
(AGENPARL) – mar 12 marzo 2024 COMUNICATO STAMPA
Cia annuncia proposta di legge per dare più valore all’agricoltura
Il punto del presidente Fini al ministro Lollobrigida, ospite della Conferenza organizzativa. Focus anche su
fauna selvatica, accesso al credito e Pac
Roma, 12 mar – Accrescere il peso economico e la forza negoziale dell’agricoltura all’interno della
filiera; redistribuire equamente il valore aggiunto tra tutti gli attori, intervenendo contro le pratiche
commerciali sleali e per una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi; valorizzare i percorsi di
alleanza tra agricoltori e consumatori, sui quali ricade gran parte della crisi tra costi di produzione alle
stelle e caro inflazione. Sono questi i tre pilastri della proposta di legge messa a punto da Cia-Agricoltori
Italiani e annunciata alla Conferenza organizzativa presso Roma Eventi Fontana di Trevi, alla presenza
del ministro Francesco Lollobrigida.
“Il testo su cui stiamo lavorando da mesi -ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano
Fini- è pronto a sbarcare in Parlamento e rappresenta quel passaggio cruciale e urgente per riportare
l’agricoltura al centro. Vogliamo salvaguardare il mondo agricolo con una legge ad hoc. Il settore merita il
riconoscimento definitivo del proprio valore nella catena agroalimentare attraverso prezzi più stabili e
redditi dignitosi”.
Per un’agricoltura capace di superare il perdurare dell’impasse emergenziale, da Cia al ministro
Lollobrigida non solo la proposta di una legge che sarebbe strategica alla tenuta del settore, ma anche il
richiamo a questioni dirimenti che stanno imbrigliando il comparto. In primis, e da troppo tempo, la
gestione della fauna selvatica: serve affidare il coordinamento, per il controllo della popolazione dei
cinghiali, al Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri; dotare di
specifiche professionalità gli Uffici di pianificazione faunistico-venatoria della Pa; superare il regime de
minimis per gli indennizzi; rafforzare l’autodifesa degli agricoltori, partendo dallo snellimento delle pratiche
burocratiche, come ricercare la densità ottimale della specie lupo.
Fuori classifica, poi, il nodo liquidità. Cia chiede l’utilizzo immediato delle risorse finanziarie per il
sostegno al credito, a partire da quelle della legge di Bilancio; la creazione di un Fondo Nazionale per
l’abbattimento degli interessi dei finanziamenti a medio-lungo termine; il potenziamento del Fondo di
Garanzia Pubblica e una moratoria a livello comunitario per i debiti contratti dagli agricoltori.
Il contributo di Cia alla revisione della Pac passa, invece, per gli interventi che l’Europa dovrebbe
concretizzare già nel breve periodo. Non solo con la semplificazione delle procedure di approvazione di
eventuali modifiche dei Piani strategici nazionali, consentendo maggiore autonomia agli Stati membri, ma
anche assicurando più flessibilità sull’applicazione delle regole di condizionalità, senza prevedere sanzioni
in caso di inottemperanza. Bisogna aggiornare e facilitare gli eco-schemi, rendere le Ocm meno rigide per
facilitare la spesa, alzare le percentuali sugli aiuti accoppiati per sostenere gli agricoltori in caso di crisi e
aggiornare e potenziare il budget per la gestione del rischio.
“Per l’agricoltura non c’è più tempo da perdere -ha concluso Fini-. Dobbiamo continuare a lavorare
per dare speranza e futuro al settore”.