
(AGENPARL) – mer 27 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA DEL 27 MARZO 2024
Il Consiglio comunale di Oristano ha approvato all’unanimità (22 voti a
favore) una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta ad esprimersi
incondizionatamente, continuando con l’impegno profuso, a sostegno
della salute pubblica, per il suo rafforzamento, sviluppo, finanziamento e
radicamento territoriale, e a proseguire le azioni e gli interventi nei
confronti dell’Amministrazione regionale e di chi governa la sanità, per
rappresentare le esigenze del territorio e delle sue componenti sociali e
professionali, per il sostegno della sanità pubblica e dei servizi sanitari, a
partire dalla continuità assistenziale territoriale e di medicina generale e
di una riorganizzazione e innovazione dei servizi socio-assistenziali e
socio- sanitari.
La mozione è stata firmata dai consiglieri della minoranza di centro
sinistra Della Volpe, Sanna, Marchi, Marcoli, Obinu, Daga, Obinu e
Federico.
Carla Della Volpe (Oristano più) ha illustrato i contenuti del documento,
evidenziando le criticità dell’ospedale San Martino, causate della carenza
di personale che determina una situazione di costante affanno,
l’insufficiente numero di medici di base e di pediatri nel territorio
provinciale, il servizio di guardia medica che continua a funzionare a
singhiozzo, gli Ascot che aprono pochi giorni alla settimana, gli elevati
tempi di attesa e la sospensione di moltissime prestazioni, alcune anche
legate a patologie gravi, la continuità assistenziale ridotta ai minimi
termini che rischia di non assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di
assistenza.
“La mozione è a sostegno della salute pubblica evidenziando, tra le altre
cose, quanto prevede l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che ha
tra i suoi obiettivi la salute e il benessere per tutti e per tutte le età – ha
detto Carla Della Volpe -. Per raggiungere questo obiettivo occorre una
grande forza politica e istituzionale”.
Roberto Pisanu (Oristano al centro) ha sottolineato come a fronte di una
gravissima mancanza di medici, i sindaci e la Regione non siano nelle
condizioni di risolvere i problemi della sanità.
Per Efisio Sanna (Oristano più) si stanno facendo i conti con una politica
sanitaria disastrosa, frutto di decenni di errori commessi dalla politica.
Paolo Angioi (Prospettiva Aristanis) ha sottolineato la complessità del
problema: “Tutti possono fare qualcosa per migliorare, ma nessuno può
risolvere veramente tutto. CI vuole una visione d’insieme complessiva
che è in mano alla politica”.
Secondo Vincenzo Pecoraro (UDC) “il colpo di grazia alla sanità, in
Sardegna, è stato dato dall’Ats. Un essere fiabesco per alcuni, ma
purtroppo reale per i sardi. L’ATS è stata amministrata per produrre utili
tagliando il personale attraverso il mancato reintegro delle cessazioni r
trasferimenti”. “Oggi facciamo i conti con la carenza di personale
medico, infermieristico e tecnico – ha proseguito -. La nota dolente,
difficilmente risolvibile, è il ricorso ai medici in affitto: non li vuole
nessuno, ma senza di loro avremmo chiuso la sanità pubblica”.
“La pandemia è stata la punta dell’iceberg di una situazione che era già
molto grave – ha detto Maria Obinu (Progetto Sardegna) -. In Sardegna la
situazione è più grave per la caratteristiche dell’isola, ma il problema
della sanità pubblica è nazionale. Si vuole andare verso la sanità privata
a discapito di quella pubblica, gli indizi ci sono tutti. Mi aspetto risposte
dal nuovo assessore regionale e dai rappresentanti del territorio”.
Per Sergio Locci (Aristanis) “limitare l’accesso ai corsi di medicina è stato
un totale fallimento, spero che i disegni di legge per l’eliminazione delle
barriere possano consentire la libera partecipazione dei giovani che
ambiscono a diventare medici. Non credo che la nuova Giunta regionale
possa risolvere tutti problemi, ma potrà mettere mano a numerose
criticità come quella del Centro unico di prenotazione che ha trasformato
la Sardegna in un unico grande ospedale”.
Giuliano Uras ha sottolineato come la sanità sia una delle emergenze
maggiori in tutta Italia: “È un problema sociale e non solo sanitario. La
nuova Giunta deve fare tutto il possibile, ma di certo non potrà trovare i
450 medici che mancano in Sardegna”.
Il Sindaco Massimiliano Sanna è intervenuto sottolineando l’importanza
di una mozione che consente di mantenere alta l’attenzione delle
istituzioni e dell’opinione pubblica su un tema fondamentale come quello
della sanità: “Purtroppo più di una volta mi sono sentito impotente
perché come amministratori comunali non abbiamo strumenti a
disposizione. Ma nessuno abbia dubbi: le istituzioni, la nostra per prima,
e l’opinione pubblica hanno il faro costantemente puntato sui temi della
sanità. Per definire una strategia efficace occorre però conoscere i propri
interlocutori e in questo momento manca quello principale: la Regione.
Appena si insedierà, chiederemo immediatamente un incontro
all’assessore alla sanità”.
Il Sindaco Sanna ha ricordato che l’azione continua del Comune, del
Distretto sanitario e delle parti sociali, si è tradotta in innumerevoli
documenti, incontri, manifestazioni: “Mi limito a ricordare i confronti con
l’Assessore Doria e con il Direttore generale Serusi, le manifestazioni per
la difesa della sanità e dei diritti dei cittadini. Ma ci tengo anche a
evidenziare l’impegno del direttore generale della ASL di cui non
possiamo sottovalutare l’azione e anche i risultati ottenuti in un quadro
di oggettiva difficoltà, peraltro comune a ogni realtà d’Italia. La
mancanza di medici, dovuti a macroscopici errori di programmazione
vecchi di decenni, è alla base dell’attuale crisi. La nascita degli Ascot,
l’apertura di nuovi reparti in ospedale (come neurologia o
neuroriabilitazione), l’avvio di nuovi servizi (come quello recentissimo sui
disturbi alimentari) e di nuovi macchinari (la tac) testimoniano però come
l’attuale dirigenza stia cercando di trovare soluzione alle criticità. Detto
questo non si possono trascurare le innumerevoli difficoltà che non più
tardi di due mesi fa, ci hanno portato, insieme ai presidenti dei Distretti
sanitari di Ghilarza-Bosa, Ales-Terralba e Oristano, a consegnare un
documento al Prefetto Salvatore Angieri per denunciare le gravi
condizioni in cui versa la sanità nel territorio. Il documento prende atto
del perdurare della crisi sanitaria che investe il comune capoluogo e i
centri periferici, le strutture ospedaliere e i servizi di base”.
Il documento chiede soluzioni per il reclutamento del personale, il
potenziamento degli Ascot, il reintegro in chiave volontaria dei medici in
pensione, il potenziamento delle guardie mediche e dei reparti
ospedalieri e l’attivazione di un tavolo interistituzionale per l’impiego
straordinario nel servizio civile dei medici delle forze armate.
Nella seduta di ieri il Consiglio comunale, su proposta dell’Assessore al
bilancio Luca Faedda (12 voti a favore, astenuti Locci e Puddu) ha
ratificato una delibera della Giunta comunale per la variazione urgente al
Bilancio di previsione 2024/2026 che prevede l’utilizzo di 150 mila euro
per la manutenzione straordinaria del verde pubblico, 80 mila euro per il
completamento del primo lotto della Piazza Mannu, 42 mila euro per le
vasche di raccolta dei eflui zootecnici dell’impianto sportivo Soe e 100
mila euro per l’esecuzione dei lavori di bonifica della discarica di Pauli
Mattauri.
Efisio Sanna (Oristano più) ha annunciato l’abbandono dell’aula da parte
dei consiglieri di centro sinistra a causa della scarsa chiarezza della
delibera.
Sempre su proposta dell’Assessore al Bilancio Luca Faedda è stata
approvata (12 voti a favore) una delibera per il riconoscimento di debiti
fuori bilancio, per la somma di 2 mila 918 euro, derivanti da una
sentenza del TAR relativa alla bonifica della discarica di Pauli Mattauri.