantoni in Comune di Seriate (Intervento 1.2)
L’intervento in oggetto prevede la rimozione dei dissuasori e della cordonatura esistente e la
realizzazione dell’allargamento del percorso ciclopedonale attuale con posa di nuove cordonature
e rifacimento della pavimentazione mediante posa di lastre in cls analoghe a quelle esistenti.
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Sottopasso Tangenziale Sud – Via Dolomiti in Comune di Seriate (Intervento 1.7)
Lungo il percorso esistente e passante al di sotto del sottopasso della Tangenziale Sud in
corrispondenza di Via Dolomiti, in Comune di Seriate, è previsto il rifacimento della
pavimentazione mediante realizzazione di strato in conglomerato bituminoso riciclato a freddo in
sostituzione del sentiero sterrato esistente di cui si riporta un’immagine di seguito.
PROGETTO ESECUTIVO
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Allargamento marciapiede lungo Via Dolomiti al di sotto della Tangenziale Sud in
Comune di Seriate
L’intervento in questione è composto da due sottointerventi.
Il marciapiede sul lato ovest di Via Dolomiti sarà allargato nel primo tratto in direzione della
strada fino a raggiungere il prolungamento dell’aiuola esistente poco più avanti.
L’obiettivo è quello di realizzare una pista ciclopedonale in sede propria di larghezza variabile
fino a un massimo di 2,60 mt oltre ad un’aiuola di larghezza 0,60 m per separarla dal flusso
veicolare.
Dopo i primi 420 mt di intervento l’allargamento del marciapiede sarà realizzato in direzione
ovest, rimuovendo la recinzione esistente e la siepe, riposizionandole verso il centro
commerciale più a ovest.
Il secondo intervento, invece, riguarderà l’allargamento del marciapiede lato est al di sotto della
Tangenziale Sud.
Questi due interventi saranno collegati tramite due attraversamenti ciclopedonali.
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Lotto 02: Brusaporto-Bagnatica-Costa di Mezzate-Montello-Gorlago
(9,1 km tracciato principale – Anello 3 – Anello 4 – Anello 5)
I paesaggi attraversati fra Brusaporto e Montello sono paesaggi marcatamente pedecollinari, in
cui si costruisce nei secoli un rapporto profondo fra una sequenza di borghi e castelli lungo la
linea di confine fra pianura e collina ed un sistema agricolo che sfrutta con terrazzamenti i
declivi collinari esposti a sud. Il percorso marca questo limite fra paesaggi diversi, attraversando
i centri storici, ponendosi al confine fra pianura e collina, affiancando i primi vigneti,
riutilizzando antichi tracciati stradali, percorsi ciclabili e strade dei centri storici.
A partire dai centri storici si sviluppano alcuni anelli che permettono di godere delle valli e dei
primi crinali del monte Tomenone, seguendo antichi percorsi.
II percorso principale prosegue da Seriate su ciclabile esistente affiancata alla via Brusaporto e
alla via Seriate, fino al centro di Brusaporto, qui riprende la ciclabile realizzata al confine con i
vigneti al margine nord del paese, attraversando un lungo pergolato di vite e arriva al confine est
di Brusaporto. Lungo la ciclabile si può percorrere un anello più esterno fra i vigenti lungo una
vicinale storica. In Bagnatica il percorso entra in centro storico e permette di riconnettersi con un
anello che porta fino all’area del casello San Marco e di ridiscendere nella valle a nord di Costa
di Mezzate. Fra Bagnatica e Costa di Mezzate il tracciato segue le ciclabili realizzate lungo la
provinciale e a Costa di Mezzate entra in centro storico per avvicinarsi al castello e prosegue su
strade a basso traffico fino a Montello. A Montello il percorso attraversa il centro storico e
attraversa la ferrovia in corrispondenza del passaggio a livello, per poi attraversare una porzione
di urbanizzato residenziale e produttivo su piste ciclabili esistenti a San Paolo D’Argon.
Il tracciato entra poi in Gorlago dalla ciclabile esistente su via Sarnico a San Paolo d’Argon,
affronta la rotonda sulla S.P. 89, uno dei punti più critici del tracciato e prosegue su via Roma
affiancando la grande centrale elettrica e aree produttive dismesse. Da qui entra nel centro
storico di Gorlago, raggiunge il castello e attraverso vie minori del centro arriva al ponte
medioevale ed entra in territorio di Carobbio degli Angeli. A Gorlago si possono percorre due
anelli in centro storico fra il castello ed il ponte medioevale lungo il fiume Cherio e nelle vie del
centro, e da qui connettersi alla Ciclovia Monaco-Milano.
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Stato di fatto in Comune di Brusaporto
Stato di fatto in Comune di Brusaporto
PROGETTO ESECUTIVO
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Stato di fatto in Comune di Bagnatica
Per quanto riguarda il Lotto 2, gli interventi previsti consistono nella realizzazione di nuova
segnaletica orizzontale e verticale (vd. Fascicolo dell’opera – 2.1 nei comuni di Brusaporto,
Bagnatica, Costa di Mezzate, San Paolo d’Argon e Gorlago), nella realizzazione di nuovi
impianti di illuminazione a servizio di attraversamenti pedonali con allacciamento alla rete
elettrica pubblica per garantire maggior sicurezza nei confronti dell’utente in attraversamento
delle strade con maggior traffico. Questo tipo di interventi prevedono anche le opere di accesso
ai marciapiedi posti in corrispondenza degli attraversamenti nel rispetto delle linee guida
emanate dal PEBA – Piano Eminazione Barriere Archiettoniche (vd. 2.2 – 2.4 – 2.5 – 2.8 – 2.10
– 2.14 nei Comuni di Brusaporto, Costa di Mezzate, Montello e Gorlago), rifacimento del sedime
mediante realizzazione di nuova pavimentazione idonea per garantire una maggiore sicurezza per
l’utente (vd. 2.3 con rifacimento dello strato di usura e ripristino puntuale ed inoltre sarà istituito
il doppio senso di marcia ciclabile come previsto dal Piano Generale della Mobilità Sostenibile
2022-2024 emanato dal MIMS, per garantire una maggior sicurezza agli utenti – 2.6 con
sistemazione del fondo tramite selciato in pietrame tipico locale – 2.7 con rifacimento del fondo
tramite misto granulare stabilizzato naturalmente tipo “macadam” – 2.11 con realizzazione di
nuovo accesso in conglomerato bituminoso su aiuola esistente – 2.12 con rifacimento strato di
usura pista esistente e ripristino dei cordoli di delimitazione – 2.13 con apertura varco
ciclopedonale mediante pavimentazione in c.b. su aiuola esistente nei Comuni rispettivamente di
Brusaporto, Costa di Mezzate, Montello, San Paolo d’Argon e Gorlago ed infine allargamento
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
marciapiedi esistenti mediante soluzioni differenti (vd. 2.9 in Comune di Montello e 2.15 in
Comune di Gorlago).
Interventi significativi:
Rifacimento fondo stradale in selciato in Comune di Costa di Mezzate (Intervento
L’intervento prevede il rifacimento del fondo stradale esistente mediante posa di pavimentazione
in ciottoli di fiume con conseguente posa di cordonatura e staccionata a protezione della pista, il
tutto per garantire una maggior fruibilità del tracciato e al contempo la sicurezza degli utenti.
Rifacimento fondo stradale in misto granulare stabilizzato tipo “macadam” in
Comune di Costa di Mezzate (Intervento 2.7)
L’intervento prevede il rifacimento del fondo stradale esistente mediante posa di pavimentazione
in misto granulare stabilizzato di tipo “macadam” con conseguente posa di staccionata a
protezione della pista, il tutto per garantire una maggior fruibilità del tracciato e al contempo la
sicurezza degli utenti.
Allargamento marciapiede lungo Via Manzoni in Comune di Montello (Intervento
L’intervento prevede l’allargamento del marciapiede esistente verso la Via Manzoni per una
larghezza pari a 1 mt impiegando una pavimentazione in autobloccanti analoga a quella
preesistente. Inoltre si prevede la sistemazione di rampe d’accesso e la realizzazione di due nuovi
attraversamenti sulla Via Stazione, come riportato nella planimetria seguente.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Riqualificazione bracci rotatoria su S.P. 89 con apertura varco ciclopedonale in
Comune di Gorlago (Intervento 2.13)
Saranno realizzati due nuovi attraversamenti ciclo-pedonali lungo i bracci in ingresso alla
rotatoria finalizzati ad assicurare la continuità viabilistica del percorso lungo la rotatoria stessa.
Per rendere fruibili questi attraversamenti sarà necessario realizzare un varco sull’aiuola presente
e ripristinare i cordoli in corrispondenza degli accessi già esistenti, come meglio rappresentato
nella seguente planimetria.
PROGETTO ESECUTIVO
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PROGETTO ESECUTIVO
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Lotto 03: Carobbio degli Angeli-Chiuduno-Grumello del Monte
(8,1 km tracciato principale – Anello 6 – Anello 7)
II paesaggio fra Carobbio degli Angeli e Chiuduno è un paesaggio particolarmente urbanizzato e
complesso. La definizione del tracciato si deve confrontare con le poche opzioni date e con
diversi punti critici.
A Carobbio degli Angeli il percorso si sdoppia per consentire, data la dimensione ristretta delle
vie del centro storico, un percorso in sicurezza ed evitare tratti contromano. Lungo via Roma
tocca la villa Riccardi di proprietà pubblica ed in attesa di restauro, e si è accolta la richiesta
dell’Amministrazione Comunale relativa al passaggio lungo via De Gasperi e Crocefisso
raggiungendo la chiesa di San Pancrazio e l’edificio delle ex poste che verrà trasformato in parte
in servizi legati alla ciclabilità. Inoltre, in attesa della risposta da parte dell’Ufficio Tecnico
Comunale relativamente alla richiesta di rimozione dei manufatti posti a protezione del sagrato
della suddetta chiesa per consentire la prosecuzione del percorso ciclopedonale, si è valutato,
come alternativa, il passaggio lungo Via Papa Giovanni XXIII passando la rotatoria ivi presente
ricongiungendosi in Piazza Locatelli, di fronte al Municipio.
II percorso, in seguito, tocca il piccolo borgo della chiesa di Santo Stefano, da cui partono i
percorsi del PUS del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli e il Castello degli Angeli.
Prosegue verso sud lungo via Benzoni e il viale dei Caduti e raggiunge il borgo di Cicola, dove
costeggia la villa Suardo e la sua tenuta.
A Chiuduno il percorso attraversa il centro storico per permettere la visita della chiesa di San
Michele e la terrazza panoramica e la vista del castello dei Suardi. II percorso passa, quindi,
affianco alla villa Brugali e al suo viale prospettico con vigneto.
In Comune di Grumello del Monte inizialmente era previsto il doppio senso di marcia lungo Via
Roma. A seguito delle criticità sollevate dall’Amministrazione Comunale a causa delle esigenze
viabilistiche e delle sezioni ristrette ivi presenti, si è definito di consentire il passaggio lungo Via
Roma esclusivamente in direzione Bresci-Bergamo, mentre nella direzione opposta superata
Piazza Carminati, il tracciato prevede il passaggio lungo Via A. Moro e la svolta a destra su Via
Chiesa, la quale verrà aperta anche al transito dei ciclisti, al momento intercluso.
A questo punto il tracciato si ricongiungerà su Via Cardinal Ferrari e proseguirà a destra su Via
Reduci e poi su Via degli Alpini svoltando a sinistra su Via Alighieri e raggiungendo la Via Don
Luigi Belotti ricongiungendosi infine su Via Roma.
PROGETTO ESECUTIVO
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Stato di fatto in Comune di Carobbio degli Angeli
Stato di fatto in Comune di Chiuduno
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Stato di fatto in Comune di Grumello del Monte
Per quanto riguarda il Lotto 3, esso è caratterizzato dal maggior numero di interventi previsti.
Gli interventi sono differenti e consistono nella realizzazione di nuova segnaletica orizzontale e
verticale (vd. Fascicolo dell’opera – 3.1 nei Comuni di Carobbio degli Angeli e Grumello del
Monte), nella realizzazione di attraversamenti ciclopedonali dotati di impianto di illuminazione
finalizzati a garantire la sicurezza dell’utenza durante per l’attraversamento delle strade con
maggior traffico. Questo tipo di interventi prevedono anche le opere di accesso ai marciapiedi
posti in corrispondenza degli attraversamenti nel rispetto delle linee guida emanate dal PEBA –
Piano Eminazione Barriere Archiettoniche (vd. 3.2 – 3.3 – 3.6 – 3.8 – 3.10 – 3.13 – 3.16 – 3.21 –
3.23 – 3.24 – 3.27 – 3.29 rispettivamente nei Comuni di Carobbio degli Angeli, Chiuduno e
Grumello del Monte), nella riqualificazione del fondo del sedime (vd. 3.7 con realizzazione di
nuova pista ciclopedonale in c.b. riciclato a freddo in Comune di Carobbio degli Angeli – 3.17
con realizzazione di nuova sovrastruttura in c.b. riciclato a freddo in Comune di Chiuduno – 3.18
realizzazione di nuova pista ciclopedonale con pavimentazione carrabile in “calcestre” e
contestuale allargamento sede stradale di Via Venezia in Comune di Chiuduno – 3.20
realizzazione di nuova pavimentazione in lastre di pietrame analoga a quella esistente in Comune
di Grumello del Monte – 3.22 realizzazione di nuova pavimentazione in lastre di pietrame
analoga a quella esistente in Comune di Grumello del Monte – 3.26 con riqualificazione del
fondo mediante pavimentazione in lastre di pietrame analoga a quella esistente in Comune di
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Grumello del Monte – 3.28 con riqualificazione del fondo mediante pavimentazione in
“calcestre” solo per il tratto al di fuori del PIF, dati i tempi ristretti per la progettazione, in
Comune di Grumello del Monte), nell’abbattimento di barriere architettoniche e manufatti vari
per favorire l’accesso degli utenti in bicicletta garantendo allo stesso tempo adeguati standard di
sicurezza in Comune di Carobbio degli Angeli (vd. 3.4 – 3.5 sostituzione di n°2 dissuasori
mediante posa manufatti di tipo “Bergamo” – 3.9 con rimozione cordonatura esistente e
realizzazione accessi carrali con rampa e messa in quota del marciapiede mediante realizzazione
di nuova sovrastruttura – 3.12 riqualifica dell’isola spartitraffico esistente per consentire il
passaggio ciclopedonale mediante rimozione cordonatura esistente e posa nuova cordonatura con
rifacimento pavimentazione in Comune di Chiuduno), nell’allargamento di marciapiedi esistenti
finalizzato a garantire la sicurezza degli utenti (vd. 3.14 con conseguente rifacimento dello strato
di usura in Comune di Chiuduno – 3.15 allargamento marciapiede esistente in Comune di
Chiuduno – 3.19 con conseguente spostamento di impianto semaforico esistente in Comune di
Grumello del Monte – 3.25 allargamento marciapiede esistente in Comune di Chiuduno) e infine
nel rifacimento parziale di un muretto a secco di delimitazione di terreno privato utilizzando la
stessa tipologia di materiali costituenti il muretto attuale in Comune di Chiuduno).
Interventi significativi:
? Realizzazione nuova tratta di pista ciclopedonale adiacente Via Don Giuseppe
Benzoni in Comune di Carobbio degli Angeli (Intervento 3.7)
L’obiettivo dell’intervento consiste nel collegare Via Campo Santo con Via XXV aprile
mediante un tratto di pista ciclopedonale adiacente la Via D. Benzoni.
Nel primo tratto sarà realizzato, a differenza di quanto previsto in fase di progetto definitivo, il
tratto di percorso ciclopedonale mediante corsie ciclabili promiscue su sede stradale tra Via
Campo Santo e Via Campo Lungo, come riportato nella planimetria seguente.
Il secondo tratto, invece, comporta la modifica del layout dei parcheggi esistenti andando a
realizzare una porzione di pista ciclopedonale in sede propria e protetta, come rappresentato nella
planimetria seguente.
Proseguendo verso sud si prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale in sede propria
all’interno di un’area di proprietà comunale come suggerito dal tecnico comunale a seguito di
incontro dedicato.
In particolare sarà realizzata una corsia promiscua lato est lungo la Via Don G. Benzoni.
La larghezza della nuova pista sarà pari a 3,50 mt.
PROGETTO ESECUTIVO
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Riqualificazione muro di sostegno in pietrame lungo Via Suardo in Comune di
Chiuduno (Intervento 3.11)
L’intervento consiste nella demolizione del muro in pietrame a secco in degrado presente lungo
la Via Suardo lato nord e il rifacimento dello stesso arretrato di 0,50 mt senza modificarne i
materiali come prescritto dalla Sopraitendenza in sede di Conferenza dei Servizi.
Inoltre si prevede la sostituzione dei soli pali di sostegno dei corpi illuminanti presenti lungo la
strada in oggetto.
L’arretramento del muro comporterà un allargamento di circa 0,50 mt della sede stradale
permettendo l’inserimento di una corsia ciclabile monodirezionale in direzione ovest.
PROGETTO ESECUTIVO
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Riqualificazione intersezione tra Via Tironi e Via Suardo in Comune di Chiuduno
(Intervento 3.12)
L’intervento prevede la realizzazione di un collegamento ciclopedonale tra le due vie mediante la
creazione di un passaggio all’interno di un’aiuola esistente con la realizzazione di una corsia
monodirezionale avente una larghezza di 1,50 mt.
PROGETTO ESECUTIVO
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PROGETTO ESECUTIVO
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Realizzazione percorso ciclopedonale adiacente Via Don Berzi in Comune di
Chiuduno (Intervento 3.14)
Nel primo tratto l’intervento prevede l’allargamento del marciapiede esistente all’interno
dell’area pertinenziale dell’edifico scolastico, concordato con l’Amministrazione Comunale, con
l’obiettivo di separare il flusso pedonale da quello ciclabile visto il contesto delicato dell’area in
questione data la presenza della scuola.
Il secondo tratto, invece, prevede la riqualificazione della banchina stradale esistente dinanzi agli
accessi delle abitazioni private presenti.
Infine si prevede l’inserimento di un nuovo percorso ciclopedonale internamente all’aiuola
presente in corrispondenza dell’intersezione con Via A. Moro.
Da ultimo, il tracciato prevede l’attraversamento della suddetta Via Moro in direzione Grumello
del Monte.
PROGETTO ESECUTIVO
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Realizzazione di nuova sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso riciclato
a freddo lungo la strada “bianca” di connessione tra Via A. Moro e Via Venezia in
Comune di Chiuduno (Intervento 3.17)
L’intervento in oggetto prevede il rifacimento del manto stradale esistente mediante
realizzazione di sovrastruttura in c.b. riciclato a freddo. Si prevede, inoltre, al termine dei lavori
di garantire il passaggio prevalente lungo tale strada dell’utenza ciclopedonale ma al contempo il
transito dei veicoli dei residenti (vedasi cartellonistica al paragrafo 3.4).
Realizzazione di nuovo percorso ciclopedonale lungo Via Venezia in Comune di
Chiuduno e allargamento stradale (Intervento 3.18)
L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale in sede propria lungo
la via suddetta fino a collegarsi con la pista ciclabile esistente lungo Via Trieste.
La pavimentazione sarà realizzata in graniglia calcarea tipo “macadam” con una larghezza pari a
3,00 mt.
Completa l’intervento l’allargamento stradale di Via Venezia per 1,50 m realizzato in
conglomerato bituminoso, inoltre si prevede la posa di staccionata in acciaio Corten e sarà
garantito l’accesso ai vari terreni agricoli di proprietà privata ivi presenti.
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Allargamento marciapiede lungo Via Europa in Comune di Grumello del Monte
(Intervento 3.19)
L’intervento prevede l’allargamento del marciapiede lato ovest per 1,00 mt in direzione del
campo. Sarà necessario lo spostamento dell’impianto semaforico presente per assicurare un
idoneo passaggio.
PROGETTO ESECUTIVO
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Riqualificazione sentieri pedonali all’interno di Piazza Carminati in Comune di
Grumello del Monte (Intervento 3.20)
L’intervento prevede la riqualificazione del fondo mediante realizzazione di nuova
pavimentazione in lastre di pietra analoghe a quelle esistenti dei marciapiedi nei dintorni.
Allargamento marciapiede lato nord lungo Via Roma in Comune di Grumello del
Monte (Intervento 3.22)
L’intervento consiste nell’allargamento del marciapiede esistente per 1,00 mt e la
riqualificazione del fondo esistente mediante lastre in pietra analogamente ai tratti adiacenti,
come meglio specificato nella seguente immagine.
PROGETTO ESECUTIVO
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Riqualificazione parziale della rotatoria su S.P. 91 in Comune di Grumello del
Monte (Intervento 3.25)
L’intervento prevede un nuovo attraversamento ciclopedonale illuminato in corrispondenza del
braccio ovest al fine di collegare la pista ciclabile esistente al nuovo tratto in progetto.
Lo stesso sarà ripetuto sul braccio sud della rotatoria. Sarà inoltre realizzato un allargamento del
marciapiede esistente in modo da collegare il braccio sud al braccio est, come meglio esplicitato
nella seguente planimetria.
PROGETTO ESECUTIVO
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Riqualificazione del fondo stradale del Sentiero della Guarda in Comune di
Grumello del Monte (Intervento 3.26)
L’intervento in oggetto prevede il rifacimento della sovrastruttura mediante realizzazione di
pavimentazione in lastre di pietrame e ciottoli e la predisposizione di idoneo impianto di
illuminazione.
Il tratto in questione fa parte dell’anello 7.
PROGETTO ESECUTIVO
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Lotto 04: Castelli Calepio-Credaro-Villongo-Sarnico
(10 km – Anello 8 – Anello 9 – Anello 10)
Le propaggini meridionali della Val Calepio sono caratterizzate dalla presenza diffusa di vigenti,
che si dispongono lungo i declivi vallivi esposti a sud, su una serie di terrazzamenti. I vigneti
terrazzati, dove si produce il Valcalepio Doc, definiscono degli anfiteatri che si dipanano a nord
degli abitati distribuiti ai confini fra collina e pianura. I centri urbani sono caratterizzati da borghi
medioevali, ancora in buona misura conservati (Grumello e Castel dei Conti, il borgo di
Trebecco, Castel Montecchio), che da posizioni elevate controllano le vie di comunicazione e i
passaggi sul fiume Oglio.
Il percorso principale da Chiuduno segue il percorso ciclabile in affiancamento alla strada S.P.
91bis, attraversa il centro storico di Grumello del Monte e prosegue su ciclabile esistente fino
quasi al limite comunale. Qui sarà necessario un prolungamento, fino a raccordarsi con via Aldo
Moro nella frazione di Tagliuno. A sud di Tagliuno il percorso segue vicinali campestri fino a
riconnettersi con il percorso del Parco dell’Oglio in sponda ovest. Il percorso avvicinandosi alla
frazione Porto, si sviluppa in promiscuo sulla provinciale 83. La criticità del tratto richiede uno
studio di un tracciato alternativo da realizzare in fase 2. Il percorso prosegue in parte in
promiscuo ed in parte in affiancamento fino al castello di Trebecco, la chiesa dei Santi Fermo e
Rustico e si innesta sulla ciclabile dell’Oglio.
Lungo il tracciato si sviluppano tre anelli. L’anello culturale delle colline di Grumello percorre il
tracciato del Calvario, fino alla chiesa di San Pantaleone e ridiscende verso il complesso della
chiesa di Santa Maria del Boldesico. L’anello culturale del borgo medievale di Castelli Calepio
connette il percorso in valle con il centro di Tagliuno e il borgo medioevale di Castel dei Conti.
L’anello culturale del borgo rurale di Trebecco, permette di attraversare una porzione di
paesaggio rurale fra il castello di Trebecco e la chiesa dei Santi Fermo e Rustico.
Infine si scende verso il Lago d’Iseo in direzione Sarnico. Il paesaggio del primo tratto del corso
del fiume Oglio è caratterizzato dalla presenza di elementi legati allo sfruttamento e alla
regolazione del fiume, mulini, centrali, dighe, che si possono ammirare lungo la ciclabile
dell’Oglio, mentre il paesaggio e la sua percezione cambiano radicalmente sulla sponda bresciana
del basso Lago d’Iseo, dove il percorso si avvicina al lago e lo sguardo spazia verso nord, a
osservare Monte Isola, il lago e l’arco alpino.
Il percorso si sviluppa in sponda destra del fiume Oglio fino a raggiungere il centro storico di
Sarnico, attraverso il lungo lago.
In direzione Brescia proseguendo lungo Via Manzoni in corrispondenza del tratto stradale a
senso unico, si svolta a sinistra su Via Mons. Bonassi e poi a destra in Via Cortivo quindi ancora
a destra su Via G. Bortolotti, poi su Via Don Besenzoni, si infine scende in Piazza XX Settembre
tramite Via Parigi. Quest’ultimo percorso è stato concordato a seguito di incontri con
l’Amministrazione Comunale di Sarnico.
PROGETTO ESECUTIVO
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Stato di fatto in Comune di Castelli Calepio
Stato di fatto in Comune di Credaro
PROGETTO ESECUTIVO
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Lungolago di Sarnico
Ponte sul Lago d’Iseo – Comune di Sarnico
PROGETTO ESECUTIVO
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Relativamente al Lotto 4, gli interventi previsti riguardano principalmente la realizzazione di
nuova segnaletica orizzontale e verticale (vd. Fascicolo dell’opera – 4.1 nei Comuni di Castelli
Calepio, Credaro, Villongo e Sarnico), realizzazione di nuovi impianti di illuminazione e/o
semaforici a servizio di attraversamenti pedonali per garantire la sicurezza degli utenti
nell’attraversamento della sede stradale (vd. 4.2 – 4.3 su attraversamento esistente – 4.6 – 4.7
con impianto semaforico a chiamata – 4.10 tutti in Comune di Castelli Calepio), rifacimento e
messa in sicurezza sedime per renderlo più idoneo e sicuro per gli utenti (vd. 4.4 – 4.5 – 4.11 –
4.12 – 4.13 – 4.14 – 4.15 rispettivamente nei Comuni di Castelli Calepio e Credaro),
realizzazione di opere civili per messa in sicurezza versanti e canali idrici (vd. 4.8 – 4.9 entrambi
in Comune di Castelli Calepio).
PROGETTO ESECUTIVO
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Interventi significativi:
Rifacimento fondo stradale in graniglia calcarea “calcestre” tra Via San Salvatore e
Via A. De Gasperi in Comune di Castelli Calepio (Intervento 4.4)
L’intervento in oggetto prevede il rifacimento del manto stradale esistente mediante
realizzazione di sovrastruttura in graniglia calcarea “calcestre”. Si prevede, inoltre, al termine dei
lavori di garantire il passaggio prevalente lungo tale strada dell’utenza ciclopedonale ma al
contempo il transito dei veicoli dei residenti (vedasi cartellonistica al paragrafo 3.4).
Rifacimento fondo stradale mediante realizzazione sovrastruttura in c.b. tra Via
Predetti e Viale Industria in Comune di Castelli Calepio (Intervento 4.5)
L’intervento prevede il rifacimento del fondo stradale mediante realizzazione di pavimentazione
in conglomerato bituminoso finalizzata ad una maggior fruibilità del tracciato e sicurezza nei
confronti degli utenti.
Realizzazione nuovo percorso ciclopedonale tra Via Cercone e Viale delle Industrie
con posa nuovo impianto di illuminazione in Comune di Castelli Calepio (Intervento
L’intervento prevede la posa di cordonatura e la stesa del nuovo manto stradale in c.b. riciclato a
freddo con relativa posa di nuovo impianto di illuminazione allacciato alla rete pubblica ed infine
la sistemazione delle opere a verde.
PROGETTO ESECUTIVO
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PROGETTO ESECUTIVO
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Attraversamento della S.P. 84 in Comune di Castelli Calepio (Intervento 4.8)
L’intervento prevede l’attraversamento della S.P 84 mediante la realizzazione di impianto
semaforico a chiamata a partire da Via Cercone ad ovest della Provinciale.
Gli impianti semaforici saranno realizzati mediante portale a sbraccio rotabile per permettere
l’eventuale passaggio di trasporti eccezionali fuori sagoma.
L’obiettivo è quello di collegare il tracciato con Via Molin.
Sarà necessario il prolungamento del muro di sostegno esistente a gabbioni ai fini del
riempimento di un terrapieno che dovrà sostenere la nuova sede ciclopedonale, come
rappresentato nella immagine seguente.
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Collegamento ciclabile tra via Castagneto e S.P. 91 in Comune di Castelli Calepio
(Intervento 4.9)
L’obiettivo dell’intervento consiste nel garantire l’attraversamento in sicurezza della S.P. 91
mediante una tombinatura del fosso esistente ad ovest della Strada Provinciale. Così facendo non
verrà manomessa la barriera guard-rail esistente.
L’intervento suddetto fa parte dell’Anello 8.
Adeguamento dell’accesso alla pista ciclopedonale tra Via L. Cadorna e Via dei
Dossi in Comune di Credaro (Intervento 4.12)
L’intervento prevede l’adeguamento dell’accesso alla pista in progetto mediante posa di
pavimentazione in blocchi di pietra con relativa installazione di barriera in acciaio Corten per
garantire una maggiore sicurezza degli utenti.
In conclusione si prevederà la sistemazione delle opere a verde.
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3. INDIRIZZI PROGETTUALI
L’opera dovrà essere ispirata ai principi di sostenibilità ambientale, nel rispetto, tra l’altro, della
minimizzazione dell’impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle
risorse impegnate dall’intervento e della massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei
componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità tecnica ed ambientale dei materiali ed
agevole controllabilità delle prestazioni dell’intervento nel tempo, nonché pienamente inserita
nel contesto ambientale circostante ed integrata con le infrastrutture dei servizi esistenti sul
territorio.
Il progetto dovrà:
puntare all’attrattività, alla continuità ed alla riconoscibilità dell’itinerario ciclabile,
privilegiando i percorsi più brevi, diretti e sicuri secondo i risultati di indagine
sull’origine e destinazione dell’utenza ciclistica;
individuare prioritariamente percorsi ciclabili in sede propria, recuperando, ove possibile,
i tracciati esistenti;
prevedere una larghezza dei percorsi bidirezionali di 2,50 m, riducibile a 2,00 m per brevi
tratti ed in condizioni particolari; tale larghezza dovrà essere incrementata qualora la pista
ciclabile sia di tipo promiscuo.
In fase progettuale si è seguito quanto riportato nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica
(PGMC) emanato dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (MIMS) per gli
anni 2022-2024.
Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC) è emanato secondo quanto previsto dalla
legge 11 gennaio 2018, n. 2 “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la
realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”.
In particolare sono state seguite e applicate per una corretta valutazione tecnica le nuove regole
del D.L. 76/2020 per quanto riguarda:
corsie ciclabili;
casa avanzata;
doppio senso ciclabile;
strade urbane ciclabili (E-bis);
PROGETTO ESECUTIVO
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3.1 Corsie ciclabili
La corsia ciclabile individua una parte della carreggiata destinata alla circolazione delle
biciclette.
Essa può essere sia di uso esclusivo, nel quale caso va separata dalla parallela corsia
autoveicolare con una striscia continua, ovvero di uso non esclusivo, nel qual caso la striscia va
tratteggiata. L’uso ciclabile, come previsto direttamente dalla vigente normativa, è esplicitato dal
simbolo del velocipede disegnato sulla carreggiata: in attesa della possibile introduzione di
segnaletica specifica, è possibile senz’altro ricorrere al simbolo di velocipede già previsto dalle
disposizioni vigenti (art. 125 del regolamento, fig. II.131).
L’uso è esclusivo quando le dimensioni della carreggiata consentono di garantire moduli di
corsia adeguati sia per gli autoveicoli che per le biciclette; non è esclusivo in caso contrario.
Quando a uso non esclusivo e dunque delimitata da striscia tratteggiata, la corsia ciclabile, in
quanto esplicitamente dichiarata dalla legge “parte della corsia veicolare”, consente inoltre, ed è
questo l’aspetto più importante e innovativo, di sommare la sua ampiezza a quella della corsia
autoveicolare adiacente; essa può cioè essere computata per verificare il raggiungimento dei
moduli minimi di corsia previsti dalla normativa per le diverse categorie di strade.
Quando è delimitata da una striscia tratteggiata, e quindi di uso promiscuo, la corsia ciclabile è
impegnabile da parte di altri veicoli solo “… per brevi tratti”, ovviamente dando la precedenza ai
ciclisti che la percorrono.
A supporto della generale sicurezza degli utenti della strada, si rappresentano le seguenti
indicazioni:
1. in aggiunta ai pittogrammi della bicicletta disegnati a terra è comunque opportuno
associare la freccia che indica la direzione di percorrenza;
2. la striscia è prevista per delimitare la corsia ciclabile sulla sinistra, ma può essere ripetuta
anche sul lato destro quale striscia continua di margine della carreggiata (art. 141 R.A.),
in particolare quando occorra evidenziare la fascia di rispetto dal bordo che delimiti un
fondo stradale sconnesso o non perfettamente percorribile. Tale ripetizione è inoltre da
prevedersi nel caso di pista affiancata a una fascia di sosta, così da individuare il franco
di sicurezza rispetto all’apertura delle porte. In questo caso la striscia va tratteggiata (art.
141 c. 3 R.A.).
3. le corsie possono eventualmente essere evidenziate con la colorazione del fondo, nelle
modalità più oltre descritte (cfr. par. 3.4);
4. sempre nelle modalità a seguito descritte (cfr. par. 3.5) può essere inserita una specifica
segnaletica in corrispondenza dei punti di attraversamento e di immissione;
5. la corsia ciclabile è destinata alla circolazione dei velocipedi e può altresì essere parte
dell’ordinaria corsia veicolare; la sosta e fermata sulla corsia ciclabile sono pertanto
vietate e sanzionabili ai sensi dell’art. 140 c. 1 CdS (divieto di arrecare intralcio alla
circolazione) anche in assenza del divieto di sosta formalmente istituito e segnalato o del
segnale di pista ciclabile riservata.
La corsia ciclabile nasce allo scopo di migliorare e rendere più sicuro l’uso della bicicletta con
interventi di sola segnaletica e tendenzialmente senza modificare, o modificando il meno
PROGETTO ESECUTIVO
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possibile, un assetto stradale nel quale la bicicletta già convive con il traffico motorizzato. Si
tratta quindi di una modalità utile per realizzare interventi a favore della ciclabilità in modo:
rapido;
a basso costo;
a impatto nullo o ridotto con la circolazione autoveicolare e con la sosta.
Questo significa che il progetto dovrà, per quanto possibile, sfruttare queste caratteristiche
evitando:
spese in segnaletica non giustificate da effettive necessità;
interventi fisici come separatori, cordoli, isole ecc.;
segnaletica verticale (esclusa quella di direzione quando prevista);
riduzione della sosta, esclusa quella derivante da un suo eventuale riorientamento e/o
dall’eliminazione di quella illegale;
uso dei marciapiedi.
La progettazione delle corsie deve necessariamente assumere delle grandezze di riferimento che,
una volta adattate ai diversi contesti, garantiranno una opportuna omogeneità/continuità delle
realizzazioni ciclabili.
Come anticipato, il mancato rispetto degli standard dimensionali della corsia veicolare
comporterà l’uso della striscia tratteggiata per delimitare a sinistra la corsia ciclabile. In questo
caso, la corsia ciclabile è di uso non esclusivo e concorre al raggiungimento del modulo minimo
di complessiva corsia veicolare previsto dalla normativa.
Nelle tabelle e negli schemi seguenti sono riportate le dimensioni totali di carreggiata (esclusa
sosta) necessarie per ospitare una corsia ciclabile rispettivamente nelle condizioni standard e
minime, con e senza presenza di veicoli pesanti/bus e in diversi assetti dei bordi.
Al ricorrere delle condizioni standard, la corsia può – ma non deve – essere istituita ad uso
esclusivo e quindi delimitata con striscia continua; viceversa, al ricorrere di condizioni inferiori a
quelle standard, fino a quelle minime, la corsia è ad uso non esclusivo, è parte dell’ordinaria
corsia veicolare e dev’essere realizzata con striscia tratteggiata.
La soluzione alternativa, suggerita è la semplice ripetizione dei simboli della bicicletta,
ravvicinata rispetto alle distanze standard.
In corrispondenza delle intersezioni la continuità del percorso dato dalle corsie ciclabili può
essere affidata, a seconda del contesto e qualora lo si ritenga opportuno alla:
normale segnaletica di attraversamento ciclabile integrata dai pittogrammi direzionati nel
senso dei flussi intersecanti ed eventualmente colorata, nel qual caso la precedenza è data
ai ciclisti in attraversamento (la precedenza deve quindi coincidere con quella della strada
in cui la corsia è inserita);
semplice ripetizione a terra dei pittogrammi, direzionati nel senso di percorrenza della
corsia e ad una frequenza particolarmente ravvicinata. Questa è in particolare la soluzione
da adottare per dare continuità al percorso ciclabile in assenza di priorità.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
Gli attestamenti alle intersezioni semaforizzate delle corsie ciclabili possono essere attrezzati con
le ‘case avanzate’.
3.2 La “casa avanzata”
In sintesi, la casa avanzata può essere realizzata in strade con velocità uguale o inferiore a 50
km/h, anche in presenza di più corsie per senso di marcia, e deve essere estesa per l’intera
larghezza della carreggiata, nelle strade a senso unico, o della semicarreggiata cui inerisce, nelle
strade a doppio senso di marcia.
Inoltre, deve avere una profondità di almeno 3 metri, che si suggerisce, soprattutto se in presenza
di flussi consistenti di ciclisti, di incrementare a 4 metri per garantire loro più adeguati spazi di
manovra e ricovero, e può interessare anche solo parte delle corsie di attestamento.
La lunghezza della corsia o pista ciclabile che dà accesso alla casa avanzata deve essere di
almeno 5 metri ed essere posta sul lato destro.
All’interno della casa avanzata è opportuno tracciare il pittogramma della bicicletta (misura l x h:
90×150 cm), ripetuto almeno in due esemplari, o più in caso di particolare estensione della
carreggiata o semicarreggiata.
Alla casa avanzata può eventualmente essere applicata la colorazione del fondo, secondo le
indicazioni su colori e materiali già fornite in precedenza per le corsie ciclabili.
In conclusione, è importante sottolineare che la casa avanzata è uno strumento finalizzato sia, in
specifico, a favorire le manovre di svolta a sinistra agli incroci, sia in ogni caso, su un piano più
generale, a dare alle biciclette priorità nella mobilità urbana, comfort nell’attesa del verde al
semaforo, più visibilità e quindi più sicurezza al momento della ripresa della circolazione,
per cui ben può essere utilizzato anche qualora la o le direzioni consentite siano solo diritto o
destra.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
3.3 Il doppio senso ciclabile
L’introduzione del doppio senso ciclabile previsto dal DL 76/2020 amplia notevolmente le
potenzialità proprie delle corsie ciclabili, rendendo di fatto possibile realizzarle anche in senso di
marcia opposto a quello unico consentito a tutti gli altri veicoli.
Si tratta di uno strumento fondamentale per garantire alla bicicletta una maggiore rapidità ed
efficienza d’uso rispetto ai veicoli motorizzati nelle zone delle città interessate da schemi
circolatori a senso unico che penalizzerebbero altrimenti anche la mobilità ciclistica.
La norma esplicitamente rende l’inserimento del doppio senso ciclabile indipendente dalla
larghezza della carreggiata, dalla presenza di sosta su uno o due lati, dal passaggio di veicoli
pesanti.
Non essendovi limiti dimensionali di carreggiata48, non sono definite misure minime né per la
corsia ciclabile in direzione opposta al senso autoveicolare, né per la corsia destinata alla
circolazione degli autoveicoli.
Questo non significa ovviamente poter automaticamente inserire il doppio senso in tutte le
situazioni, ma il poter prevederne un’applicazione assai diffusa e, contestualmente, il dover di
volta in volta valutarne l’opportunità e la fattibilità.
A tal fine possono essere adottate come indicazioni meramente orientative le misure dei franchi e
delle corsie veicolari, eventualmente incrementando quelle della corsia ciclabile in modo da
avere un margine di sicurezza tra i due flussi opposti e rafforzare il diritto di precedenza che la
norma attribuisce alle biciclette che la percorrono nell’incrocio con gli altri veicoli.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
3.4 Le strade a prevalente uso pedonale e ciclabile
Le strade inserite all’interno delle zone residenziali, o comunque caratterizzate da flussi
autoveicolari limitati e di natura strettamente locale nonché da condizioni di circolazione
fortemente moderate, vanno considerate come intrinsecamente adatte alla circolazione ciclabile
sicura.
In questo caso non è in genere necessario il tracciamento delle corsie, tranne che nel caso del
doppio senso ciclabile o per ottenere assetti particolarmente ‘espressivi’.
Di seguito se ne riporta un esempio.
PROGETTO ESECUTIVO
Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia – tratto bergamasco
3.5 Opere di arredo (ricariche e-bike e manutenzione, totem contabici e
rastrelliere)
Le opere suddette sono state posizionate come rappresentato nella seguente tabella:
RICARICA E-BIKE
Comune
BERGAMO
SERIATE
BRUSAPORTO
BAGNATICA
BAGNATICA
COSTA DI MEZZATE
MONTELLO
SAN PAOLO D’ARGON
CAROBBIO DEGLI ANGELI
CHIUDUNO
GRUMELLO DEL MONTE
SARNICO
TOTEM CONTABICI
Comune
BERGAMO
CAROBBIO DEGLI ANGELI
CASTELLI CALEPIO
localizzazione
Largo Colle Aperto
intersezione Via Chiesa Vecchia/SS 42
Ingresso Centro Sportivo
Rotatoria Via Europa/Via Papa Giovanni XXIII
Casello San Marco
Piazza Nobili Zoppi
di fronte Chiesa S. Elisabetta/Via dell’Assunzione
Rotatoria Via Sarnico