[lid] «In un’epoca di menzogne universali, proclamare la verità è un atto di rivolta», scriveva George Orwell. Il compito genuino di un giornalista consiste nel narrare i fatti con l’obiettivo di esporre la verità, destinata a essere recepita sia dai potenti che dal pubblico. Ciò che non è accettabile è un eccessivo auto-compiacimento, poiché esso distorce la realtà, portando a decisioni sbagliate da parte dei responsabili politici. Nella sala di Amon nel Tempio di Karnak, un antico mattone assiale centrale porta inciso un concetto fondamentale: «Reggere». Reggere è il compito affidato a chi comprende, ovvero quello di guidare l’umanità, alimentare la speranza e indicare che anche nelle tenebre più fitte c’è sempre la possibilità di una luce. Secondo un antico principio, la Ragione è la radice di ogni Libertà. San Tommaso d’Aquino lo scrive nelle Questioni disputate De veritate q.24 a. 2: «Giudicare secondo il proprio giudizio è…». Ora, mentre la minaccia della terza guerra mondiale si avvicina in Europa, è imperativo lasciare da parte le divergenze partigiane e sfruttare l’intelletto delle menti più brillanti che sono presenti tra noi.
Mi riferisco ai governanti migliori, alle menti più luminose del pianeta, e non da ultimo, ai “Mandarini” che si occupano della politica estera. Queste menti eccelse potrebbero esclamare: Finalmente! Nessun politico impiccione a intralciare i nostri piani ben congegnati.
Viva i mandarini che gestiscono la politica interna ed estera dei vari Paesi occidentali.
Con i migliori al governo nei vari Stati e con l’assistenza delle sublimi menti dei mandarini, le cose non potrebbero che andare per il verso giusto! Poiché le cose sembrano andare per il verso giusto qui in Occidente, nessuno osa obiettare, e chiunque osi dissentire sotto il neo-regime totalitario dei migliori sarà perseguitato.
Quindi, non c’è motivo di temere povertà, ansie o infelicità, poiché ci sono i migliori e soprattutto i mandarini pronti a tutto per garantire il benessere della classe media. Le molte incomprensioni in circolazione devono essere dissipate, e a questo sta provvedendo il pensiero dominante! Ma ancora non è chiaro cosa stia accadendo… E se non ci svegliamo, perderemo il nostro Paese.
Ed è per questo che credo sia giunto il momento delle scelte.
Mi spiego meglio.
Un antico racconto risalente alla fine del XV secolo narra di un passante che osserva tre artigiani al lavoro su un cantiere e chiede loro: «Cosa state facendo?». Il primo risponde: «Mi guadagno da vivere», il secondo dice: «Sto tagliando una pietra», ma il terzo, sorridendo, risponde con calma: «Sto costruendo una cattedrale».
Questa è la differenza, anche nelle comunità umane, tra coloro che aspirano a plasmare un futuro possibile e solidale e coloro che cercano solo benefici personali, rielezioni, vanità e titoli più o meno pomposi, come nel catalogo di Leporello, reso celebre da Mozart nel Don Giovanni. Nella storia, tutto comincia sempre con un incontro. È così tra due persone innamorate, è così tra due amici che scoprono un legame nel tempo, è così anche per gli uomini liberi che, pur rimanendo soli nella ricerca di verità spesso scomode, decidono di intraprendere questo viaggio insieme. E lo fanno guardandosi negli occhi, trattandosi da pari a pari al di là di qualsiasi appartenenza, credo o ideologia politica e religiosa. In una democrazia sana e prospera, i cittadini possono esprimere liberamente le proprie opinioni, scegliere i propri leader politici e contribuire al proprio futuro. Le democrazie nell’Unione Europea devono affrontare sfide come l’aumento dell’estremismo, le interferenze nelle elezioni, la diffusione di informazioni manipolative e le minacce contro i giornalisti. Un pilastro fondamentale delle democrazie sane e vivaci è sempre stato il dibattito democratico pluralistico, che garantisca ai cittadini di partecipare attivamente al dibattito pubblico. Per fare ciò, i cittadini devono avere accesso a informazioni affidabili e essere in grado di formarsi un proprio giudizio in uno spazio pubblico in cui possano essere espressi punti di vista diversi. Consentire ai cittadini di partecipare ai dibattiti sulle politiche è il miglior modo per sensibilizzare l’opinione pubblica su una vasta gamma di questioni. Educare i cittadini sulle sfide attuali dovrebbe essere la priorità dell’Unione Europea. La stampa svolge un ruolo fondamentale nel garantire che i cittadini europei possano partecipare pienamente al sistema democratico e prendere decisioni informate. Qual è il ruolo della stampa oggi, se non quello di informare correttamente i cittadini in modo che possano prendere decisioni elettive in uno spazio pubblico in cui le diverse opinioni possano essere liberamente espresse? I media, il mondo accademico e la società civile libera dovrebbero essere liberi di svolgere il loro ruolo nel promuovere un dibattito aperto, libero da interferenze ostili, sia straniere che nazionali.
La parola è civiltà. È la parola, anche quella più controversa, che mantiene il contatto – è il silenzio che ci isola. E quando la verità non è libera, la verità non è più vera.